Il Sisma Bonus rappresenta una grande occasione per la definizione di un piano nazionale di prevenzione e di valutazione sismica degli edifici. Un’opportunità che Amministrazioni Pubbliche – Regione e Comuni in testa – e cittadini debbono utilizzare al meglio. E’ questa la conclusione dell’incontro che si è tenuto a Palazzo San Gervasio per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Palazzo in collaborazione con gli Ordini dei Geologi, degli Ingegneri, Architetti e Geometri della provincia di Potenza, insieme all’Associazione Aries e alla Regione Basilicata (Dipartimento Infrastrutture, assessore Nicola Benedetto).
La legge di Bilancio 2017 ha previsto l’inserimento del “Sismabonus” che consente di usufruire di detrazioni fiscali per interventi antisismici e contro il rischio sismico sugli edifici. Chi intende mettere in sicurezza e ristrutturare la propria abitazione, deve sapere in primo luogo in quale zona sismica si trova l’edificio oggetto d’intervento, dal momento che il territorio italiano è diviso in quattro zone in base alla pericolosità sismica. Occorre avviare una serie di importanti azioni che indirizzino verso il concetto della prevenzione per raggiungere poi il fine ultimo che è la creazione del Fascicolo del Fabbricato, il quale rappresenta una valida risposta per poter ridurre in maniera concreta il rischio sismico sull’intero territorio nazionale.
La nostra penisola– ha sottolineato il presidente dell’Ordine Geologi Dino Colangelo – è composta da circa ottomila centri abitati molti dei quali caratterizzati da costruzioni storiche, artistiche e monumentalicon diversi gradi di vulnerabilità. La sfida importante è quella di mettere in sicurezza il nostro Paesee nel contempo di eseguire interventi di messa in sicurezza chevalorizzino ulteriormente il nostro patrimonio storico. Con questo strumento legislativo si è data la possibilità di incentivare la prevenzione e la sicurezza dei cittadini in caso di eventi sismici importanti visto anche quanto successo ultimamente nell’Italia Centrale in seguito ai terremoti dello scorso 2016.
Il Sisma Bonus – è stato sottolineato dai rappresentanti dell’Ordine Ingegneri – rappresenta una grande occasione per la definizione di un piano nazionale di prevenzione e di valutazione sismica degli edifici. Infatti chi intende mettere in sicurezza e ristrutturare la propria abitazione, deve sapere in primo luogo in quale zona sismica si trova l’edificio oggetto d’intervento, dal momento che il territorio italiano è diviso in quattro zone in basealla pericolosità sismica. Occorre avviare una serie di importanti azioni che indirizzino verso il concetto della prevenzione per raggiungere poi il fine ultimo che è la creazione del Fascicolo del Fabbricato, il quale rappresenta una valida risposta per poter ridurre in maniera concreta il rischio sismico sull’intero territorio nazionale.
In tal senso un ruolo dal quale non si può prescindere – ha continuato Colangelo – è quello del geologo: va auspicata la nascita del geologo di zonacome presidio territoriale, proseguendo poi con la diffusione della cultura geologica nelle scuole di ogni ordine e grado. Tutto questo è possibile solo con uno sforzo comunicativo più intenso,con attività dirette, semplici ed efficacirivolte alle popolazioni ed alle strutture di governo.La culturadella prevenzione è la strada maestra che ogni cittadino deve intraprendere per aumentare il grado di tutela della propria incolumità. Negli ultimi anni sono stati fatti grossi passi in avanti nel campo della ricerca e degli effetti di sito in aree ad elevato rischio sismico. Chiaramente il modello geologico-tecnico è alla base degli studi e degli interventi previsti per la mitigazione del rischio sismico dei nostri centri abitati.