Giuseppe Miolla, segretario provinciale di Sinistra Italiana, ha inviato una nota corredata di vignetta satirica per commentare la nascita del Governissimo al Comune di Matera.
Di seguito la nota integrale e la vignetta.
Miolla (Sinistra Italiana) “L’amore trionfa sempre”.
Vorrei ringraziare gli artisti Raffaele Pentasuglia e Danilo Barbalinardi per lo spirito satirico ed ironico con il quale affrontano i nuovi fatti che interessano la politica locale.
Riporto il pensiero di Raffaele e l’opera di Danilo convinto che ” una risata Vi seppellira’”
Scrive Pentasuglia: ” Alla fine,con uno sforzo che la Storia non potrà ignorare, la classe politica cittadina sceglie di anteporre ai propri interessi il senso di responsabilità.
A nulla sono valsi gli svariati ammonimenti sui rischi di lanciarsi in un’ impresa così complessa, a nulla il rischio di perdere visibilità e potere sugli appalti che verranno, a nulla la consapevolezza che l’amore incondizionato verso la comunità può far perdere lucidità.
Addirittura assistiamo attoniti a Scarola e Muscaridola che litigano per lo scettro del più innamorato, alla Poli Bortone che annulla tutti glii impegni da cui era sommersa per precipitarsi a Matera per chiedere ragguagli sulla bonifica di Metaponto e curare i rapporti della città con mediterraneo e soprattutto in Libia dove ancora si raccontano le gesta dei suoi amici, a Trombetta che dovrà abbandonare quella frizzante mondanità per occuparsi di noiosissime questioni urbanistiche, a Cotugno e Vizziello che…a no come non detto ed infine a lui,l’uomo della Provvidenza che tutto vorrebbe alla sua età tranne che fare al sindaco ed invece si vede costretto a resistere ed a combattere contro la sua modestia e la sua umiltà.
Nella ferma convinzione che tutti coloro che sosterranno il governissimo sono assolutamente indispensabili alla salvezza di matera, del mezzogiorno e perché no… dell’occidente li ringraziamo e ” li salutiamo con la nostra faccia sotto i loro piedi, senza chiedere loro nemmeno di stare fermi e noi zitti sotto”.
Matera Capitale dell’inciucio 2019. Si salvi chi può…