I documenti contabili dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (Egrib) e dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpab) al centro delle audizioni svolte oggi nella seconda Commissione (Bilancio e programmazione) presieduta da Giannino Romaniello (Gm). Ad essere ascoltati l’amministratore unico dell’Egrib Nicola Andrea Cicoria e il direttore generale dell’ArpabEdmondo Iannicelli.
Il bilancio di previsione pluriennale dell’Egrib prevede entrate per circa 15,1 milioni di euro nel 2017, di 3,5 milioni nel 2018 e di 3,5 milioni nel 2019, a cui corrispondono uscite di pari importo. La Regione assicura un finanziamento di 1 milione di euro all’anno per le spese di funzionamento dell’ente, che “dopo una prima fase di assestamento, completata con l’adesione di tutti i Comuni alla fine del 2016 ¬– ha spiegato Cicoria – può proporre un bilancio completo per la programmazione 2017/2019. Rimane confermato il piano di investimenti per 76 milioni di euro, a cui si aggiungeràun finanziamento di 26 milioni di euro del ‘Patto perla Basilicata’ che consentirà di chiudere l’annosa questione delle infrazioni comunitarie per la depurazione con i relativi interventi”. Cicoria ha inoltre detto che “l’autorità ha approvato la nuova tariffa, che subirà un decremento dell’1 per cento, mentre il piano degli investimenti è accompagnato da misure per la prevenzione di ulteriori criticità che potrebbero verificarsi sul sistema idrico integrato e dal Piano di qualità delle acque”.
L’Egrib ha inoltre dato corso “agli indirizzi del Piano rifiuti, con la predisposizione del documento preliminare del Piano d’ambito e gli incontri svolti per capire la situazione dei diversiComuni”, ha detto ancora Cicoria, il quale ritiene verosimile ipotizzare “che in tutta la regione dal 1/1/2018 si adotterà un modello omogeneo di raccolta differenziata, tema sul quale si sta ponendo particolare attenzione per agevolare l’aggregazione fra Comuni”. Cicoria ha inoltre risposto ad alcune domande del presidente Romaniello e dei consiglieri Giuzio e Leggieri. Sul rendiconto per l’esercizio 2016 dell’ente (che registra accertamenti per circa 30,8 milioni di euro ed impegni per circa 31,1 milioni di euro) il revisore dei conti ha espresso parere favorevole, attestandone la regolarità, limitatamente alla gestione finanziaria, non essendo in grado “di attestare la completezza e l’attendibilità del conto economico e dello stato patrimoniale”. A riguardo Cicoria, rispondendo ai quesiti dei consiglieri, ha spiegato che il 2016 “è stato un anno difficile,abbiamo completato il bilancio solo con i fondi trasferiti dall’Acquedotto lucano, mentre non è arrivato il contributo della Regione e ci auguriamo che nel 2017 questa attività si completi anche con i fondi regionali”. Ha inoltre sottolineato la necessità di procedere all’aggiornamento del valore storico dei cespiti e di fare un ulteriore approfondimento sulla questione dei mutui. Riguardo all’organico, Cicoria ha infine chiarito che ad oggi l’Egrib può contare su 18 dipendenti, di cui 10 a tempo indeterminato e 8 a tempo determinato, trasferiti dagli Ato in base alla legge.