“L’informazione statistica costituisce sempre uno strumento essenziale per mettere a punto le soluzioni di un territorio. Senza questi elementi, non è possibile governare”. Lo ha detto il sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri aprendo oggi a Casa Cava i lavori del seminario promosso dall’Istat su “I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio”.
“L’aggregazione dei dati è utile per conoscere le aspettative, le modalità da applicare ai problemi delle nostre città; altrettanto essenziale è la conoscenza dei dati – ha proseguito – perché ci consente di tracciare programmazione e priorità. L’importanza del dato statistico, dunque, diviene strategica per chi vuole costruire il futuro”. Mutuando una frase celebre, il sindaco de Ruggieri ha infine ricordato: “In un Comune più intelligente, le risposte si trovano nei dati”.
Il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva aveva illustrato i temi più importanti della giornata di lavori: “Riflettere insieme, condividere programmi e strategie per conoscere le azioni in campo, è importante – ha detto – Con l’Istituto Nazionale di Statistica siamo impegnati in prima fila per migliorare i processi di produzione e diffusione dei dati, riuscire a dare più informazioni sul territorio”. Tra gli aspetti sottolineati dal presidente Alleva, anche i censimenti permanenti e il ruolo degli uffici Statistica delle pubbliche amministrazioni.
“Pensiamo a una nuova partnership con i Comuni italiani, da costruire in modo razionale per supportare questo processo. Anche con L’Anci è necessario rafforzare la collaborazione. Il sistema Istat si basa su regole nella raccolta dati che impegna ognuno di noi.
Vorrei ricordare – ha aggiunto tra l’altro – l’aumento della domanda istituzionale nei confronti dell’Istat sulle informazioni territoriali, che ci consente di dare risposte e progettare nuovi prodotti. Segnalo, infatti, il lavoro svolto per la Commissione Parlamentare d’inchiesta sul degrado delle periferie che ci ha permesso di produrre informazioni a livello subcomunali, sfruttando i dati censuali ma non solo. E’ stata un’occasione – ha precisato – per verificare quanto con l’integrazione di alcune fonti importanti, si riesca a dare nella lettura della città pur con geografie differenti rispetto a quelle tradizionali per individuare aree più fragili ed esposte”.
Nella sessione pomeridiana sono intervenuti Antonio Nicoletti dell’Ufficio di Staff Programmazione Strategica e Fondi europei e Pasquale Ferraina dell’Ufficio Statistica del Comune.
A sottolineare un percorso che ha visto Matera affrontare l’evoluzione degli ultimi anni e cercare di porre un freno al fenomeno di gentrification, ovvero di cambiamento profondo e per alcuni versi incontrollabile del territorio cittadino, è stato proprio Nicoletti che ha poi spiegato: “La sfida di questi anni, al Comune di Matera, è importante e complessa. La città ha cominciato infatti una rapida trasformazione – ha aggiunto – fin dal momento della sua designazione a Capitale europea della Cultura il 17 ottobre 2014”.
Alla luce del fenomeno che si è poi sviluppato in modo progressivo a costante nella città dei Sassi e che ha portato alla chiusura di molte attività del centro storico, ha aggiunto Antonio Nicoletti per le pubbliche amministrazioni diventa necessario: “Avere una conoscenza puntuale e con un monitoraggio costante dei cambiamenti che avvengono a livello urbano”.
Un esempio illustrato è stato quello legato ai dati sul verde urbano che vedono Matera tra le prime città italiane, nonostante i cittadini contestino questi elementi anche a causa della loro scarsa fruizione delle aree di verde pubblico, nonostante la presenza in città di questi spazi sia reale.
“ Investiremo oltre 6 milioni per i prossimi 5 anni per la riqualificazione del verde della cinta urbana e la relativa gestione. Le decisioni pubbliche, dunque – ha precisato ancora Antonio Nicoletti – possono scaturire da riflessioni che provengono da analisi di dati”.
Pasquale Ferraina si è poi soffermato, in particolare, su uno dei dataset presente sul sito del Comune di Matera che riguarda la popolazione residente delle aree subcomunali.
“Si tratta di uno strumento che rappresenta il dettaglio territoriale che al momento manca nel programma statistico nazionale e che può essere realizzata solo dai Comuni”. Il dataset, come ha spiegato, contiene informazioni che in questo caso riportano l’indice di vecchiaia, di dipendenza e di popolazione attiva”.
La sessione mattutina, di apertura dei lavori, aveva registrato anche l’intervento del presidente dell’Anci di Basilicata, Salvatore Adduce. “Quello degli archivi amministrativi – ha sottolineato – è un tema di grande attualità che abbiamo affrontato in questi anni. Uno degli impegni che ci siamo dati è quello di porre molto attenzione a questo aspetto così come quello degli archivi e di quelli storici in particolare, in un’epoca di scarsa disponibilità finanziaria che però impone il dovere di progettare un sistema indispensabile per le nostre realtà”.