“Oggi siamo qui per celebrare il decennale di Confindustria Basilicata, prima in Italia, anticipando anche la riforma Pesenti, ad aver progettato e realizzato il processo di riorganizzazione e modernizzazione del sistema confindustriale, quello che succesivamente abbiamo formalizzato per avere una Confindustria più forte”. Queste le parole del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, intervenuto, questa mattina, all’Assemblea dell’Associazione lucana, dedicata, quest’anno, ai primi dieci anni di storia della nuova Confindustria Basilicata, nata, nel 2007, dalla fusione delle rappresentanze territoriali.
“Non esiste un Sud desertificato – ha aggiunto il presidente Boccia nel corso del suo intervento – ma esistono tradizioni industriali, anche nel nostro Mezzogiorno, che ci aiutano a raccontare l’importanza della questione industriale nel Paese e che rappresentano la nostra identità”.
Ad aprire i lavori, l’introduzione del presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso. “Oggi – ha esordito – non vogliamo solo ricordare il percorso avviato dieci anni fa, ma, partendo da esso, riconfigurare la nostra mission in termini strategici e operativi, anche in considerazione dei mutamenti di contesto intervenuti. Crescere è un imperativo categorico per il Paese. Per il nostro Sud, lo è ancora di più. In Basili-cata abbiamo delle specializzazioni produttive rilevanti. A partire dall’automotive, che ha rappresentato e continua a rappresentare tanta significativa parte del nostro apparato manifatturiero, fino all’agroindustria, passando per la filiera dei turismi. Senza dimenticare le tematiche aperte, che determinano un rallentamento dello svi-luppo della regione, come l’ancora non soddisfacente valorizzazione delle risorse fossili, pur rappresentando, queste ultime, un driver fondamentale per la crescita del territorio. La nostra stella polare – ha concluso Lorusso – sono e saranno sempre le imprese. A esse, ai loro interessi, problemi ed aspettative orientiamo le nostre a-zioni e le nostre condotte”.
Nel corso della cerimonia si sono succeduti gli interventi dei tre past president – Atti-lio Martorano, Giuseppe Moramarco e Saverio Calia – protagonisti, nel 2007 – in-sieme al direttore generale, Giuseppe Carriero, che della regionalizzazione è stato l’artefice. Hanno preso la parola anche il presidente di Federmeccanica, Fabio Stor-chi, come testimone di quella storica data e il direttore di Confindustria, Federico Landi.
Nel corso della cerimonia sono state premiate le aziende associate a Confindustria Basilicata da più anni, alcune delle quali con una anzianità associativa di oltre i 70 anni.
10 anni di Confindustria, Tancredi e Giordano (Ugl): si proceda insieme per lavoro e sviluppo.
“L’incompiutezza dello sviluppo meridionale è espressa dallo squilibrio dei piatti della bilancia geografica: a un nord che stenta a mantenere il suo equilibrio si contrappone il sempre più insostenibile peso della situazione meridionale. L’Ugl Basilicata intende rimarcare che non può avvenire un tanto acclamato rilancio della crescita economica del mezzogiorno, facendo a meno delle risorse della Basilicata”.
E’ quanto sostengono il segretario generale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera a fine delle celebrazioni per la ricorrenza del decennale di Confindustria Basilicata svoltasi a Potenza.
Per i sindacalisti, “tanto ha fatto in questi anni la Confindustria in Basilicata tra Potenza e Matera ma si è trovata in una Regione ch’è vittima di un sud sempre più malato in un’Italia a due velocità: impietosamente riteniamo di poter tratteggiare ancora per il primo trimestre 2017 le fattezze di un territorio ammorbato dalla disoccupazione e dall’emigrazione, diventando sempre più vecchio, più povero e più solo. Dalle fazioni politiche lucane si è aperta la caccia alla ricetta della medicina ideale, ma tra le differenti visioni l’unico punto concorde riguarda la gravità della malattia. Allora, si cominci dalla riduzione dei costi delle utilities come acqua, gas, energia – proseguono i segretari – che, potremmo dare quasi gratis visto che tali risorse sono giacenti nel nostro territorio. Non slogan o proclami dal senso complicistico del ‘vedremo-faremo-diremo’. Bastava per il 2017 una leggina e la volontà dell’intero consiglio Regionale che potesse sposare un progetto innovativo avendo l’Università, Centro di geodesia ( E-geos), Enea, Agrobios, piccole –medie aziende e privati. Si è assistito finora incessantemente ad un’assenza del loro coinvolgimento sull’economia conseguentemente, il lavoro è risultato limitato. Sull’altro piatto della bilancia vanno via fior fior di giovani laureati dove l’Ugl – aggiungono Tancredi e Giordano – plaude a quanto fatto in 10 anni da Confindustria quando le rappresentanze territoriali di Potenza e Matera si fusero ma di inverso, la politica è stata assente nel creare occasioni di sviluppo. L’Ugl chiede progetti e programmi credibili, da verificare periodicamente ma il nodo è proprio questo, il lavoro è per qualcuno ancora irraggiungibile o comunque precario anzi, i licenziamenti complessivi sono in crescita. Il 2016 è stato l’anno che ha rivelato il fallimento di una riforma del lavoro. Dunque, che si riparta quindi realmente dalla Basilicata, intesa soprattutto come lavoro per i giovani non sottacendo ad un Jobs Act che va modificato senza sconti perchè non ha funzionato. Dignità, qualità e coerenza devono essere le parole chiave per la Basilicata, l’Ugl è pronta per una nuova stagione da protagonisti invitando tutto il sindacato lucano a ritrovarsi insieme, con spirito costruttivo, essendo l’unico metodo per evitare di approfondire il solco tra sindacato e lavoratori. L’Ugl Basilicata – concludono Tancredi e Giordano – ritiene di avere una chiara interpretazione della realtà, elemento che evidentemente è mancato a chi governa la Regione: siamo pronti in Basilicata con uomini, idee e strutture e siamo soprattutto aperti al confronto e in linea con una Regione che deve necessariamente ripartire sostenendo in toto il grande impegno del presidente Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso nella nuova industria 4.0 e in proposte nuove. Perché giusto, la Basilicata ha performance migliori rispetto ad altre regioni d’Italia, grazie anche all’export e soprattutto, alla FCA Melfi che rispecchia un modello di fabbrica che da 25 anni è e rimane tecnologicamente avanzata con eccellenze di manodopera altamente qualificata”.