“É per me un piacere essere qui allo Smau, momento di prestigio ed occasione di confronto, contaminazione di idee e scambio di buone pratiche. Ed è per un onore rappresentare il fermento di una Regione del Sud Italia, la Basilicata, piccola nei numeri, ma grande nella voglia di guardare al futuro”. Lo ha detto ieri sera il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo alla inaugurazione dello Smau Berlino 2017 tenutasi nella sede dell’Ambasciata italiana alla presenza del massimo rappresentante della nostra diplomazia, Pietro Benassi.
“Abbiamo fame e sete di innovazione”, ha detto Pittella. Ed ha aggiunto: “Le nostre sette start up, che partecipano allo Smau, rappresentano linfa vitale per il territorio in un’ottica di integrazione internazionale e sono gli ambasciatori di settori strategici come Smart Home, Smart B&B, Fashion & Design, Ict, Telemedicina, Smart Metering, Turismo, Industria creativa. Tutte imprese che, attraverso Sviluppo Basilicata, abbiamo potuto sostenere grazie a un investimento di risorse rinvenienti dalle misure del Programma Operativo Fesr 2014-2020. Un programma che abbiamo voluto orientare in via prioritaria proprio verso i settori dell’innovazione tecnologica e digitale. A queste imprese va il mio plauso ed il mio incoraggiamento a proseguire nel solco tracciato. Il ruolo della Regione è quello di creare un ecosistema favorevole alla innovazione e di agevolare la costruzione di una rete di relazione insieme ad interventi infrastrutturali per permettere alle pmi e alle start up di essere competitive.
I nostri interventi in Basilicata hanno riguardato, grazie ai fondi Po Fesr 2014/2020 la banda larga ed ultra larga, finanziamenti ed agevolazioni per lo sviluppo di idee imprenditoriali. E la direzione intrapresa è quella che guarda al trasferimento tecnologico, all’aerospazio, all’automotive come alla cultura e alla ricerca.
Ascoltare e cogliere lo spirito imprenditoriale lavorando sulla implementazione di una cassetta degli attrezzi utile agli imprenditori per imporsi sul mercato è il nostro compito.
A loro quello di essere da stimolo e sprone per fare meglio ed incentivare politiche pubbliche che guardano allo sviluppo, fuori dai confini regionali ed italiani, nella consapevolezza di dover essere competitivi in un mercato globale. Per questo bisogna agire, sentendoci tutti cittadini europei e per questa ragione, l’Italia come la Germania devono agire sulla leva degli investimenti considerando, nel tempo della spinta nazionalista, l’oggettivo valore aggiunto rappresentato dal Mediterraneo, se visto come luogo deputato ad essere porta d’Europa, piattaforma logistica e per la interculturalità, la cultura e i turismi, fermento di nuove politiche per la crescita”.