Nicola Pavese, Presidente associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, esprime soddisfazione dopo l’incontro promosso a Matera con la partecipazione del ministro alle Infrastrutture, Delrio, e del direttore generale di RFI, Gentile, che ha sancito la ripresa dei lavori per la tratta ferroviaria Ferrandina-Matera e auspica una “azione sinergica e incisiva dei Comuni di Matera e Ferrandina, della Provincia, della Regione Basilicata, delle diverse espressioni associative, imprenditoriali e sindacali” affinche si possa rispettare il cronopogramma annunciato. Di seguito la nota integrale.
Nel momento in cui riprendono i lavori nella galleria “Miglionico”, della tratta Ferrandina-Matera, in concomitanza con l’incontro tenuto nell’auditorium di piazza Sedile,alla presenza del ministro alle Infrastrutture, Delrio, e del direttore generale di RFI, Gentile, ci sembra il caso di fare alcune serene considerazioni. Innanzitutto, è da evidenziare la numerosa e attenta partecipazione del pubblico, con tante persone che per motivi di sicurezza sono rimaste al di fuori dell’auditorium e con presenze di sindaci e cittadini provenienti da diversi centri della provincia. Crediamo che questo sia un riscontro particolarmente importante perché testimonia un interesse nuovo verso questi temi e che l’arrivo delle Ferrovie dello Stato Italiane nella nostra città non è più procrastinabile, né da ritenersi inutile. C’è nella comunità, infatti, uno scatto d’orgoglio per questa occasione da cogliere alla luce di Matera2019, e quindi per il ruolo di grande attrattore culturale che il nostropatrimonio artistico e monumentale esercita ormai da diversi anni. Fenomeno che determina un turismo internazionale che, in percentuale, non ha nulla da invidiare alle conclamate città d’arte italiane e che potrà proseguire anche negli anni successivi al 2019.
Vi è da sottolineare, inoltre, che i cantieri riaprono grazie a un intelligente lavoro di gruppo di alcuni parlamentari lucani di appartenenza politica diversa.Per la prima volta, infatti, sono stati messi da parte steccati e divisioni per ottenere un risultato concreto che potrà rappresentare una svolta epocale per Matera e per tutta la Basilicata sul piano della crescita e dello sviluppo sociale ed economico. In questo contesto, è doveroso riconoscere agli onorevoli Maria Antezza e Ludovico Vico (i primi a evidenziare questo <gioco di squadra> che segna anche un nuovo modo di fare politica) di aver svolto in quest’ultimo anno un’azione parlamentare straordinaria e carica di grande passione civile. E tutto ciò in un momento in cui ci si accontentava di soluzioni “secondarie”, e sul collegamento di Matera alla rete nazionale delle FSI stava calando una pietra tombale. Di conseguenza, si registrava una diffusa rassegnazione mista a tanta rabbia e incredulità della gente più sensibile e attenta. Un atteggiamento autolesionistico e superficiale, la rinuncia al collegamento delle FSI, difficile da spiegare alle nuove generazioni, al crescente numero di poveri e disoccupati, alla gente dei paesi della Basilicata che ogni anno perdono circa 2000 cittadini, alle imprese delle costruzioni che stentano in mancanza di opere pubbliche importanti capaci di creare anche occupazione e dinamismo.
In questo clima di grande incertezza e sfiducia, nell’ottobre del 2016 si è costituita l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”. Per la prima voltaquattro ex sindaci, tra cui l’avv. Franco Di Caro (nominato presidente onorario del sodalizio), ingegneri ferroviari, urbanisti, professionisti, imprenditori e cittadini di Matera, della sua provincia e persino del Potentino si sono messi insieme con la consapevolezza che era giunto il momento di confrontarsi con la politica locale e nazionale per rivendicare un’opera irrinunciabile e conseguire, insieme, questo risultato da considerarsi storico.Premessa indispensabile per una nuova stagione di progresso e di svolta sociale. Abbiamo invitato a un dialogo costruttivo e finalizzato le diverse personalità politiche lucane che operano a vari livelli. Da qui è nata una proficua collaborazione con coloro che, condividendo l’importanza del momento, hanno accolto il nostro invito, come i parlamentari Antezza, Vico, Latronico e Liuzzi, gli assessori regionali Benedetto e Braia, il consigliere Cifarelli e l’ex assessore comunale Prete.
