L’ambientalista materano Pio Abiusi in una nota torna ad occuparsi della discarica di La Martella. Di seguito la nota integrale.
Abiusi: “a lavare la testa all’asino si perde acqua e sapone.
Al Comune di Matera non c’è Kranz che tenga. Parliamo della esperta, componente del Nucleo di Valutazione del Comune di Matera e che tiene incontri di formazione riservati ai dipendenti ed ai dirigenti nell’ambito della attività di prevenzione alla corruzione. Non serve e neppure il professor Kranz interpretato dello scomparso Paolo Villaggio. Lavare la testa all’asino si perde l’acqua ed il sapone. Il F.O.I.A.- Freedom of information act – che tradotto è “atto per la libertà di informazione” significa che ognuno ha diritto di essere informato sui documenti che sono in possesso del Comune salvo casi particolari di cui è a conoscenza solo Manti – dirigente generale della Regione Basilicata – uomo pittelliano, pretoriano e porta borsa di turno. Veniamo al nostro Foia paesano qui il Responsabile per la trasparenza e per la prevenzione della corruzione è una figura che è designata sulla carta mentre le pratiche di competenza sono affidate a qualche volonteroso collaboratore. C’è il dirigente temporaneo non più abusivo, grazie alla riforma Madia che ha abolito il comma 219 dell’art.1 della legge di stabilità del 2016, addetto malamente al settore ambiente e che pubblica quanto ritiene opportuno e quando si ricorda eppure la piattaforma elettronica di cui si è dotato il Comune è costata oltre 400 mila euro di fondi comunitari ed andrebbe valorizzata. Il mancato rispetto della normativa in materia di trasparenza del nostro è il minimo dopo che ha prodotto danni per almeno 6 milioni di euro nella gestione della discarica di La Martella. Il nostro dirigente interpreta l’art. 40 del d,lgs 33/13 e successive modificazioni a convenienza e così ad “amministrazione trasparente” le informazioni ambientali sono del tutto discrezionali. Il nostro ha dimenticato di pubblicare la ordinanza sindacale 354/16 quella del “Divieto emungimento delle acque sotterranee dei pozzi ubicati nei pressi della piattaforma di trattamento dei rifiuti in contrada La Martella” emessa con sei mesi di ritardo e solo dopo un intervento deciso da parte degli uffici regionali. Forse non sa che è ancora in essere e non può essere altrimenti! Sta cercando di ripetere “inascoltato”con esclusione di dirigenti della Provincia compiacenti, gli stessi che permisero al nostro dirigente di sovrabbancare illecitamente 53 mila mc di rifiuti in discarica e per i quali oggi siamo in infrazione comunitaria, che il sito non è contaminato e quindi non è assoggettabile ad alcuna bonifica o di Messa in sicurezza di emergenza. L’inquinamento è invece diffuso ed il lavoro di concertazione per la ricerca dei valori di fondo malgrado i comunicati stampa di ARPAB è ancora in alto mare. In conclusione, quanto l’efficiente dirigente comunale non pubblica sul costoso sito del Comune è possibile veicolarlo elettronicamente a costo zero e chi ha interesse può prenderne visione altrove si perché la avare la testa all’asino si perde l’acqua ed il sapone e commissariare la discarica è possibile per il resto, escludendo il commissariamento della città, ne parliamo il 2020 con la prossima tornata elettorale.
Pio Abiusi