Questa mattina alle ore 9.00 presso il centro per l’impiego della Valbasento, si è svolto un sit-in di protesta attuato dai lavoratori percettori di mobilità in deroga. In tarda mattinata è arrivata la notizia della convocazione, da parte della Provincia, per giovedì 27 ottobre alle ore 9, di una rappresentanza di tali lavoratori unitamente alle organizzazioni sindacali. All’incontro è stato invitato l’assessore regionale Mastrosimone.
La nota relativa alla protesta dei lavoratori
Gli ex lavoratori delle aziende industriali e indotto della provincia di Matera, accompagnati fuori dai cicli produttivi negli ultimi dieci anni con accordi ministeriali e regionali di ricollocazione, oggi manifestano davanti al luogo simbolo della ultima illusione lavorativa. Lo fanno per scongiurare il colpo di grazia. Ogni chiusura di azienda e’ stata fatta ingoiare con la prospettiva di un rilancio del sito produttivo o addirittura dell’intera area industriale: illusioni create artatamente dal ministero dello sviluppo economico e dalla task force per l’occupazione della regione basilicata. Nessuna azienda chiusa ad oggi e’ stata riattivata, ogni sito produttivo e’ in stato di abbandono, le multinazionali hanno tagliato tutto con la fiamma ossidrica e venduti gli opifici a societa’ di comodo.consorzio valsud e felandina non hanno creato un posto di lavorofinita la mobilita’ ordinaria, per molti senza nessuna anticamera della cassa integrazione straordinaria , sono arrivati i piani di sviluppo regionali che ci hanno permesso l’accesso al calvario della mobilita’ in derogapiani di sviluppo ai quali vogliamo e dobbiamo crederci per sopravvivere non siamo un peso per la societa’, siamo circa 1800 in tutta la basilicata di cui 700 in provincia di Matera, alcuni svolgono, nei comuni virtuosi come pisticci, lavori socialmente utili,altri lo vorrebbero fare ma i sindaci nicchiano. Abbiamo dato puntualmente la disponibilita’ a formarci e riqualificarci: tutto sulla carta sino adesso. Non possiamo essere oggetto di tagli lineari da parte della regione Basilicata, non possono decidere pochi burocrati sindacali e datoriali il destino di noi ex lavoratori.noi siamo disponibili ad essere accompagnati verso la fine del tunnel ma se viene mantenuta la parola data e cioe’: rilancio delle attivita’ produttive ed occupazione.vorremo esprimere le nostre ragioni e rappresentare il nostro disagio per questo chiediamo un incontro presso la presidenza della provincia di Matera, che ha la responsabilita’ dei centri per l’impiego, con la presenza dell’assessore alla formazione e lavoro della provincia e della regione.e’ indispensabile capire perche’ qualcuno da Potenza ha deciso di buttarci in un’arena dove vuole tenere dei giochi circensi: i leoni sono i sottoscrittori degli accordi quadri e noi poveri “schiavi della mobilita’ in deroga” vittime sacrificali. Noi nell’arena scenderemo ma non a mani nude, impugneremo le armi della pazienza e della tenacia e convinceremo tutti che una regione di centro sinistra e’ obbligata a fare cose diverse dal governo nazionale, lo deve per la vita di questo paese Italia. La regione deve mantenerci quel minimo di dignita’ di essere chiamati e trattati come “ ex lavoratori in attesa di una ricollocazione beneficiari di mobilita’ in deroga”.
Le foto del sit-in di protesta