Tuttavia, per noi dell’associazione la sensazione che la questione improvvisamente si riapriva si è alimentata il 19 novembre del 2016 in occasione dell’incontro con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Una nostra delegazione sollecitò il premier perché prendesse a cuore la ripresa dei lavori, assicurando un apposito finanziamento per la tratta menzionata. Dopo alcuni giorni la promessa ricevuta fu da lui mantenuta con l’inserimento di 210 milioni di euro nella Legge di Bilancio, che facevano seguito a un precedente finanziamento di 45 milioni. Nei mesi successivi positivo è stato anche un incontro tenuto alla stazione di Ferrandina con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Benedetto, funzionari della Regione Basilicata, di Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia per sollecitarne una riqualificazione e funzionalità adeguate che si realizzerannoa breve. In quell’occasione fu condivisa anche la nuova denominazione della stazionebasentana che diventerà “Ferrandina-scalo Matera” al fine di dare “visibilità ferroviaria” alla Capitale europea della Cultura per il 2019. Questi sono i fatti e il lavoro svolto e ci sembra corretto e utile raccontarli.
In pratica, grazie a un impegno costante e paziente di diversi soggetti, e grazie anche al prezioso sostegno e alle inchieste degli organi di informazione regionale e nazionale, la nostra battaglia (aldilà di discussioni sterili e fuorvianti) sta raccogliendo importanti e attesi risultati capaci di aprire nuovi scenari. Attraverso la Ferrandina-Matera, infatti, si potrà collegare direttamente la nostra città all’Alta Velocità a Salerno e quindi alle regioni del Centro-Nord dell’Italia. Nel contempo, lo stesso segmento ferroviario dalla Valbasento a Matera-La Martella, proseguendo fino a incrociare la Bari-Taranto (tratta elettrificata, a doppio binario, compatibile con l’Alta Capacità), e dalla Città dei due Mari arrivando fino a Lecce (via Brindisi), potrebbe consentire una relazione trasversale e strategicaper il turismo e per le merci tra il Tirreno, l’Adriatico e lo Jonio. Oltre che ferrovia utile per il pendolarismo universitario tra Matera e Potenza, si valorizzerebbero in questo modo anche alcune suggestive aree interne della regione vocate al turismo ambientale e naturalistico, come la collina materana, le Dolomiti e la montagna lucana fino a Sicignano e alla catena degli Alburni. E’ immaginabile, dunque, che per Matera e per tutta la Basilicata aumenterebbero i flussi di visitatori provenienti sia dal Salento che dalle costiere amalfitana e cilentana, da Pompei e da tutta la Campania. E non meno interessante sarebbe il collegamento oggetto di attenzione per raggiungere dalla Città dei Sassi la Calabria e la Sicilia, attraverso il Metapontino. Inoltre, oltremodo importante sarebbe il collegamento fra le aree industriali della Valbasento, La Martella e Jesce, e da qui verso i maggiori porti italiani del Mediterraneo, in particolare quello di Taranto, secondo i programmi della Comunità Europea.
Certo, servono altre risorse a medio e lungo termine. Ma è risaputo che solo gli investimenti pubblici realmente utili e indispensabili – come va sottolineando in varie sedi il ministro Delrio – potranno ridurre le criticità e le distanze tra il Sud e il Nord del nostro Paese e far ripartire l’economia. Ci sembra questa prospettiva l’unica possibilità per superare l’attuale deficit infrastrutturale di Matera e aprire un nuovo processo di modernizzazione della regione. Il successo che sta riscuotendo il Frecciarossa Ferrandina-Roma-Milano testimonia l’esigenza di collegamenti veloci e la voglia di modernità e di efficienza che la nostra gente persegue. Ecco perché per l’associazione “Matera Ferrovia Nazionale” è proprio il treno ad assumere un valore simbolico non più trascurabile.
