“La relazione annuale del presidente Raffaele Cantone evidenzia ancora una volta la persistenza di gravi criticità nel corretto funzionamento della pubblica amministrazione, pur riconoscendo i notevoli passi avanti compiuti negli ultimi anni in materia di contrasto alla corruzione. Mi preme rilevare alcuni aspetti oggetto della sua ultima relazione. Innanzitutto quello che spesso ci viene rimproverato dall’Europa, ossia i tempi biblici del nostro sistema giudiziario che, nella gran parte dei casi, rendono vani gli sforzi fatti in materia di contrasto ai delitti contro la pubblica amministrazione; la necessità di un intervento più incisivo in alcuni ambiti strategici tra cui quello della gestione dei rifiuti; infine, sulla recente approvazione in Senato del codice antimafia, restano forti le perplessità sulla norma “giustizialista e populista” che prevede il sequestro dei beni patrimoniali a chi risulta indiziato di reati contro la pubblica amministrazione (semplice indiziato, nemmeno indagato). Su tale norma fortunatamente si registrano fortissimi dubbi anche di settori importanti della magistratura, tra cui lo stesso Cantone, e da garantista auspico che, nel passaggio a Montecitorio, si possa ritrovare la lucidità necessaria , non dimenticando che viviamo in uno Stato di diritto con precise garanzie costituzionali”. Così il presidente dei Deputati di Direzione Italia, Cosimo Latronico, a proposito della relazione annuale dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, illustrata alla Camera.
Lug 07