In vista del convegno previsto il 5 giugno all’Auditorium Gervasio di Matera con la partecipazione del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil della provincia di Matera, rappresentate da Eustachio Nicoletti, Giuseppe Amatulli e Franco Coppola, hanno inviato una lettera aperta al Ministro De Vincenti.
Di seguito la nota integrale.
All’attenzione del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Prof. Claudio De Vincenti
Signor Ministro,
Le scriviamo con l’auspicio di ricevere la Sua attenzione in occasione dell’iniziativa Mezzogiorno protagonista: missione possibile, organizzata dal Consiglio dei Ministri il 5 giugno 2017 nella Capitale Europea della Cultura 2019.
La manifesta necessità di incontrarLa scaturisce dalla nostra convinzione che partire dal 17 ottobre 2017, giorno della designazione di Matera 2019 – Capitale Europea della Cultura da parte della Comunità Europea, si sono aperte aspettative e potenzialità in grado di contribuire al rilancio dello sviluppo socio – economico di Matera e della Basilicata che ancora presenta percentuali e parametri di reddito medio, disoccupazione, povertà, spopolamento ed emigrazione intellettuale rilevanti e strutturali rispetto a quelli dei paesi europei, ma anche nazionali e per alcuni versi meridionali.
Purtroppo, a quasi 3 anni dalla designazione di Matera 2019, è ormai consapevolezza diffusa dell’opinione pubblica, delle associazioni, dei cittadini che la gestione operativa del prestigioso evento denoti certamente un ritardo ed un inadeguato coordinamento tra i livelli istituzionali comunali, regionali e nazionali che stanno condizionando negativamente l’occasione unica e irripetibile di Capitale della Cultura nel 2019.
Condizione che Lei ha potuto costatare in occasione della verifica semestrale del Patto per la Basilicata tenutosi a Potenza il 17 marzo 2017 direttamente dal Presidente della Giunta Regionale il quale pubblicamente e formalmente ha ammesso che Matera 2019 presenta diverse criticità derivanti dai ritardi accumulati nei processi di governance, di avanzamento della spesa e di rafforzamento amministrativo.
Un’affermazione politica così importante da parte del Presidente Pittella avrebbe dovuto determinare un cambio di passo, la messa in campo di azioni concrete, un’accelerazione amministrativa capace di velocizzare processi, crono programmi e trasferimenti di finanziamenti finalizzati al recupero della programmazione delle attività legati al dossier, alla realizzazione delle infrastrutture e dei servizi all’altezza di una Capitale europea della Cultura.
Invece, verifichiamo il protrarsi di un’inadeguatezza politico – amministrativa generale aggravata anche dalla preoccupante situazione politico – amministrativa nella quale persevera ormai da tempo l’Amministrazione comunale di Matera che non ha dato prova di rispondere adeguatamente alle istanze e necessità perché:
• assenti le strategie condivise indispensabili per focalizzare l’obiettivo sulla città di Matera per rispondere alle aspettative nazionali e internazionali, per trainare virtuosamente tutta la Basilicata ed il Sud in un processo che valorizzi i beni ambientali, archeologici, monumentali e paesaggistici;
• inesistenti gli approcci e i momenti di condivisione partecipata con le parti sociali, le associazioni datoriali e culturali sulla programmazione e sulle scelte affinché queste possano essere strutturate per un successo di lungo periodo che consenta di superare la crisi del sistema produttivo e industriale in declino riconvertendolo verso modelli di sviluppo fortemente interconnessi all’economia della cultura;
• vaghe informative sulle opere ripetutamente e pubblicamente annunciate ed elusi i dettagli sulla disponibilità reale dei finanziamenti e sugli aspetti tecnici ed esecutivi relativi alla loro realizzazione.
Tutto ciò nonostante le organizzazioni sindacali confederali con la Festa del Lavoro abbiano rimesso al centro le questioni del lavoro, partendo proprio dalla grande opportunità rappresentata da Matera 2019.
