“I danni da fauna selvatica sono una vera e propria calamità per la Basilicata e per l’intero mondo agricolo”. Lo ha detto Roberto Viscido, coordinatore di Confagricoltura Basilicata, ascoltato in terza Commissione consiliare, presieduta da Vincenzo Robortella (Pd), in merito alla proposta di legge che detta misure straordinarie per contrastare l’emergenza cinghiali in Basilicata, d’ iniziativa del consigliere Robortella.
“La proposta di legge all’esame della Commissione – ha proseguito Viscido – è un punto di partenza importanza per bloccare una vera e propria epidemia a danno delle aziende agricole”. Il coordinatore di Confagricoltura Basilicata ha poi fatto riferimento ad “esempi virtuosi di altre regioni, in primis la Toscana, che possono adattarsi in Basilicata per cercare di alleviare i danni che sistematicamente subiscono le aziende agricole dalle continue invasioni di cinghiali”.
Viscido ha proseguito con alcune osservazioni alla proposta di legge evidenziando che “non si può più parlare di indennizzo ma di risarcimento del danno. Ciò in considerazione del fatto che gli ungulati oltre a causare danni irreparabili alle produzioni, sono causa di incidenti, aggressioni e occupazione dei terreni e delle stesse aziende agricole”. Altro rilievo mosso da Viscido riguarda la distinzione tra aree vocate e non vocate. “Almeno per il primo anno – ha sottolineato – questa distinzione non andrebbe fatta per poter contrastare adeguatamente questa calamità”.
Il coordinatore di Confagricoltura Basilicata ha poi proposto di aprire la caccia al cinghiale dal mese di settembre a gennaio (l’intero periodo di apertura dell’attività venatoria), di consentire la “braccata” in tutto il territorio e, nel periodo di chiusura della caccia,di utilizzare il selecontrollo con la possibilità di fare “la girata” (una tecnica di prelievo praticata in forma collettiva che permette una buona selettività con un minimo disturbo al resto della fauna selvatica).
In seguito sono intervenuti i consiglieri Miranda Castelgrande (Pd) e Perrino (M5s) che hanno posto l’accento sulla possibilità di adottare misure alternative, tra le quali i dissuasori, le gabbie e la sterilizzazione. Il consigliere Lacorazza (Pd) nell’evidenziare le difficoltà che vive il mondo agricolo e riconoscendo il lavoro messo in campo dall’assessore Braia per risollevare il comparto, ha evidenziato la necessità di interventi più ampi che affrontino nel complesso e in maniera sistemica i problemi del mondo agricolo. Il consigliere Giuzio ha fatto rilevare che il testo normativo presentato è frutto di un lavoro svolto in sinergia con il dipartimento e ha auspicato l’implementazione dei fondi previsti per affrontare l’emergenza in maniera adeguata.Romaniello (Gm) ha chiesto l’audizione delle altre organizzazioni di categoria e di acquisire i dati su come sono state utilizzate le risorse rinvenienti dalle tasse pagate dai cacciatori.
Al termine dei lavori il presidente Robortella ha annunciato che l’assessore Braia tornerà in commissione per affrontare la questione e che la Giunta sta predisponendo un disegno di legge in materia.
L’organismo consiliare successivamente ha avviato la discussione in merito al disegno di legge “Riordino degli enti di edilizia residenziale pubblica”.
Erano presenti ai lavori della Commissione oltre al presidente Robortella i consiglieri Miranda Castelgrande, Lacorazza e Giuzio (Pd), Bradascio (Pp), Romaniello e Pace (Gm), Perrino (M5s) e Rosa (Lb-Fdi).