Leo Montemurro, Presidente CNA Matera interviene sul tema della sicurezza stradale e dichiara: “E’ in arrivo la Direttiva Minniti per la riduzione degli incidenti stradali. Manca, però, un tassello importante:la filiera delle imprese artigiane operanti in questo delicato settore della sicurezza stradale (scuole guida, centri di revisione, officine dell’autoriparazione). Di seguito la nota integrale.
“Ci sembra una cosa normale che in Italia una persona si abilità alla guida di un automezzo appena raggiunta la maggiore età e poi per il resto della sua vita non deve più fare alcuna azione di aggiornamento dei requisiti che gli hanno consentito di conseguire quella abilitazione, se non le visite mediche per il rinnovo della patente e la ripetizione degli esami in caso di incidente?
Perché solo chi fa un uso professionale della patente di guida deve necessariamente aggiornare le proprie competenze al riguardo e milioni di cittadini, invece, non devono fare nulla in questa direzione?
Non è forse altrettanto pericoloso di chi guida in stato di ebrezza chi non riconosce o non da il giusto peso a segnali stradali di cui ha quasi dimenticato l’esistenza e il significato degli stessi? Per non parlare dell’evoluzione tecnologica degli automezzi da 15 anni a questa parte?
Crediamo che sia arrivato il momento di parlare molto liberamente e senza pregiudizi di parte, senza essere accusati di corporativismo e di voler portare acqua al proprio mulino, dell’introduzione della formazione continua anche per i patentati non professionali, partendo dal valore assoluto delle migliaia di vite umane perse ogni anno in migliaia di incidenti, di cui siamo sicuri una buona parte potrebbero essere evitati con l’introduzione di questa innovazione : un percorso di aggiornamento di poche ore ogni 5 o 10 anni al massimo consentirebbe alle scuole guida, ad esempio, di svolgere al meglio il proprio ruolo di attori attivi della filiera della sicurezza e di far uscire le stesse al ruolo di semplici erogatrici di un servizio al quale tutti approdano non appena raggiunta la maggiore età e darebbe risultati importanti sul fronte della riduzione del numero degli incidenti.
Siamo convinti che solo con una azione sinergica tra Istituzioni (Ministero dell’Interno, Ministero dei trasporti, uffici della Motorizzazione) Forze di Polizia e attori della sicurezza riconducibili al mondo artigiano (scuole guida, centri di revisione, officine dell’autoriparazione ) si potrebbero raggiungere risultati ancora più significativi di quelli raggiungibili agendo sul solo fronte del controllo e della repressione. Al riguardo, conclude Montemurro, nei prossimi giorni insieme al nostro referente per il settore scuole guida Tommaso Bradascio, al responsabile di Cna autoriparazione Cosimo Martemucci e al referente per i centri di revisione Ing. Giovanni Di Simine chiederemo un incontro al Vice Ministro dell’Interno Sen. Filippo Bubbico al quale illustreremo meglio la nostra proposta elaborata anche con riguardo alle direttive europee in materia di sicurezza Stradale. Ridare un ruolo attivo e partecipe alle migliaia di imprese operanti in Italia in questo delicato settore potrebbe fare bene alla Nazione intera e potrebbe salvare migliaia di vite umane perse ogni anno con una riduzione degli enormi costi sociali che al riguardo tutta la collettività.