A questo punto bisogna avere maggiore consapevolezza di quanto si sta realizzando e creare un clima di grande coesione politica e sociale e unità di intenti. E’auspicabile, quindi, un’azione sinergica e incisiva dei Comuni di Matera e Ferrandina, della Provincia, della Regione Basilicata, delle diverse espressioni associative, imprenditoriali e sindacali. Bisogna fare in modo che gli appalti e l’affidamento dei lavori, con la “regia” del Gruppo FSI, siano svolti con sollecitudine per poter rispettare la “scadenza” del 2022. Intanto, la nostra associazione si sente sempre più motivata,responsabile e convinta dell’impegno intrapreso e seguirà con puntuale attenzione i passaggi burocratici e il cronoprogramma dei lavori. Pertanto, nell’invitare tutti a “remare nella stessa direzione”, si esprime piena fiducia in coloro che, come il ministro Delrio, gli onorevoli Antezza, Vico e i diversi parlamentari lucani più sensibili alla questione, stanno lavorando per il raggiungimento di tali traguardi. Importanti per Matera, per la Basilicata e per il Mezzogiorno d’Italia.
Lug 15
Ormai la frittata è fatta e dopo tanta grancassa ed autocompiacimento ci terremo, se tutto va bene, l’ennesima cattedrale nel deserto.
A mio parere la Ferrandina Matera non è la migliore soluzione per i seguenti punti:
– la tratta di 30 Km circa altro non è che una “navetta” su rotaia. E’ il classico “binario morto” che collega Matera alla rete nazionale. Tra l’altro la Napoli Taranto è un linea a basso traffico e chissà se il prezzo del biglietto pareggia il costo industriale. Chi proviene dal Nord o dal Sud deve cambiare a Ferrandina e poi arrivato a Matera non prosegue per nessuna altra direzione;
– l’alta velocità per chi vuole raggiungere il Nord da Matera comincia da Salerno;
– a questo punto è più utile e meno costoso un bel servizio navetta su gomma che percorre la statale 7 che chissà quando sarà a quattro corsie;
– il passeggero che arriva a Ferrandina per raggiungere Matera città deve cambiare e prendere il “trenino” che va a Matera, pardon…Matera La Martella; arrivato li… deve poi ancora con i suoi bagagli attendere la coincidenza per un Bus navetta per il centro di Matera. Tenendo conto dei trasbordi e dei tempi morti, i 30 Km di percorso da Ferrandina a Matera Centro, implicano una durata, traffico permettendo, dai 50 ai 60 minuti;
– l’alternativa alla Matera Ferrandina è invece la Matera Bari per il semplice fatto che la linea è già in funzione e collega importanti città come Altamura, Toritto, Grumo e Modugno;
– Matera sarebbe collegata con una percorrenza media di 40 minuti con un Hub Aeroportuale, Portuale ed Autostradale (altro che Ferrandina….);
– l’Alta velocità comincia a Bari ed il tempo di percorrenza tra Matera e le città del Nord è sicuramente inferiore che da Ferrandina;
– come se non bastasse il passeggero che da Bari vuol raggiungere Matera deve solo cambiare binario (le FAL sono attigue alle FFSS) e ritrovarsi direttamente nel centro di Matera con la comodità delle tre fermate cittadine. Per l’esattezza i Sassi distano da Matera Sud solo 600 mt a piedi;
– il passeggero diretto a Matera che intendesse effettuare una sosta a Bari avrebbe poi di che distrarsi e gratificarsi; mentre a Ferrandina ciò non accadrebbe ovvero sarebbe alla mercè di chissà quale operatore per poter fare un giro sulle Dolomiti Lucane o l’Alta Collina Materana;
