“Se il Crotone resta in serie A ritorno a Torino in bicicletta”. Questa la promessa annunciata dall’allenatore dei calabresi Davide Nicola dopo la vittoria casalinga ottenuta ad aprile contro l’Inter. Il Cosenza ha fatto un miracolo calcistico che resterà per sempre nella storia del calcio calabrese e mister Nicola ha deciso di mantenere la promessa partendo da Crotone per raggiungere la sua città, Torino, in bicicletta. Ad accompagnarlo in questo viaggio cominciato due giorni fa, sempre in bici, ci sono il nipote Alessio Capello, il cognato Paolo Boretto, il preparatore atletico del Cosenza, Elmiro Trombino e il giornalista di Sky, Enrico Giancarli, grande appassionato di ciclismo e inviato per questa impresa sportiva che sta esaltando gli appassionati di calcio e di ciclismo di tutta Italia. L’accoglienza è stata riservata ai corridori dal Palace Hotel e il gruppo è stato accolto anche dall’assessore comunale allo sport Massimiliano Amenta.
L’addetto stampa del Crotone Alessio Masi, segue i protagonisti di questo lungo viaggio in bici da Cosenza a Milano e ci racconta le tappe previste: “Il giro è di 1300 chilometri. La prima sosta è stata a Roseto Capo Spulico, poi oggi siamo a Matera e in serata arrivamo a Bari. Quindi ci fermeremo a Pescara, Ancona, Livorno e Genova per poi raggiungere Torino”.
Davide Nicola è arrivato a Matera assieme ai suoi compagni intorno alle 14, dopo aver percorso una salita con una pendenza del 12%: “Devo dire che il mio gruppo è stato fantastico, mi ha portato fino alla salita e ha tenuto un ritmo elevato. Io non so se stiamo esagerando, lo scoprirò strada facendo ma in ogni caso anche qui a Matera l’accoglienza è stata bellissima, non pensavo fosse così emozionante questo giro. Stamattina siamo partiti dal monumento funebre di Donato Bergamini e mi ha fatto molto piacere”.
Tanto tifo da stadio sulle strade, stai avendo un successo incredibili: “Si, man mano che arriveremo in alcune regioni si concentreranno in alcuni punti. Oggi al Palace Hotel l’accoglienza è stata fantastica, tanta gente e tutti hanno un’ospitalità incredibile. Il sud ha questa qualità, al nord lo scopriremo ma sono molto fiducioso”.
Qualche novità di mercato per la prossima stagione? “Adesso mi sto concentrando sul giro, per me è importantissimo poter arrivare a casa intero”.
In bici sei senza telefono? “Io l’ho spento il telefono perchè non sarebbe conforme alla sicurezza sulla strada e cerco di non utilizzarlo quando pedalo, già bisogna controllare il mezzo, avere in più il telefono in mano non è il massimo”.
Cosa rappresenta questo giro in bici per Davide Nicola: “Noi abbiamo la fortuna che questo giro è stato patrocinato da due organizzazioni onlus, la Federazione Italiana Bici della Bici e l’associazione italiana vittime sulla strada, che vedendo alcuni dati pubblicati sono numeri devastanti, numeri da guerra. Vogliamo cercare di portare avanti il loro nome. La nostra non è una competenza politica o altro, ma è nostro il buon senso con cui facciamo questo giro in bici e di attenerci ad alcune regole che possono essere importanti”.
Questo giro è una promessa sportiva che noi abbiamo voluto strutturare meglio grazie al nostro addetto stampa Alessio Masi e a Luigi Pignone, uomo del marketing del Crotone e in poco tempo hanno organizzato qualcosa di straordinario. Ma senza voi giornalisti e l’affetto della gente tutto questo sarebbe inutile invece questo ci sta gratificando”.
Si arriva a Bari in serata. “Sarà l’occasione per rivedere molti amici e poi di rivedere la mia associazione, sono padrino per un anno dell’associazione, io sono padrino di “Vinci con noi” associazione di bimbi autistici e non vedo l’ora di riabbracciarli”.
Il prossimo anno cosa promette Nicola per salvare il Cosenza se resta al Cosenza ovviamente: “Il prossimo anno intanto vedrò cosa farò e poi vediamo. Finito il giro in bici resettiamo tutto”.
A Crotone intanto sei un idolo. “No, a Crotone sono apprezzato come i miei giocatori, dai dirigenti e dal presidente della società, perchè abbiamo dimostrato coerenza, voglia di fare, coraggio, poi non sempre andrà bene, noi ce lo auguriamo ma noi siamo riusciti veramente a costruire un gran bel gruppo”.
La salvezza del Crotone che messaggio ha dato al mondo del calcio: “Il messaggio è il lavoro, la capacità di gestire le emozioni, di non arrendersi mai, di resistere agli urti della vita, di far ricredere persone che ti danno per spacciato, di non credere alle persone che ti dicono che non ce la potrai fare. E’ giusto riconoscere anche che non sempre può andare come è andato a noi. In dieci finali di campionato probabilmente l’ultima partita ha avuto i connotati di un intreccio particolare. Dovevamo vincere noi e aspettare che il Palermo vincesse con l’Empoli. Probabilmente su dieci finali non finirebbe così ma è anche bello che lo sport possa dare un messaggio che non tutti ci aspettano ma intanto io ci metto il mio impegno e ogni tanto si può fare”.
Crotone come Spal e Benevento che erano date per spacciate in B e sono andate in serie A. “Si, ma io credo che sia più eclatante la serie A, di sorprese non esistono quasi mai. Ci sono delle gerarchie iniziali che saltuariamente non vengono rispettate, ci sono sorprese vedi l’Atalanta che ha fatto una grandissima stagione e faccio i complimenti a Gasperini e probabilmente ci siamo stati noi. Ma noi dovevamo lottare per non retrocedere, l’Atalanta per le prime dieci posizioni e poi è arrivata più su”.
Cosa rappresenta quella lettera pubblica dedica a suo figlio prematuramente scomparso pubblicata dopo la salvezza ottenuta con il Crotone. “QUesto fatto può accadere a tutti. Io quando parlo di mio figlio sono conscio che parlo di un fatto della vita e che noi abbiamo come famiglia accettato perchè la vita va accettata, non sappiamo il tempo che abbiamo a disposizione per compiere tante imprese e non so quanto ne avrò io però lui pur avendo vissuto meno di me mi ha insegnato molte cose, ma sarà normale dedicare ogni obiettivo e mio ricordo per lui, è normale, anzi mi piacerebbe che ogni volta che ricordo lui è come se implicitamente ricordassi tutti quelli che hanno dovuto accettare una situazione così”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’arrivo di Davide Nicola a Matera con i suoi compagni di viaggio (foto www.SassiLive.it)