Il bell’articolo pubblicato sul blog Giornalemio.it a firma del giornalista Franco Martina – “E Murgia (Matera) è Fiera andò in Puglia” – richiama alla mente quel pomeriggio di sette anni fa quando, in maniera lungimirante e un minuto dopo l’inaugurazione della prima edizione di Matera è Fiera, dicemmo ai microfoni della tv locale che quel sito non era idoneo a ospitare la manifestazione.
Da allora le promesse delle Amministrazioni Comunali succedutesi hanno fatto da sfondo a diverse edizioni della fiera, con l’azienda associata Quadrum e noi che ci illudevamo di poter andare altrove.
E infatti quest’anno i fratelli Braia hanno deciso di andare a Gravina, stanchi di aspettare la realizzazione di vane promesse, ma determinati a offrire alle imprese – anche locali, vista la vicinanza tra le due città – interessanti opportunità di business.
Finora il sistema imprenditoriale locale ha manifestato grande interesse per la kermesse organizzata dalla società Mef, nonostante il sito non proprio ideale per una manifestazione fieristica che ha ottenuto il riconoscimento di fiera di livello regionale e che ambisce a più prestigiosi traguardi.
È stato chiaro fin dalla prima edizione che Matera è Fiera attira anche la piccola e media industria. Alle aziende artigiane e commerciali, infatti, si aggiungono sempre più numerose le imprese industriali e manifatturiere, dal produttore di divani all’impresa edile, dall’agroindustria all’impiantistica delle energie rinnovabili, dall’ICT al produttore di infissi. Con una presenza altrettanto forte dell’impresa turistica, ormai caratterizzante dell’economia locale.
Forse paradossalmente si è andati oltre l’obiettivo dichiarato nella prima edizione di allargare i confini all’intera area murgiana, visto che ci si è trasferiti a Gravina. Come scrive Martina, una scelta necessitata per gli organizzatori, un’altra sconfitta della politica locale.
Confapi Matera ha fortemente sostenuto, sin dall’inizio e continua a farlo, il progetto di Mef Srl, nella convinzione che per le piccole imprese la partecipazione alle fiere è sempre più strategica per poter allargare i confini del mercato, per fare conoscere i propri prodotti, per stabilire contatti che diventeranno ordini. E Matera è Fiera offre tutto questo a costi accessibili, considerato che proprio quello dei costi diventa spesso un limite per le aziende di minori dimensioni. Di qui l’invito alle istituzioni competenti a individuare e predisporre idonei spazi per un centro fieristico ed espositivo permanente.
Tuttavia, la questione dell’area fieristica permanente non riguarda solo Matera è Fiera ma una più vasta domanda di internazionalizzazione che proviene dal sistema imprenditoriale locale e che una città che aspira ad assurgere a un livello internazionale deve poter soddisfare. Tale area fungerà da location per un circuito virtuoso di eventi fieristici che la nostra città è potenzialmente in grado di innescare, forte dell’appeal di Matera 2019.
Di seguto l’articolo pubblicato da Franco Martina su giornalemio.it
Dove sono i venditori di fumo che per sette anni hanno annunciato un sito idoneo e attrezzato per ospitare la Fiera di Matera, che è cresciuta tra consensi, qualche invidia e polemiche di vario tipo , negli spazi sempre più angusti di piazza della Visitazione? E quelli che hanno tratto un sospiro di sollievo nell’apprendere che la manifestazione fieristica ,quest’anno, ha tolto il disturbo da piazza della Visitazione? Ci sono eccome e comparirarono prima o poi, con la solita faccia di bronzo, per esprimere rammarico o per ribadire che faranno di tutto, tra mirabilanti promesse, per valorizzare e sostenere l’imprenditoria locale. E chi ci crede? .Per noi non erano e continuano a non essere credibili, qualunque poltrona immeritatamente occupano per grazia altrui. Fatto sta, che quella vela parcheggiata in piazza della Visitazione, a pochi metri dal Palazzo di Città, testimonia che la piazza resterà vuota e che la città non ha ancora un sito dove ospitare eventi fieristici o spettacoli viaggianti. Nè più nè meno, altro contesto, come la vicenda del teatro per oggi e per il 2019. La vela, per la verità,e con una grafica simile a quella di ”Materaè fiera” annuncia che quell’ evento, ribattezzato Murgiaéfiera,si svolgerà dall 20 al 24 settembre 2017 al parco fiere di Gravina in Puglia e con l’invito, visto per ”Materaè fiera” , che invita a prenotare lo stand. L’organizzazione , come riportato nella brochure, è della Mef srl, società di promozione e sviluppo, che mette a disposizione degli espositori una superficie di 20.000 metri quadrati, di cui 8000mq per spazi espositivi e coperti, dedicati a commercio, artigianato, enogastronomia, wedding, enti locali e turismo . Confermata la formula dell’intrattenimento con appuntamenti nel solco di ”me la rido” con musica, cabaret e ospiti di grande prestigio,che la materana Quadrum ha saputo sempre scegliere nell’offerta dello spettacolo per tutti i gusti. E la scelta sul manifesto dell’omino che, con una robusta chiave da “16-16” si fa “doppio tanto di mazzo” per mettere a posto gli ingranaggi dell’economia, la dice tutta della scelta fatta per necessità dagli organizzatori che, finora, non hanno trovato alternativa in loco. Un’altra sconfitta di certa politica e imprenditoria , che non riesce a dare risposte a una precisa esigenza del sistema produttivo locale, evidenziata proprio dopo la settima edizione che richiama alla memoria ”la crisi del settimo anno”. Eppure c’era anche lo spazio per Matera 2019 e per la Fondazione, che nella Fiera aveva trovato proprio quello spessore di visibilità produttiva che non ha mai avuto e che continua a non avere. Coincidenze? Per noi la causa è sempre la stessa, imputabile al vuoto e alla mediocrità di quanti hanno governato e governano la città a vari livelli di responsabilità, che non riescono o non hanno le capacità per lavorare su programmi e priorità. Non servono i comunicati stantii, qualcuno anche sovrapposto sul piano mediatico , con foto e sorrisi e pacche sulle spalle relativi a questo o a quell’evento, se non si guarda a quello che accade intorno e a quello che perdiamo. Lo abbiamo visto con il Women’s fiction festival, che si è preso un anno sabbatico, e con altre interessanti iniziative di taglio culturale e imprenditoriale che facevano rete, perse per sempre. Siamo in mano ” agli squagghiachiumm…”agli squagliapiombo, agli inconcludenti, , come ripete un noto e simpatico dirigente di una associazione imprenditoriale”. Non sappiamo quando, come e se, con quale formula e dimensioni, Materaèfiera tornerà nella Città dei Sassi. Ma è auspicabile che accada, magari per una presenza estiva in attesa di tempi migliori. Mef e Quadrum di certo non molleranno, conoscendo la tenacia e l’attaccamento …alla città degli organizzatori. La ”Vela”, intanto, si è alzata e fa rotta verso Gravina abbandonando il porto di piazza della Visitazione…
La vela di Murgia è fiera che promuove la nuova manifestazione a Gravina in programma nel prossimo mese di settembre
smettiamola di piangerci addosso e diciamo che i Braia hanno fatto bene. Hanno aperto al mercato murgiano!