Filomena Pinca, ex docente della scuola di Tricarico in una nota inviata al presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e al sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo lancia un appello per salvare la scuola “Santa Chiara”. Di seguito la nota integrale.
Nel cuore della Basilicata c’è una scuola che ha formato intere generazioni di insegnanti, una scuola ottuagenaria, centro di cultura, luogo di ricerca, incontro e dialogo, palestra di disciplina e di iniziazione professionale, ambiente di socializzazione e di promozione umana.
Testimone del messaggio evangelico di libertà e verità, ha aiutato i giovani che l’hanno frequentata all’accoglienza e all’amore verso gli altri, nel rispetto delle diverse ideologie e culture.
Tra mille difficoltà economiche e “ingoiando” le chiacchiere amare di chi si lanciava in una competizione a senso unico, è sempre andata avanti con dignità, secondo il carisma del suo fondatore Mons. Raffaello Delle Nocche, offrendo una valida alternativa all’offerta sul territorio regionale. Una scuola, infatti, è realmente formativa non solo occupandosi di fornire conoscenze, abilità e competenze, ma se consente allo studente di scoprire il valore e il significato della propria vita.
Correva l’anno 1922 quando Mons. Raffaello Delle Nocche arrivò a Tricarico e, tra popolazioni povere, gioventù depressa e abbandonata, tuttavia gente semplice che “lavora senza alcun sollievo” ed estremamente bisognosa di assistenza e di profonda evangelizzazione , si rese conto che quella era la “Terra promessa”.
La storia scolastica di Basilicata sta per scrivere la parola “fine” su uno dei suoi capitoli più significativi e tutti stanno a guardare inerti…
Non dimentichiamo chi siamo stati, salviamo “Santa Chiara”.