Il primo maggio, con il titolo La cultura per il lavoro, le organizzazioni sindacali hanno richiamato il livello politico – amministrativo, datoriale ed imprenditoriale a prendere consapevolezza che la situazione generale politico – amministrativa non sembra aver permesso di garantire una Governance all’altezza delle aspettative dettate dal programma che:
• posizioni la cultura al centro di un’agenda trasversale di interventi pubblici utilizzando la rete di partnership tra settore pubblico, privato e no-profit;
• risolva definitivamente e compiutamente le difficoltà della mobilità collegando Matera con le direttrici nazionali e internazionali di comunicazione all’interno della programmazione infrastrutturale del Governo;
• attivi realmente le opere ed i servizi annunciati per determinare realmente uno sviluppo attraverso il rilancio imprenditoriale, artigianale, del terziario e del commercio della provincia di Matera e della Basilicata;
• costruisca un distretto culturale avanzat dove la cultura, intesa nell’accezione più ampia che comprende la libertà degli individui, l’innovazione, la creatività, la qualità della vita, oltre che gli aspetti immateriali propri dei paesi caratterizzate dalle economie di tipo post – industriale, rappresenti un mezzo per coniugarne lo sviluppo con la dimensione del lavoro;
• sottoscriva un contratto di sito in grado di stabilire programmi e regole che garantiscano diritti ai lavoratori ed agli imprenditori;
• preveda interventi a sostegno del welfare per i cittadini che si trovano in condizione di difficoltà e che potrebbero subire ulteriori effetti negativi a causa dell’aumento del costo della vita determinato anche dall’incremento delle attività commerciali e turistiche legati all’evento di Matera 2019.
Alla luce della preoccupante situazione generale, le organizzazioni sindacali ritengono imprescindibile ed improcrastinabile la costituzione di una cabina di regia decretata direttamente dal Governo in grado di garantire con autorevolezza e competenza la Governance dell’evento Matera 2019 – Capitale europea della Cultura.
Convegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul tema “Mezzogiorno protagonista: missione possibile”.
Programma
9.30 – Saluti istituzionali: Marcello Pittella (Presidente della Regione Basilicata), Raffaello De
Ruggieri (Sindaco di Matera)
9.45 – Sessione I Il Mezzogiorno oggi: Quella forbice da chiudere
Moderatore: Dario Di Vico (Inviato de “Il Corriere della Sera”)
Amedeo Lepore (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli) – La storia del divario dal
dopoguerra
Alessandra Staderini (Capo della Divisione Analisi territoriali – Banca d’Italia) – Struttura,
potenzialità e problemi dell’economia meridionale
Guido Melis (Università degli Studi di Roma La Sapienza) – La qualità istituzionale nella storia del
Mezzogiorno
Vincenzo Linarello, Ferdinando Napoli, Luca Tosto – Esperienze imprenditoriali del Meridione
Lucio Caracciolo (Direttore Limes) – L’Italia e il Mezzogiorno nel Mediterraneo
Massimo Deandreis (Direttore generale SRM-Med) – Mezzogiorno e nuova centralità economica
del Mediterraneo
Maurizio Barracco (Presidente Banco di Napoli) – Storia di un investimento nel Mediterraneo
13.00 – Conclusioni
Claudio De Vincenti, Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno
13.30 – Pausa Pranzo
14.30 – Sessione II Il Mezzogiorno oggi: Cultura e società
Tavola rotonda: Essere meridionali ieri, oggi…..e domani?
Moderatore: Alessandro Barbano (Direttore de “Il Mattino”)
Introduzione di Alessandro Preziosi
Interventi: Gloria Giorgianni (Amministratore delegato di ANELE), Oscar Iarussi (Responsabile
cultura de “La Gazzetta del Mezzogiorno”), Alessandro Laterza (Amministratore delegato della
Casa editrice Laterza), Mirella Stampa Barracco (Presidente della Fondazione Napoli Novantanove)
16.30 – Conclusioni
Paolo Gentiloni Silveri, Presidente del Consiglio dei Ministri