Centro storico di Salandra invaso da escrementi di piccione. Di seguito la nota inviata dalla salandrese Teresa Russo.
La presenza dei piccioni nel centro storico, insieme al disinteresse dell’amministrazione comunale, fa diventare la situazione invivibile. Quantità massicce di guano, con i relativi disagi, si accumulano nelle strade del centro storico, in prossimità della case abbandonate dai residenti a causa del progressivo spopolamento. Nel tempo diversi sono state le segnalazione fatte da alcuni abitanti della zonaall’amministrazione comunale, nessun intervento è stato finora adottato per limitare almeno parzialmente questo problema.
La narrazione dicotomica che ha interessato la comunità salandrese continua ad essere uno spaccato delle divisioni tra bellezza e sporcizia, infatti gli ultimi interventi dell’arredo urbano hanno perso l’occasione di riportare alla luce pezzi di architettura stradale del passato, ma bisogna pur dire che questo intervento di asfalto ha rimosso le cancellate che perimetravano in maniera impropria il passeggionel centro cittadino, mentrela memoria storica della nostra comunità aggredita dai piccioni, dagli escrementi di cani, randagi e non, e dalla erbacce che ricrescono nelle viuzze più remote.
Sono costretta a riportare l’attenzione di tutta la comunità in quanto i sedicenti movimenti ambientalisti momentaneamente in ferie dopo le fatiche per il presidio della discarica e delle pale, i bagni pubblici, le pale eoliche e la rivoluzione rimane ben poco di ambientalismo.
Questo non rappresenta il piglio polemico nei confronti dell’amministrazione, anche se è un po’ permalosa nei confronti delle voci discordanti, ma uno stimolo a voler prestare attenzione ad una zona abitata da gente, per lo più, anziana e, quindi, più predisposta a contratte infezioni.
Anche se sui social, dove sono state postate le foto di una parte del centro storico, un ex assessore ha sottolineato le responsabilità della ditta appaltatrice del servizio di igiene e pulizia di Salandra è bene ricordare che ad arginare il problema legato alla presenza massiccia dei volatili è in capo all’amministrazione con il sindaco diretto responsabile. I compiti del sindaco sono ampi e, soprattutto, il sindaco deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta.
Cosa fare per risolvere il problema? Prendiamo l’esempio di comuni più virtuosi e non molto lontani dal noi dove le amministrazione comunali hanno adottato misure compatibili con l’ambiente per ridimensionare la presenza dei piccioni.