Dove sono i venditori di fumo che per sette anni hanno annunciato un sito idoneo e attrezzato per ospitare la Fiera di Matera, che è cresciuta tra consensi, qualche invidia e polemiche di vario tipo , negli spazi sempre più angusti di piazza della Visitazione? E quelli che hanno tratto un sospiro di sollievo nell’apprendere che la manifestazione fieristica ,quest’anno, ha tolto il disturbo da piazza della Visitazione? Ci sono eccome e comparirarono prima o poi, con la solita faccia di bronzo, per esprimere rammarico o per ribadire che faranno di tutto, tra mirabilanti promesse, per valorizzare e sostenere l’imprenditoria locale. E chi ci crede? .Per noi non erano e continuano a non essere credibili, qualunque poltrona immeritatamente occupano per grazia altrui. Fatto sta, che quella vela parcheggiata in piazza della Visitazione, a pochi metri dal Palazzo di Città, testimonia che la piazza resterà vuota e che la città non ha ancora un sito dove ospitare eventi fieristici o spettacoli viaggianti. Nè più nè meno, altro contesto, come la vicenda del teatro per oggi e per il 2019. La vela, per la verità,e con una grafica simile a quella di ”Materaè fiera” annuncia che quell’ evento, ribattezzato Murgiaéfiera,si svolgerà dall 20 al 24 settembre 2017 al parco fiere di Gravina in Puglia e con l’invito, visto per ”Materaè fiera” , che invita a prenotare lo stand. L’organizzazione , come riportato nella brochure, è della Mef srl, società di promozione e sviluppo, che mette a disposizione degli espositori una superficie di 20.000 metri quadrati, di cui 8000mq per spazi espositivi e coperti, dedicati a commercio, artigianato, enogastronomia, wedding, enti locali e turismo . Confermata la formula dell’intrattenimento con appuntamenti nel solco di ”me la rido” con musica, cabaret e ospiti di grande prestigio,che la materana Quadrum ha saputo sempre scegliere nell’offerta dello spettacolo per tutti i gusti. E la scelta sul manifesto dell’omino che, con una robusta chiave da “16-16” si fa “doppio tanto di mazzo” per mettere a posto gli ingranaggi dell’economia, la dice tutta della scelta fatta per necessità dagli organizzatori che, finora, non hanno trovato alternativa in loco. Un’altra sconfitta di certa politica e imprenditoria , che non riesce a dare risposte a una precisa esigenza del sistema produttivo locale, evidenziata proprio dopo la settima edizione che richiama alla memoria ”la crisi del settimo anno”. Eppure c’era anche lo spazio per Matera 2019 e per la Fondazione, che nella Fiera aveva trovato proprio quello spessore di visibilità produttiva che non ha mai avuto e che continua a non avere. Coincidenze? Per noi la causa è sempre la stessa, imputabile al vuoto e alla mediocrità di quanti hanno governato e governano la città  a vari livelli di responsabilità, che non riescono o non hanno le capacità per lavorare su programmi e priorità. Non servono i comunicati stantii, qualcuno anche sovrapposto sul piano mediatico , con foto e sorrisi e pacche sulle spalle relativi a questo o a quell’evento, se non si guarda a quello che accade intorno e a quello che perdiamo. Lo abbiamo visto con il Women’s fiction festival, che si è preso un anno sabbatico, e con altre interessanti iniziative di taglio culturale e imprenditoriale che facevano rete, perse per sempre. Siamo in mano ” agli squagghiachiumm…”agli squagliapiombo, agli inconcludenti, , come ripete un noto e simpatico dirigente di una associazione imprenditoriale”. Non sappiamo quando, come e se, con quale formula e dimensioni, Materaèfiera tornerà nella Città dei Sassi. Ma è auspicabile che accada, magari per una presenza estiva in attesa di tempi migliori. Mef e Quadrum di certo non molleranno, conoscendo la tenacia e l’attaccamento …alla città degli organizzatori. La ”Vela”, intanto, si è alzata e fa rotta verso Gravina abbandonando il porto di piazza della Visitazione…