Per far diventare il protagonismo delle comunità meridionali una missione possibile è necessario, nel metodo, riscrivere le regole della concertazione sociale ridando piena autonomia alle Regioni e ai Comuni e superando il formale confronto con sindacati ed associazioni imprenditoriali sinora “sterilizzato” nei Patti e Tavoli e, nel merito, dare gambe alle buone idee progettuali che ieri il Presidente del Consiglio Gentiloni e il Ministro De Vincenti hanno illustrato a Matera. Lo sostiene la segreteria regionale di Italia dei Valori Basilicata che aggiunge: abbandonando la lamentazione facile e fine a se stessa, a partire dai Patti con le Regioni del Sud, si tratta di definire chi deve fare cosa per lo sviluppo, le infrastrutture, i servizi sociali, l’occupazione e soprattutto con quali risorse finanziarie e in quanto tempo. Il punto di partenza – è scritto nella nota di IdV – è lo stato dell’arte sintetizzabile in qualche cifra: circa 700 cantieri già aperti, 6,3 miliardi di attività operative, 39 miliardi da impiegare nelle politiche di coesione. C’è bisogno di una verifica nel dettaglio da compiere regione per regione per individuare i motivi di ritardi e scovare le responsabilità.
Nel ricordare che ilMasterplan Basilicata prevede risorse per 3,8 miliardi di euro – di cui 1,6 miliardi per infrastrutture, 994 per l’ambiente, 763 per lo sviluppo economico e produttivo, 278 per le politiche sociali, 254 per turismo e cultura – per IdV ha ragione il ministro De Vincenti quando afferma che “nel momento in cui si è cominciato a utilizzare sul serio i fondi strutturali, il Mezzogiorno è cresciuto più del resto del Paese”. Un elemento che chiama in causa direttamente le Regioni e le proprie capacità amministrative da migliorare rispetto al passato, per qualità progettuale ed in generale cultura del risultato e l’impegno di spesa per il prossimo sessennio comunitario.
Quanto all’appello del Premier Gentiloni ad investire al Sud per raccogliere l’obiettivo auspicato necessitano azioni e misure di diversa natura – fisco, credito, servizi per imprese, snellimento della burocrazia, formazione-aggiornamento professionali dei nuovi occupati – puntando sulle risorse territoriali su tutte ambiente, agricoltura, acqua, petrolio, cultura e turismo. Di qui l’esempio che può venire da Matera dai progetti di cultura e turismo perché diffondano i benefici sull’intero territorio regionale.
Per Idv l’evento di Matera ha tutte le opportunità per segnare una svolta della strategia per il Mezzogiorno a condizione che la classe politica e dirigente delle regioni del Sud e quindi della Basilicata assumano piena consapevolezza dei compiti che hanno di fronte. Le parole del Premier su Matera che “ non ha vinto soltanto grazie alla sua bellezza e al suo patrimonio culturale, ma ha vinto perche’ e’ riuscita a coinvolgere le diverse anime ed energie della citta’, a fare un gioco di squadra” sono utili a tracciare il percorso che ci attende soprattutto come squadra del centrosinistra per ritrovare i motivi dello stare insieme e per rilanciare il programma in quest’ultimo scorcio di legislatura regionale.