I consiglieri comunali di Matera Capitale, Angelo Cotugno e Michele Paterino, in una nota commentano la polemica che si è scatenata tra l’ex assessore al Verde Antonella Prete e l’attuale assessore al Verde Michele Casino. Di seguito la nota integrlae.
Matera Capitale: “Lasciate stare l’erba”
Dopo lo strano e misterioso transito delle della delega del verde pubblico dall’Ambiente ai Lavori pubblici (delega ad personam?) e le metamorfosi assessorili, abbiamo letto notizie sullo sfalcio dell’erba in città. Da una parte il neo assessore al verde pubblico che illustra l’andamento dei lavori prendendosene i meriti, dall’altra l’assessore “uscita” dalla giunta che ricorda e rivendica il lavoro effettuato da lei e dagli uffici per avviare le suddette attività.Nella nuova composizione della giunta e delle deleghe quella al verde pubblico e ai parchi è caratterizzatada una certa volatilità, passa dal settore ambiente a quello dei lavori pubblici. Ci auguriamo non significhianche una diversa concezione dell’ambiente.
Appare da queste comunicazioni quanto forte sia il senso proprietario che gli assessori hanno della delegache temporaneamente gli è attribuita, quanta propaganda contengono le comunicazioni, quantaapprossimazione nella informazione e quanto scarso sia il senso di collegialità che deve invececaratterizzare una amministrazione.Quello che dovrebbe essere normalità, curare e manutenere il verde urbano, è spacciato come interventostraordinario il cui merito lo acciuffa chi in quel momento è in grado di farsi un selfie davanti ad una aiuolapulita.
Questa modalità non fa bene alla città, non fa bene ai dipendenti comunali che ogni giorno si perdono tra lecarte e soprattutto non fa bene a quei lavoratori, tutti inseriti in cooperative sociali, che in silenzio da annilavorano in emergenza, per quattro soldi e senza alcuna garanzia e prospettiva.Anche quest’anno , con notevole ritardo ed in piena emergenza, queste attività sono affidate allecooperative sociali per soli due mesi. Tutta l’enfasi della comunicazione riguarda solo due mesi, a settembresi vedrà. I lavoratori quindi per quattro soldi lavoreranno fino a fine agosto e poi ritorneranno nella “sala diattesa” finché non si darà vita ad una nuova emergenza, passando per le stanze dell’assessore di turno.Come trasformare una prassi (la cura e manutenzione del verde) e un diritto( quello al lavoro) in unaconcessione. In commissione abbiamo espresso il nostro parere negativo su questa modalità condizionandol’affidamento a “due mesi” con l’impegno a reperire le risorse finanziarie necessarie per avviare una piùcorretta programmazione. La nostra proposta non è stata accolta e temiamo che a settembre ritorneremoall’emergenza, perché l’erba cresce comunque e sempre. Noi abbiamo chiesto da tempo la predisposizione e l’adozione di un “piano del verde” per pianificare tuttele attività di cura e manutenzione del verde urbano e dei parchi e per predisporre un piano economico con ilquale prevedere risorse certe in bilancio e per affidare le attività per un periodo non inferiore ai tre anni. Crediamo sia utile ricordare e riaffermare che queste attività da una parte servono a garantire una città più pulita, bella e accogliente, dall’altra provano a soddisfare i bisogni di tanti cittadini materani che trovandosi in situazioni di disagio attraverso i servizi sociali del Comune provano a garantirsi un minimo di reddito e forse un lavoro dignitoso.
Matera 29 giugno 2017
Matera Capitale