L’attesa è stata più lunga del previsto per il momento clou della festa della Bruna, protettrice della città di Matera, ma lo sfascio del Carro trionfale, avvenuto quest’anno dodici minuti dopo la mezzanotte, quando il calendario indicava già il 3 luglio, ha regalato grandi emozioni al popolo presente in piazza Vittorio Veneto quando il Carro guidato da Dino Chiefa ha superato le scale di Santa Lucia e all’altezza del Buongustaio per consegnarsi agli assalitori, che in pochi secondi lo hanno distrutto portando a casa i cimeli più ambiti e desiderati. Conquistare una statua, un angelo, una colomba o qualsiasi ornamento in cartapesta vuol dire garantirsi per un anno la protezione della Madonna della Bruna nelle case, nelle botteghe, nelle attività commerciali o nelle strutture ricettive, ovunque. E mentre il Carro veniva distrutto in cielo volavano i palloncini bianchi e azzurri già nascosti da Andrea Sansone sotto il gruppo statuario centrale, nello scheletro massiccio. Un segno di festa in più che l’artigiano materano ha voluto aggiungere per regalare una bella sorpresa a tutti coloro che hanno vissuto il momento dello sfascio. A garantire l’arrivo in piazza Vittorio Veneto del Carro trionfale sono stati gli Angeli del Carro mentre le forze dell’ordine hanno svolto un encomiabile e oscuro lavoro di prevenzione per garantire la sicurezza delle migliaia di persone che hanno seguito tutte le fasi della festa patronale di Matera.
Michele Capolupo
Rivivi la sfascio nel Carro trionfale della 628^ edizione della Festa della Bruna nell’esclusiva fotogallery a cura di Nunzio Papangelo e con alcuni scatti firmati SassiLive.
Michele Capolupo
La tradizione non dice che lo sfascio del carro deve avvenire a mezzanotte passata,cioè il 03/07, c è più di qualcosa da rivedere,comitato compreso
epilogo molto deludente della festa: inammissibile lo sfascio del carro quasi a mezzanotte e un quarto, con finale di fuochi mancati. Vedo che in questa città criticare è diventato quasi un peccato mortale, e la gente si è ormai assuefatta, gli va bene tutto, i toni trionfalistici di TRM appaiono quasi una distorsione della realtà, siamo ormai ridotti a vivere situazioni da stato sudamericano.
Io vado controcorrente, dico quello che penso e da materano che ha visto la festa da piu’ di 50 anni, non posso far altro che constatare l’assurdo orario al quale siamo arrivati per lo sfascio del carro, che è rimasto in cattedrale per un tempo lunghissimo: hanno dovuto quasi smontarlo a momenti per togliere la statua della Madonna, siamo arrivati allo sfascio del carro al 3 di luglio, non era mai accaduto da 50 anni che vedo la festa, ho visto tante volte i tre giri del carro negli anni 70 e 80 ma per togliere la statua non ci si metteva un tempo biblico; la tradizione di 50 anni di festa mi ha fatto vedere il carro rompersi tra le 22:30 e le 23 al massimo, ho visto tanti turisti italiani e stranieri andare via ieri sera ed esprimere commenti negativi; per i fuochi poi c’è da dire che era previsto già da sabato vento e quindi bisognava rinviarli senza illudere tante persone ad aspettare e poi vedere solo 5 minuti di fuochi.
Il carro era poi deludente, se penso ai carri che ho visto negli anni 70 e 80 in cui non c’erano scuole come ora di cartapesta e il tutto veniva realizzato da una sola persona e che carri meravigliosi!!, proprio ieri guardavo la vetrina della pasticceria Schiuma in cui c’era il modello di un carro del 1965 esposto davvero meraviglioso, ed allora non c’erano squadre di maestri cartapestai, ma ho visto carri meravigliosi molto ma molto piu’ belli di quello di quest’anno realizzati negli anni 60-70-80, peccato che Matera non abbia avuto visibilità in quegli anni quando la festa era molto piu’ bella di adesso ed io posso testimoniare con tantissimi materani che era cosi’.
Inammissibile lo sfascio al 3 di luglio giustificata a nome della sicurezza, tantissimi toni trionfalistici, nessuna critica trovo questo estremamente preoccupante, siamo veramente ridotti al silenzio tipico delle dittature sudamericane, criticare il ritardo dello sfascio significa fulmini e saette dall’alto.