Dopo aver concluso tutti i lavori imposti dalla delibera della Regione Basilicata, con cui lo scorso 15 aprile fu disposta la chiusura del Centro Oli Val d’Agri di Viggiano, l’Eni ha accertato che non c’è “nessuna contaminazione delle falde acquifere dalle quali proviene l’acqua a uso civile”. In un incontro con la stampa è stato anche reso noto che sono state recuperate circa 300 tonnellate di idrocarburi sulle 400 sversate.
E’ quanto dichiarato in mattinata nel corso di una conferenza stampa dal responsabile del coordinamento progetti Val d’Agri, Walter Rizzi e dalla responsabile del Distretto meridionale Eni, Francesca Zarri. I due rappresentanti dell’Eni hanno evidenziato che “ad oggi non c’è nessuna contaminazione da composti organici aromatici oltre la fine della linea di drenaggio” e che “non c’è nessuna fuoriuscita di idrocarburi all’esterno dell’area industriale”.
Giu 13