Mercoledì 7 giugno 2017 alle ore 10.30 presso il Museo Archeologico “Domenico Ridola”, a Matera, si inaugurerà la mostra degli elaborati a fumetti prodotti dai ragazzi delle classi 1ªA e 1ªC della Scuola Media “Nicola Festa” nel corso del progetto “Archeogiocando”, con valenza Nazionale, che ha previsto iniziative svolte in 8 Regioni e altrettanti siti archeologici.
All’evento saranno presenti i referenti del Polo Museale di Basilicata (Direttrice Dott.ssa Marta Ragozzino), gli operatori Uisp che hanno promosso il Progetto, i ragazzi e gli insegnanti coinvolti.
Il Progetto Archeogiocando
Obiettivo del progetto è quello di testare e modellizzare una proposta educativa atta a favorire la valorizzazione e fruizione attiva del patrimonio culturale da parte dei giovani, basata sulla co-progettazione di percorsi sportivi nei siti archeologici del territorio. A tal fine è
stata prevista l’attivazione di 8 laboratori sperimentali da realizzarsi nelle Scuole Secondarie di 1° grado distribuite su tutto il territorio nazionale.
Alla base del progetto vi è da un lato la constatazione di una scarsa motivazione personale negli adolescenti verso la fruizione del patrimonio culturale, dall’altro lato, la convinzione che lo sport e l’approccio della co-progettazione possano rivelarsi strumenti
particolarmente utili per favorirne forme di fruizione attiva da parte dei giovani, e in particolare dei giovani in condizioni di svantaggio e vulnerabilità sociale.
Il bene culturale è di per sé stesso una risorsa che può contribuire in modo significativo all’arricchimento personale e sociale. La fruizione attiva del patrimonio culturale contribuisce, infatti, ad alimentare il senso di appartenenza e di identità, e produce ricchezza spirituale,
personale, sociale, civile e anche economica per lo sviluppo locale e la crescita occupazionale.
Da qui è nata l’idea di proporre ai giovani (10-14 anni) modalità di fruizione del patrimonio culturale più stimolanti e motivanti, in particolare quella di esplorare le potenzialità dei siti archeologici del proprio territorio come spazi di aggregazione a carattere sportivo
oltre che di interesse prettamente culturale, e di farsi attori di una co-progettazione dei percorsi sportivo-culturali negli stessi siti. Gli sport scelti sono stati anche frutto di una ricerca sugli sport delle origini (come il tiro con l’arco, la corsa, il salto in lungo), condotta
a scuola come parte integrante del percorso laboratoriale.