E’ stato il Vice Ministro Claudio De Vincenzi ad avviare in mattinata a Matera presso l’auditorium Gervasio la conferenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul tema “Mezzogiorno protagonista: missione possibile”, dedicata alle attuali problematiche istituzionali, economiche e sociali del Sud. Dopo i saluti del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e del governatore lucano Marcello Pittella è partita la prima sessione della conferenza sul tema “Il Mezzogiorno oggi: Quella forbice da chiudere”, moderata dal giornalista del Corriere della Sera, Dario Di Vico. Amedeo Lepore (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli) ha illustrato attraverso alcune slide con filamati e documenti “La storia del divario dal dopoguerra”, Alessandra Staderini (Capo della Divisione Analisi territoriali – Banca d’Italia) – Struttura, ha relazionato su potenzialità e problemi dell’economia meridionale, Guido Melis (Università degli Studi di Roma La Sapienza) -su “La qualità istituzionale nella storia del Mezzogiorno”, Vincenzo Linarello, Ferdinando Napoli, Luca Tosto hanno raccontato “esperienze imprenditoriali del Meridione”, Massimo Deandreis (Direttore generale SRM-Med) ha fatto il punto su “Mezzogiorno e nuova centralità economica del Mediterraneo mentre
Maurizio Barracco (Presidente Banco di Napoli) ha presentato la storia di un investimento nel Mediterraneo”. Prima della pausa conclusioni affiate il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Alla discussione patecipano studiosi, economisti, giuristi, imprenditori, intellettuali. Presenti anche studenti di due istituti superiori di Matera, il Liceo Linguistico e l’Istituto Industriale Pentasuglia di Matera.
Dopo la pausa pranzo la sessione del pomeriggio sul tema “Il Mezzogiorno oggi: Cultura e società” riparte con la tavola rotonda “Essere meridionali ieri, oggi…..e domani?” I lavori, moderati sempre da Dario Vico saranno introdotti da Alessandro Preziosi. Previsti gli interventi di Gloria Giorgianni (Amministratore delegato di ANELE), Oscar Iarussi (Responsabile cultura de “La Gazzetta del Mezzogiorno”), Alessandro Laterza (Amministratore delegato della Casa editrice Laterza), Mirella Stampa Barracco (Presidente della Fondazione Napoli Novantanove). Alle 16.30 le conclusioni sono affidate al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni.
Conferenza per il Mezzogiorno, la dichiarazione del Ministro De Vincenti: “Il Governo va avanti facendo il suo dovere, giorno per giorno, indipendentemente dalla durata della legislatura, che è decisa dal presidente della Repubblica. Fa il suo dovere predisponendo interventi per risolvere i problemi dell’Italia, a cominciare da quelli del Mezzogiorno che è al centro della nostra agenda”.
In apertura De Vincenti ha letto anche un messaggio dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ha sottolineato che il Governo farà tesoro di questa giornata di Matera, un’occasione di spessore culturale e scientifico.
Alla conferenza hanno partecipato in mattinata anche studenti di due istituti superiori di Matera, il Liceo Linguistico e l’Istituto Industriale Pentasuglia di Matera.
Conferenza su Mezzogiorno, intervento sindaco De Ruggieri: “La cultura è nevralgica nella trasformazione sociale”. Di seguito l’intervento integrale.
“Da Matera può e deve partire una visione profetica dell’Italia. Ecco la responsabilità e il compito attribuiti alla città”. Così il sindaco Raffaello de Ruggieri ha esordito oggi, in apertura dei lavori del convegno: “Mezzogiorno protagonista: missione possibile” che si è svolto all’Auditorium.
“La cultura, a Matera, rappresenta il fattore essenziale della crescita della nostra comunità consapevoli, come siamo, che si è sempre rivelata nevralgica in ogni trasformazione sociale. La lunga marcia di Matera da luogo di subalternità e Capitale europea della Cultura sta nel fatto che il patrimonio culturale ha funzionato come motore operativo.
Negli anni ’50 infatti i Sassi erano considerati una spenta memoria incapace di produrre nuove messaggi e nuova storia – ha ricordato ancora il sindaco – La rigenerazione di questo luogo, il passaggio della vergogna all’orgoglio di appartenenza, dalla rassegnazione al protagonismo civico, sono state le tappe di questa evoluzione.
