Un altro capolavoro, il quattordicesimo, che coniuga la musica, la danza e la fede firmato da Don Michele Larocca, il “faro” della parrocchia Addolorata di Matera. Davanti ad una piazza San Francesco gremita e calorosa il musical “Me l’aspettavo…” dedicato a Padre Pino Puglisi ha confermato ancora una volta le qualità straordinare del sacerdote originario di Pomarico e materano d’adozione, pronto a trasformarsi nel condottiero carismatico che muove un folla appassionata verso Dio. L’evento ha coinvolto tutta la comunità parrocchiale dell’Addolorata ed è stato inserito quest’anno tra gli eventi promossi dall’Associazione Maria Santissima della Bruna.
Il musical “Me l’aspettavo…” valorizza la figura di Padre Pino Puglisi. Come aveva già ricorato in conferenza stampa Don Michele Larocca era un sacerdote normale, straordinario nella sua normalità, sacedote diocesano della chiesa di Palermo che passa alla storia per questa morte improvvisa, inaspettata ma da parte sua già contemplata, ad opera della mafia. Il giorno del suo 56° compleanno, il 15 settembre 1993, viene raggiunto sotto casa e ucciso da parte di quelle persone che non condividevano la sua attività e lo avevano avvisato di stare al suo posto. E’ una figura emblematica perchè è diventata universale tanto da diventare beato nel 2013 ma non è certamente una figura da processione o da nicchia nelle chiese perchè è e rimane un’icona di strada, un sacerdote che ha speso tutta la sua vita nello strappare i giovani alla malavita e nello stare accanto a famiglie in difficoltà, in un contesto come quello degli anni novanta in cui imperava la mafia che uccideva nei luoghi pubbici e imponeva la sua logica, una logica di morte. Si chiama “Me l’aspettavo” il musical perchè questa è stata l’ultima frase che padre Puglisi ha pronunciato sorridendo davanti ai suoi uccisori. E quindi vuol dire che si è presentato sia pur faticosamente a questo appuntamento. Si seppe che quel giorno era il suo compleanno perchè uno degli uccisori strappando il borsello volle simulare una rapina, all’interno del borsello c’erano le marche da bollo della sua patente e in quel momento si resero conto che era il suo compleanno”.
Nel cast sono coinvolte circa 90 persone, di tutte le età, dai 3 ai 70 anni. La piazza antistante il sagrato di San Francesco diventa il palcoscenico naturale per un musical vero e proprio, fatto di recitazione, di canti e balli che coinvolgono lo spettatore per un’ora e mezza.
La prima parte è recitata e ambientata nel quartiere Brancaccio di Palermo. Ha un movimento fluido in cui ci sono bambini, giovani e c’è la presenza costante di un tavolo a cui sono seduti i mafiosi. La seconda parte è dedicata al ballo”. Sono stati eseguiti dal vivo “Another brick in the wall” dei Pink floyd, il Magnificat interpretato da Mina, Vanità e Oro nero di Giorgia, Il paradiso non esiste di Emma, Pensa di Fabrizio Moro, Storie di tutti giorni di Riccardo Fogli da don Michele e per il gran finale Il mio canto libero di Lucio Battisti, che ha coinvolto anche il presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna Mimì Andrisani, don Vincenzo Di Lecce e tanti altri spettatori delle prime file invitati dai protagonisti a far parte del cast per l’ultimo brano.
Il musical ha fatto registrare anche la presenza di Maria Anna Flumero, interprete LIS (Lingua Italiana dei segni) per dare la possibilità anche ai sordomuti di seguire lo spettacolo.
La replica dello spettacolo è in programma presso il castello del Malconsiglio a Miglionico e in quella cosa sarà presente anche suor Carolina Iovazzo e il presidente del Centro di Accoglienza Padro Nostro fondato da Padre Pino Puglisi.
I testi del musical “Me l’aspettavo” sono stati scritti da Annalisa Roberti e Brunella Viziello, le coreografie sono state preparate da Valentina Ranoia e Vito Blasi.
Di seguito alcuni dei protagonisti in scena con il rispettivo ruolo interpretato
Mario Ranoia (Padre Pino Puglisi), Brunella Lamacchia (Suor Carolina), Paolo Moretti (Vice parroco di Brancaccio).
Mafiosi: Nunzio Scalcione , Giuseppe Colucci, Giovanni Bruno, Gabriele ladisi e Annamaria Cinnella. La mafia: Sara Coretti.
Rossana Grilli (ragazza madre) e Angela dell’ Acqua (prostituta).
Gli alunni di Don Pino: Mattia Paolicelli, Francesca Spagnuolo, Francesco Vizziello e Antonio Mazzarone
Comitato intercondominiale: Adolfo Latorre, Paola Stagno, Tina Fontana, Cosimo Galeota, Anna Morelli
Gesù: Tonio Cappiello
I soldati romani: Gianni Sacco e Vito Paolicelli
“Abbiamo coinvoto anche la diocesi di Palermo – aveva sottolineato Don Michele in conferenza stampa – e il prossimo anno vivremo insieme il 25^ anniversario dalla sua uccisione. La speranza è incarnata nella conversione di Salvatore Grigoli, l’uomo che uccise don Pino. Oggi collaboratore di giustizia che vive sotto scorta. E poi Suor Carolina, che ha vissuto con lui dal 91/93, testimone oculare della sua vita. Oggi opera in Calabria e gira l’ Italia per portare la sua testimonianza. Attualmente nel quartiere Brancaccio resta solo la sfida, la mafia. Don Pino era ed è un personaggio scomodo, è davvero importante conoscerlo. Consigliamo a tutti di portare in borsa anche dei giacchini vista la posizione della piazza di San Francesco d’Assisi. Molti si chiedono cosa abbia spinto la nostra comunità parrocchiale a presentare la nobile figura di Padre Pino Puglisi nel nostro territorio.
Oggi rispondiamo che Padre Pino Puglisi, annunciatore del Vangelo, mite e coraggioso allo stesso tempo, ha insegnato a camminare a testa alta. Ha insegnato che insieme si può fare molto se ognuno di noi fa qualcosa in una fetta di mondo che ci vuole sempre più inetti e piegati alle logiche più meschine. E questa fetta di mondo non è solo a Palermo ma ovunque.
Allora? Da che parte stare? Dalla parte di chi è correttamente responsabile? O da quella di chi è facilmente influenzabile come bandiera al vento? A noi la scelta!
Michele Capolupo
La fotogallery del musical “Me l’aspettavo” (foto www.SassiLive.it)