Trasporti ferroviari, I non pendolari di Basilicata: “Disponibilità verso i pendolari solo sbandierata”. Di seguito la nota integrale.
Tra il dire e il fare è proprio vero, c’è di mezzo il mare. Dopo la tanto sbandierata disponibilità al dialogo ed al confronto, per l’ennesima volta, l’Assessore Benedetto ha dimostrato la disponibilità al dialogo, certo, ma solo con chi mostra compiacenza.
Definire questo dialogo o confronto è quantomeno paradossale.
Ma andiamo con ordine in modo tale che sia chiara la nostra premessa.
Prima di Natale l’Assessore ha convocato un tavolo tecnico per discutere insieme di orari, del nuovo contratto di servizio e di tutte le problematiche afferenti il trasporto ferroviario regionale. Questo atto di generosità si è dimostrato essere solo un pro-forma e la disponibilità al dialogo e al confronto si è tradotta in una sorta di monologo unidirezionale tra Rfi, Trenitalia e l’associazione scrivente. Il 24 febbraio riuscimmo ad interfacciarci con i soli Laghezza (Rfi) e Picciani (Trenitalia), affrontammo nuovamente la questione orari, discutemmo di barriere architettoniche, ci sorbimmo l’ennesimo sermone sui lavori di ammodernamento della linea Potenza-Foggia. Dopo 4 mesi, diverse email di sollecito e un articolo di giornale, arrivarono le tanto sospirate risposte, speravamo fosse solo l’inizio di una nuova fase in cui finalmente si potevano affrontare le diverse tematiche del trasporto ferroviario, tenere aperto un tavolo di confronto sulle problematiche di uno dei settori più importanti, in un paese democratico, come è quello dei trasporti. Ci sbagliavamo.
Ma veniamo al contenuto del documento, due punti principali:
1) Si preveda l’acquisto di almeno 10 nuovi treni elettrici;
2) Aumentare i livelli di produzione, ossia la frequenza delle corse e i chilometri percorsi dai treni regionali.
In questi ultimi mesi abbiamo fatto un importante lavoro sul Contratto di Servizio, andando a confrontare gli ultimi Contratti firmati in Basilicata con i più recenti firmati in altre regioni Italiane; abbiamo prodotto ed inviato al Dipartimento e alla stampa, un decalogo con i punti essenziali per far sì che il Contratto di Servizio tuteli maggiormente i viaggiatori e la Regione stessa che li dovrebbe rappresentare (a maggior ragione considerato che sarà un contratto di durata abnorme e lo ricordiamo si parla di 9 anni !), ma nessuno di questi punti è stato preso in considerazione. Chiediamo che tutti i punti contenuti nel documento, vengano poi affrontati e definiti in tavoli tecnici dedicati e non viene accettato nemmeno questo, evidentemente determinate cose sono già decise.
Se l’Assessore è veramente intenzionato a costruire qualcosa di utile noi siamo assolutamente disponibili a discuterne con lui, ma basta giochi di forza per apparire belli e disponibili.
Davide Mecca, I non pendolari di Basilicata