L’adesione sentita della comunità nella costruzione del futuro, ne ha segnato l’unicità e l’universalità. A Matera la storia del luogo non è una memoria da contemplare ma un valore territoriale da esaltare perché in grado di costruire un moderno sistema di sviluppo.
Con fatica – ha aggiunto – attraversando la palude del groviglio normativo, dobbiamo costruire un modello di Mezzogiorno che funziona, che non si lamenta. In questo senso Matera ha bisogno di motori energetici, in grado di alimentare nel tmepo i fattori economico di uno sviluppo stabile e sostenibile. Il 2019, dunque, non come traguardo ma come conquistata opportunità perché Matera, oltre che attraente sia attrattiva per imboccare un vero percorso di sviluppo.
Questa è la missione possibile di Matera. Potremmo dare alla città, con le risorse acquisite pari a 170 milioni, qualità urbana e sociale ma se non creeremo quella economica, il vestito europeo nel tempo diverrà logoro e consunto.
La sfida di Matera è, dunque, quella di costruire un processo di sviluppo bilanciato e durevole. Il piano strategico di crescita deve durare nel tempo e fare di Matera e della Basilicata, aree di convenienze localizzate. Dobbiamo creare condizioni per fare in modo che Matera 2019 sia catalizzatore per la rigenerazione economica e culturale del territorio, approvando investimenti connessi ad altri settori.
Su questo itinerario stiamo lavorando affinchè i vicinati contadini si trasformino in vicinati digitali perché Matera nel 2018 sia servita dalla banda ultralarga, perché esprima la propria vocazione nella produzione della nuova generazione del 5G, perché utilizzi la scelta europea di Zona Economcia Speciale, attrezzando la piattaforma logistica individuata, come tessuto di relazioni vitali, politiche, sociali ed economiche. Il tragitto verso Matera 2019 deve essere realizzato con progetti ad alto contenuto di innovazione che permettano la creazione di ambienti in cui è possibile sperimentare nuovi modelli di sviluppo urbano e sociale.
Sono sfide che non si esauriscono nei confini della città o della regione ma, proprio per il loro respiro totalizzante riguardano l’intero territorio. La progettualità pianificata così – conclude il sindaco – potrà essere ispiratrice della visione sistemica del Mezzogiorno, condizione essenziale e strategica per il suo sviluppo. Non c’è visione localistica nella nostra missione, ma il dovere di contribuire con l’esempio al tentativo di superare la mancata unificazione economica del nostro Paese”.
Conferenza su Mezzogiorno, intervento di Pittella.
“Voglio rivolgere i ringraziamenti al governo nazionale per l’attenzione doverosa e non scontata al Mezzogiorno”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo questa mattina a Matera nel corso della conferenza dedicata alle attuali dinamiche istituzionali, economiche e sociali del Sud “Mezzogiorno protagonista: missione possibile”, organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, i cui lavori sono stati introdotti dal ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti e saranno conclusi oggi pomeriggio dal Primo Ministro, Paolo Gentiloni.
“C’è un approccio diverso della classe dirigente per maturità e responsabilità – ha detto Pittella – Siamo passati da un’idea del regionalismo “fai da te” fallito ad una diversa idea di protagonismo delle regioni che incrocia lo sprone del governo su metodo e merito. L’esperienza del Patto per il Sud è assolutamente la cifra di un nuovo approccio delle classi dirigenti che provano a trovare una sintesi virtuosa.
C’è fermento sul ruolo strategico che il Mezzogiorno deve recitare, che viene recuperato da chi ha un ruolo di guida nelle Regioni. Questo Mezzogiorno va oltre il perimetro delle stesse. É un territorio che deve rappresentare un valore aggiunto per il nostro continente e l’Italia, se lo consideriamo come porta d’Europa sul Mediterraneo. Dobbiamo pensare al Sud come grande piattaforma logicistica ed hub culturale e turistico, cerniera della inter-culturalitá e dell’accoglienza.
Serve dunque – ha continuato – la capacità di stare insieme perché questa terra possa essere funzionale al Paese intero. Molte riforme sono state fatte, al di là della ricerca spasmodica del consenso. Serve però l’aiuto di tutti i segmenti intermedi della società”.
