Gianni Perrino (consigliere regionale Movimento 5 Stelle): “I contributi versati dagli ex consiglieri non coprono gli assegni vitalizi: Mollica, altro che invarianza finanziaria”. Di seguito la nota integrale.
Con la norma approvata, in tarda serata del 27 giugno e nascosta tra gli emendamenti presentati all’ultimo momento al disegno di legge di variazione di bilancio, si ridà la possibilità ai consiglieri in carica fino alla precedente legislatura a quella in corso (la IX, quella terminata anticipatamente per le dimissioni di De Filippo indotte dallo scandalo ‘Rimborsopoli’), che abbiano versato contributi relativi per un periodo inferiore a cinque anni ma superiore a trenta mesi, di effettuare versamenti volontari per il periodo mancante (massimo 2 anni e mezzo,) per ritornare ad avere diritto all’assegno vitalizio. Tale possibilità viene estesa anche a chi avesse già chiesto il rimborso dei contributi versati: gli basterà, infatti, restituire i contributi al Consiglio Regionale ed attendere i 60 anni per percepire il vitalizio!
Cui prodest? Presenti nella legislatura IX che potrebbero beneficiare della norma “Salva Vitalizi” : Luca Braia (PD), Nicola Benedetto (CD), Michele Napoli (FI) (che era presente nella VIII in quanto subentrato il 24/06/2008 a DIGILIO Egidio), Paolo Castelluccio (FI), Giannino Romaniello (ex SEL, ora Misto), Gianni Rosa (ex PDL, ora Fratelli d’Italia) e DALESSANDRO Giuseppe (ex PD). Ne potrebbe beneficiare anche Cosimo Latronico consigliere regionale nella VIII legislatura dall’aprile 2005 fino al 24/06/2008.
Gli importi che vengono erogati a titolo di vitalizio agli ex consiglieri non sono coperti dai contributi versati. Difatti, basta fare due calcoli per rendersene conto. Facciamo l’esempio più sfavorevole per un ex consigliere:
L’ex consigliere regionale versava, fino alla IX Legislatura mensilmente una quota (2.018,88 euro) pari al 23% sull’indennità di carica: tale quota veniva accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi;
Il nostro ex consigliere si è fermato proprio a 30 mesi e un giorno e quindi, per percepire l’assegno vitalizio, deve versare volontariamente i contributi per altrettanti mesi; calcoliamo quanto deve sborsare moltiplicando € 2.018,88 euro per 30 mesi: si ottengono 60.566,40 euro da versare, più interessi legali e rivalutazione monetaria, per avere diritto all’assegno;
ora, anche considerando l’importo più basso di assegno vitalizio attualmente erogato (1.782,57 lordi mensili, fonte: http://www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/site/Consiglio//files/docs/03/38/03/63/DOCUMENT_FILE_3380363.pdf) in soli tre anni il nostro fortunato ex consigliere, a 60 anni, potrà riprendersi ben 64.172,52 euro! Tenendo conto della reversibilità, percepire l’assegno vitalizio è meglio che vincere alla lotteria “turisti per sempre”!