Ha fatto tappa a Nova Siri il Corso Alti Studi Mediterranei, avviato a Matera all’indomani della presenza del Presidente Mattarella nella città dei Sassi. L’iniziativa, organizzata dall’Istituto Maritain e sostenuta dall’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici Cooperazione euromediterraneo – Regione Basilicata, si innesta nel solco delle summer school, svoltesi in Basilicata, che hanno visto la partecipazione di maître à penser di caratura internazionale. Nella mattinata, presso il villaggio Giardini d’Oriente, i lavori hanno preso il via con il saluto del Sindaco di Nova Siri Eugenio Stigliano, che ha sottolineato il valore dell’iniziativa e ricordato di come la comunità guardi a simili eventi con grande interesse ed apertura: “Siamo intrisi dei valori rappresentati da questo grande mare; l’Europa deve saper raccordarsi, costruire un dialogo con le genti che da sempre si sono affacciate sul Mediterraneo. Noi oggi – ha rimarcato – diamo il benvenuto a questa iniziativa, che qui, lungo le coste che furono dei Greci, trova la sua naturale collocazione. Questa terra ha ospitato genti provenienti da luoghi lontani, che sono state in grado di costruire una comunità. Il valore del dialogo resta un elemento fermo della nostra cultura, dalla quale traiamo i necessari riferimenti ideali per l’impegno quotidiano, anche nell’azione amministrativa”. Sulla dimensione relativa al dialogo interreligioso ed agli elementi propri di una ricerca finalizzata alla individuazione dei principi comuni sui quali costruire la convivenza pacifica delle diverse fedi monoteiste è intervenuto Cenap Mustafà Aydin: “La mia ricerca si muove ripercorrendo le orme di Abramo – ha dichiarato-; il rapporto fra le fedi è sempre complesso e tuttavia la strada necessaria da battere è quella del confronto, la sola in grado di evidenziare gli elementi che legano. Anche all’interno del mondo musulmano esistano molte differenze, poiché anche in questo caso non si tratta di un fenomeno culturale monolitico”. Presente Patrizia Minardi, Dirigente Ufficio Sistemi culturali e turistici – Regione Basilicata, che ha rimarcato il ruolo delle istituzioni nel favorire simili approdi, e quindi la necessità di fare rete all’interno della strutturazione di una proposta culturale che si innesta all’interno di quelle che sono le direttive europee, e gli ambiti di intervento, così come definiti nell’Unione europea. Antonello De Santis, imprenditore, ha quindi ricordato come la sua struttura, Giardini D’Oriente, sposi pedinamenti simili programmi di sviluppo e costruzione di proficue sinergie fra pubblico e privato: “Abbiamo di fronte un mondo che cambia, e di fronte al quale dobbiamo porci nuove domande, alle quali dare risposte partendo dalla conoscenza del territorio, da un storia di grande respiro come quella che ha attraversato le nostre terre “.Vincenzo Scalcione, Università di Basilicata, ha ricordato come simili iniziative risultino coerente con il piano di attività culturali realizzate a novembre, con la organizzazione di seminari internazionali dedicati alla riflessione sul valore universale della cultura.
Lug 25