Rivolgendosi al ministro De Vincenti, Pittella ha chiesto di mettere più concretezza amministrativa e realizzativa nelle visioni e ulteriori investimenti dello Stato per la Basilicata e il Mezzogiorno in genere.
“Per dare corpo a questa visione del Mezzogiorno – ha continuato – dobbiamo irrobustire la presenza forte dello Stato sul territorio a cominciare da sicurezza, servizi e scuola. Occorre maggiore velocità amministrativa ed un robusto investimento sulle infrastrutture”
In conclusione Pittella ha parlato della Basilicata.
“La nostra regione – ha evidenziato – ha mostrato come sia possibile dare corpo a dinamiche virtuose, penso al 5,5% sul Pil.
La Basilicata prova a recuperare i grandi vettori di sviluppo: automotive e aereospazio; azioni sulla digitalizzazione. Siamo la regione in cui é presente un agroalimentare di qualità che deve combattere ogni giorno contro la sfida globale. E siamo Matera2019. Proviamo ad enucleare la sfida sulle risorse energetiche, temi questi ultimi – ha concluso – che devono interessare in sinergia con le il territorio nazionale, con estrema responsabilità”.
Conferenza sul Mezzogiorno, intervento segretario Cisl Basilicata, Enrico Gambardella
È significativa la scelta del governo nazionale di tenere a Matera una riflessione sul Mezzogiorno, indice di una positiva ripresa di attenzione al tema, ancora attuale, della convergenza territoriale tra Nord e Sud del paese”. Lo ha dichiarato stamane il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, a margine del convegno sul Mezzogiorno in corso a Matera. “I dati illustrati questa mattina – ha commentato Gambardella – evidenziano un quadro macroeconomico contraddittorio ma mettono anche in risalto le grandi opportunità ancora inespresse dell’economia meridionale. Restano irrisolti i fattori storici di debolezza del Mezzogiorno: dall’eccessiva dipendenza del sistema produttivo dalla dinamica dei consumi interni, con poche significative eccezioni, alla qualità delle politiche pubbliche e della burocrazia, al perdurante gap infrastrutturale che zavorra il sistema produttivo alla dimensione prettamente locale, tutti fattori che impediscono all’economia del Sud quello slancio che sarebbe necessario al processo di covergenza”. Per il segretario della Cisl “la convergenza tra Nord e Sud è un sentiero tutto ancora da esplorare purché si faccia tesoro degli errori del passato e si cambi approccio al tema dello sviluppo. Nel contesto di un’economia mondiale sempre più interdipendente – ha aggiunto il leader della Cisl lucana – la competitività di un territorio si gioca sulla capacità di saldare istituzioni, parti economiche e sociali, mondo della cultura e della ricerca scientifica con l’obiettivo di mettere in campo un modello di sviluppo che sia inclusivo e sostenibile. Proprio Matera, capitale europea della cultura, può diventare banco di prova di una nuova filosofia che valorizzi le vocazioni e le opportunità ancora inespresse del territorio. È un appuntamento che non possiamo sprecare”, ha concluso Gambardella.
Senatore Tito Di Maggio: “Sindaco De Ruggieri ringrazia deputata Antezza garante della sua giunta”.
“Ho assistito con consapevole rassegnazione all’intervento del Sindaco di Matera all’incontro con i rappresentanti del Governo sul Mezzogiorno; nulla di nuovo infatti, una vacua e tronfia retorica intesa a incorniciare il nulla amministrativo del quale l’amministrazione De Ruggieri può menar vanto”. Così in una nota il senatore di Direzione Italia Tito Di Maggio.
“Ma non ho potuto resistere oltre, quando, con l’indolenza che lo contraddistingue, ha ricordato i 170 milioni che Matera ha ricevuto dallo Stato e per questo si è sentito in dovere di ringraziare il lavoro dell’onorevole Maria Antezza. Come dire la ‘marchetta’ locale durante un incontro istituzionale, per assicurarsi gli equilibri locali. Bravo De Ruggeri – conclude Di Maggio – il miglior navigatore di mefitici acquitrini, con l’alone da intellettuale!”.
La fotogallery dei lavori della conferenza (foto www.SassiLive.it)