E’ stata inaugurata in serata presso Galleria Opera Arte e Arti in via Ridola n. 4 a Matera la mostra d’arte “Achille Perilli – Segno spazio e forma” opere scelte 2008>2016, a cura di Luca Barsi e Achille Perilli. In esposizione venti opere dell’artista romano, oggi novantenne, con tecniche miste su tela, relative alla produzione che dal 2008 al 2016: un percorso che attraversa le fasi più significative della produzione più recente, nell’evoluzione dello storico lavoro dalle frammentazioni geometriche alle “instabili” geometrie.
L’allestimento della mostra è stato curato d Luca Barsi e da Nadja, la figlia di Achille Perilli.
Luca Barsi spiega come è nata l’idea di riportare virtualmente Perilli a Matera grazie alle sue opere. “Perilli è l’ultimo grande vecchio dell’arte italiana, fondatore del primo gruppo di arte astratta del dopoguerra. Ha fondato all’età di 20 anni, nel 1947, il Gruppo Forma e di questo gruppo è stato il teorico. Questa mostra è pensata come una continuazione della mostra precedente dedicata alle opere di Achille Perilli che si è tenuta sempre qui a Matera nel 2011”.
Achille Perilli è un brand per l’arte come lo è adesso Matera 2019 per la cultura. Come rilanciare l’arte nella città dei Sassi in vista di questo prestigioso appuntamento internazionale? “Matera è una città bellissima, Matera 2019 è un grande appuntamento sul quale noi stiamo provando a puntare cercando di organizzare una grande mostra di Perilli a Palazzo Lanfranchi. Bisogna provare a lanciare l’attenzione verso l’arte d’arte da parte della città con la qualità, cercando di portare proposte diverse dalle altre e dare delle chiavi di lettura in modo che possano essere apprezzate dal pubblico”.
Qual’è la chiave di lettura di questa nuova mostra di Perilli a Matera? “L’attenzione è posta sull’estrema contemporaneità della composizione e del modo di fare arte di Perilli, malgrado siano composte da un artista che ha compiuto 90 anni secondo me possono essere anche apprezzate da un pubblico molto giovane, proprio per la gioia del colore, per la linearità della composizione che è molto contemporanea. E poi c’è un’attenzione al fatto che lui è un grande teorico e questo aspetto traspare dalle sue composizioni”.
Perilli non può essere a Matera ma qual’è stato il suo pensiero per questa nuova mostra a Matera? “Perilli è molto contento perchè ha un legame con Matera, aveva fatto una grande mostra al Musma qualche anno fa e quindi Matera è una città che Perilli ha sicuramente nel cuore.
Michele Capolupo
Achille Perilli, nato a Roma nel 1927, viene considerato uno dei più grandi protagonisti italiani della pittura contemporanea ed è noto per le composizioni di forme che, somiglianti alla proiezione sul piano di parallelepipedi, risultano alla fine inverosimili e irregolari, quasi irrisolti allo sguardo. Perilli compie le sue opere attraverso un utilizzo del colore forte – gradevole e rigoroso insieme – e supporta il proprio lavoro con una voluta “imprecisione” che va a vantaggio dell’espressività.
Partito dalla tradizione europea, che considerava realmente moderna, quella di Cezanne e delle esperienze dei Fauves e che arriva al cubismo di Matisse e Picasso e alla lezione – tutta italiana – del futurismo astratto, Perilli ha saputo coniare un linguaggio tutto suo, dove la forma e lo spazio ne sono protagonisti.
La mostra, in anteprima nazionale nella città dei Sassi, è organizzata da Opera Arte e Arti e si potrà visitare dal 30 giugno al 30 luglio 2017 dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21. E’ chiusa il lunedì. Ingresso libero.
La mostra è organizzata in collaborazione con Archivio Achille Perilli, CRACC srl società Spin-off dell’Università del Salento e Galleria Accademia di Torino.
La mostra ha anche un’altra sede: Osteria dei Sassi in via Lucana 202 a Matera
Per informazioni contattare il numero 0835.256473 o inviare una mail a info@operait.com
Biografia Achille Perilli
Dopo aver frequentato il liceo classico, nel 1945 s’iscrive alla Facoltà di Lettere; negli anni seguenti è allievo di Lionello Venturi, con il quale prepara la tesi di laurea sulla pittura metafisica di Giorgio De Chirico. Partecipa alla redazione del manifesto Forma 1 (firmato oltre che da Perilli, da Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfilippo, Turcato) ed espone alla prima mostra del gruppo Forma 1 che si tiene nella Galleria Art Club. Presentato da Lionello Venturi, partecipa nel 1948 al I Congresso internazionale di critici d’arte che si tiene a Parigi illustrando assieme a Dorazio una relazione sulla situazione della pittura italiana del ‘900. Fonda, con Dorazio e Guerrini, la Libreria-Galleria Age d’Or che pubblica un primo e unico numero Omaggio a V. Kandinskij, con testi di Max Bill, Nina Kandinsky, Enrico Prampolini e altri; il saggio di Perilli è dedicato alla grafia di Kandinsky. Nel febbraio del 1951 L’Age d’Or, in collaborazione con l’Art Club, organizza la mostra di Arte astratta e concreta in Italia che si tiene a Roma, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Nel 1953 espone due disegni alla Biennale di Venezia. Nel 1963 partecipa a Palermo alle riunioni del “Gruppo 63”: realizza scene, proiezioni e costumi per lo spettacolo “Teatro Gruppo 63” alla sala Scarlatti di Palermo.
Nel 1957 Achille Perilli ha trenta anni ed è già un grande artista europeo, un pioniere illuminato dell’astrazione. Negli ultimi cinquanta anni la sua attività si è aperta alle esperienze più avanzate della ricerca artistica internazionale, il suo ruolo di grande maestro viene oggi universalmente riconosciuto.
La fotogallery dell’inaugurazione della mostra “Achille Perilli – Segno spazio e forma” (foto www.SassiLive.it)