L’approvazione del provvedimento riguardante il ripristino del Tariffario Regionale delle prestazioni, contenuto nella DGR 989/2013, quest’ultima frutto di un lavoro svolto da una apposita commissione tecnica di esperti del settore pubblico e privato nel 2013, nelle more della definizione delle tariffe da parte della Regione, è certamente una prova concreta di rispetto della dignità degli operatori sanitari del comparto privato accreditato e di apprezzamento per il lavoro quotidiano al fianco e per il cittadino bisognevole di assistenza alle cure, oltre che di rispetto per il ruolo stesso di prossimità e di vicinanza al cittadino che le strutture svolgono. E’ il commento di Roberto Cicchetti, presidente ANISAP Basilicata.
Ci piace considerare e valutare l’approvazione del provvedimento – aggiunge – come un primo segnale di una variazione di visione della sanità da parte della Politica Regionale che sia caratterizzata in misura maggiore dalla integrazione tra pubblico e privato-accreditato. E’ pertanto utile quanto necessario – dice il presidente ANISAP – continuare a trovare soluzioni e sperimentare nuovi modelli organizzativi sempre nell’ottica dell’ottimizzazione dei percorsi diagnostici e delle cure a cui il cittadino si sottopone. Riteniamo che una visione meno ancorata alle necessità contabili e più orientata al funzionamento del sistema nella sua interezza e di come le varie parti attive che lo compongono possano ottimizzare processi finalizzati alla erogazione dei sevizi e delle prestazioni sanitarie, sia opportuna, consapevoli che il risparmio di risorse economiche è maggiormente efficace quando deriva dalla implementazione di attività virtuose piuttosto che da tagli senza una giustificazione se non quella dell’obbligo di legge.
Secondo Cicchetti la sanità privata accreditata aveva necessità di recuperare risorse vitali per il comparto, soprattutto da parte dei laboratori di analisi di questa Regione, che dal 2015 si trovava ad operare in condizioni di grave difficoltà a causa della applicazione di provvedimenti nazionali fortemente penalizzanti. Mi riferisco al DM del 12/10/2012 cosiddetto decreto Balduzzi, non più prorogato con il Decreto Milleproroghe 2017, che conteneva un tariffario delle prestazioni, già oggetto di impugnativa a livello nazionale da parte delle maggiori sigle sindacali (tra cui FederAnisap) e che il Consiglio di Stato ha considerato sommario nella sua istruttoria e soprattutto temporaneo nella sua applicazione.
Il recupero di risorse, seppure limitate al secondo semestre della annualità in corso, finalizzate alla qualità delle prestazioni diagnostiche sempre più complesse ad elevato contenuto sia tecnologico che professionale ancorchè fondamentali per la qualità della diagnosi e delle cure dei cittadini di questa Regione, realizza un riequilibrio dei valori assegnati alle varie branche della specialistica ambulatoriale. Inoltre permette ad un intero comparto (laboratori di analisi) afferente al privato-accreditato di questa Regione di mantenere i livelli occupazionali, ormai fortemente a rischio di riduzioni significative, costruiti con gli anni e che vedono impegnati operatori sanitari altamente qualificati.
Cicchetti esprime quindi apprezzamento nei confronti della Politica Regionale per la sensibilità dimostrata verso le difficoltà reali di una parte della specialistica ambulatoriale privata nella speranza di un prosieguo all’insegna del dialogo tra le parti sui temi riguardanti i bisogni di salute dei cittadini di questa Regione.
Lug 03