Nella riunione tenuta la settimana scorsa a Potenza con il Presidente Pittella e i massimi dirigenti della Regione Basilicata e di enti regionali e sovraregionali che hanno competenza sulla gestione della risorsa acqua, i Sindaci del Metapontino e la delegazione della Rete dei Municipi Rurali sono stati chiari: serve trasparenza, soprattutto se si chiede agli attori sociali ed economici oltre che quelli istituzionali di assumere responsabilità nella gestione delle scelte che andranno compiute per fare fronte a problemi strategici come quelli necessari per garantire diritti fondamentali quale l’accesso all’acqua.
Cosi, dopo la riunione con il Presidente Pittella, il Coordinamento dei sindaci del metapontino si riunisce oggi (lunedi 24 luglio 2017) alle ore 17,30 presso il Comune di Policoro per valutare la situazione e decidere le iniziative da assumere per coinvolgere il territorio e le sue comunità nello sforzo di garantire prima di tutto l’accesso alle risorse idriche per cui, certamente, occorre mettere in campo una vera riforma degli strumenti e degli obiettivi strategici con cui sono stati affrontati finora i problemi.
“In queste settimane molti nodi stanno venendo al pettine” ricorda in una nota Gianni Fabbris della Rete dei Municipi Rurali “la mancanza d’acqua di queste settimane non è certo una sorpresa. Sono anni che sale l’allarme sugli effetti dei cambiamenti climatici e vengono resi pubblici i dati sulla scarsità delle piogge. La sorpresa è, semmai, che solo adesso la politica e ll’opinione pubblica sembra rendersene conto. Quando si parla di programmazione e razionalizzazione, vogliamo ricordare che questi sono compiti propri del governo che ha il dovere di dare indicazioni chiare cui le imprese e la società si possa rapportare per operare scelte conseguenti. Certo abbiamo perso molto tempo e le Istituzioni hanno peccato di grandi sottovalutazioni ma, secondo il detto per cui non è mai troppo tardi, i segnali che ci arrivano in questi giorni ci dicono che ora è il tempo delle scelte e di agire”
Del resto, ricordava in diversi documenti la Rete dei Municipi Rurali, la crisi è ambientale ed economica e c’è uno stretto legame fra i problemi dell’accesso all’acqua e quelli della crisi economica delle aziende agricole e della produzione: è in gioco lo stesso diritto a produrre ed a fare agricoltura nel nostro territorio e nel Paese per cui occorrono risposte di sistema e una vera e profonda azione di riforma.
Solo in questo quadro possono essere valutati e decisi strumenti anche straordinari come quello della dicgiarazione dello stato di crisi che si annuncia in diverse regioni. “La dichiarazione dello Stato di crisi può essere uno strumento utile se prelude a investimenti e azioni di riforma vere oppure può essere l’ennesimo segnale di una politica che non sa andare oltre le emergenze. La sua utilità sta non nelle solite misure di sospensione di qualche pagamento per pochi mesi (misura spesso usata negli anni passati come elemosina da scambio elettorale) ma se è la premessa di un cambio di passo sulle strategie di gestione di una risorsa decisiva come quella dell’acqua e per cui (lo ricordiamo) gli italiani hannop votato in un referendum per garantire il suo profilo di bene pubblico non privatizzabile”.
La riunione di questa sera a Policoro fisserà il percorso e le iniziative che i sindaci metteranno in campo nelle prossime settimane anche per mobilitare le forze sociali e le comunità del territorio e per incalzare la politica regionale e nazionale sulle risposte strategiche di cui abbiamo sempre più bisogno
Nella giornata di martedì 25 luglio verrà reso pubblica l’agenda delle iniziative, gli strumenti e gli obiettivi di lavoro.