– una volta affrontato il collegamento Bari Matera l’ideale sarebbe stato collegare successivamente Matera a Metaponto così da dare anche un’opportunità al comparto agricolo del metapontino e Calabria Alto Ionio di trasferire le derrate agricole ai grandi mercati ortofrutticoli del Nord Italia ed Europa; in ciò sarebbero avvantaggiate anche le strutture turistiche della fascia Jonica;
– il collegamento Bari-Matera-Metaponto (tramite Ferrandina) verrebbe a costituire un tronco ferroviario di una certa valenza economica e collegherebbe questa area con un sempre più importate scalo aeroportuale come quello di Bari;
– riducendo il tempo di percorrenza da Bari a Matera il flusso passeggeri aumenterebbe di conseguenza;
– la FAL Bari Matera attualmente copre una di stanza di 76 Km ed un tempo medio di percorrenza di oltre un’ora e mezza. A quanto ammonterebbe il costo per modificare lo scartamento ridotto, elettrificare, ridurre la percorrenza a 65 Km ed effettuare il doppio binario? Se tutto ciò ha un costo di 350-450 milioni di € allora la scelta è inequivocabilmente Bari Matera; il termine di paragone va fatto con i 250 milioni di investimenti per completare il tratto Ferrandina Matera che per i motivi sopra elencati avrebbe minori punti di convenienza.
Ormai il dado è tratto e difficilmente le cose potranno cambiare. Queste note vogliono essere un dibattito che sebbene a posteriori sono da stimolo alle nostre coscienze.
Lionetti altro detrattore contro lo sviluppo del territorio per chissà quale losco interesse.. Punto primo sono 19 km e non trenta e l’80% è completato. Secondo non è un binario morto ma una matera Napoli roma etc. Se c’è qualcosa di morto sono le FS nazionali la lo scartamento a giocattolo senza interconnessione e senza possibilità di trasporto merci delle fal, esse si ramo secco, costoso ed inutile. Il progetto è ferrandina matera Bari linea di interasse nazionale. Punto tre se da non ignorante ti informi noti che nessuno deve cambiare a ferrandina ma saranno tutti diretti da Matera a roma ed oltre, regionali e non! Non c’è nessun cambio da ferrandina e poi arrivati a la martella (o venusio) ci saranno bus urbani non da attendere ma in coincidenza con gli arrivi che in cinque minuti ti portano in centro città. Punto quattro la tratta è indispensabile e vitale sia per passeggeri che per merci! I 19 km piu bus al massimo dureranno 25/30 minuti. E ripeto che il progetto è ferrandina matera Bari! Le fal sono solo un costoso, anacronistico, lento ed inutile bus su ferro senza interconnessione al resto della rete nazionale, senza possibilità di trasporto merci e con tempi da terzo mondo (chiusi anche i festivi) dove sono stati buttati e si continuano a buttare centinaia di migliaia di milioni di fondi pubblici. Apparte che la matera ferrandina È anche la matera Metaponto ma in più hai la possibilità di raggiungere il tirreno e Roma dove c’è la VERA alta velocità! Le fal solo una metropolitana dell’est barese! Matera non è Toritto, matera ha bisogno vitale della FS ferrandina matera Bari! Ora subito l’ultimazione dei lavori ed i detrattori sono pregati di tacere che di danni alla comunità ne hanno fatti già tanti!!
P.s. per raggiungere l’aeroporto di palese da matera con la navetta stai 45 minuto, con le maledette fal 2 ore e mezza perché devi cambiare a Bari centrale con lo scartamento ordinario della metro per l’aeroporto e con un costo di 10€ contro i tre della navetta! Solo una FS a scartamento ordinario ti permetterebbe di fare matera aeroporto palese in 40 minuti e ad un pezzo ragionevole!