Partenariato costituendo “Gal Lucania Interiore”: il TAR non boccia progetti. L’innovatività dell’esperienza di Lucania interiore non può andare dispersa. Di seguito la nota integrale.
“La sentenza del TAR Basilicata, su istanza presentata dal Gal ‘Le macine’, che capovolge la graduatoria stilata dalla commissione regionale di valutazione delle Strategie di Sviluppo Locale non mette in discussione, tantomeno boccia, la qualità della proposta progettuale ‘Il futuro ci vuole’, che rimane un’esperienza innovativa in termini di contenuti e visione prospettica e virtuosa in termini di coinvolgimento territoriale e di consenso allargato – circa 60 attori territoriali, tra cui 27 amministrazioni territoriali, nata relamente dal basso e costruita in forma inclusiva delle proposte e delle progettualità di un’area che va dalla collina materana alla val d’Agri”, questa la prima reazione da parte del partenariato del costituendo Gal Lucania interiore.
La valutazione del Tribunale amministrativo di Basilicata, infatti, ha contestato i criteri di attribuzione dei punteggi assegnati dalla Commissione esaminatrice regionale in riferimento ad aspetti tecnici, non strategici, della composizione del partenariato proponente la costituzione di un nuovo Gal – in coerenza, peraltro, con il dettato e lo spirito del relativo bando. Diametralmente opposta all’esperienza ultravettennale del Gal ‘Le macine’, enclave tecnico-operativa nei fatti avulsa dal territorio – come dimostra la massiccia adesione di quelle comunità alla proposta di Lucania interiore – oltre che ampiamente consunta anche in termini economico-finanziari
Rispettando senza commenti la sentenza, il partenariato ‘Lucania interiore’, tuttavia, rivendica la qualità del lavoro svolto – come peraltro riconosciuto dalla stessa Commissione esaminatrice regionale – e l’innovatività della proposta formulata: una nuova aggregazione territoriale che, superando vecchie delimitazioni territoriali, insistendo su sezioni di entrambe le province lucane, ha immaginato un’azione di sostegno al cuore della basilicata, “all’osso” come avrebbe detto Rossi Doria, dando risposte alle istanze di recuperare, rafforzando e modernizzando, una ruralità fondata su qualità e partecipazione. Di qui l’amplissima condivisione ottenuta dalla proposta del partenariato Gal ‘Lucania interiore’, concretizzatasi nel corso dei numerosissimi incontri territoriali, che hanno portato ad un’adesione totale e convinta anche di quei territori più a rischio in termini di perdita d’identità rurale come la Val d’Agri, che dalle risultanze prodotte dalla sentenza TAR risulterebbe del tutto esclusa dalla programmazione leader ex PSR 2014/20. Il partenariato Lucania interiore, dunque, ritiene che non possa e non debba andare dispersa un’esperienza così innovativa e virtuosa, che ha appena cominciato a muovere i primi passi sui territori, e che la Regione Basilicata abbia il diritto/dovere di esplicitare e riaffermare il senso delle valutazioni rese dalla propria Commissione esaminatrice con gli strumenti che riterrà più opportuni.
Da parte sua, lo stesso partenariato – nel rispetto delle disposizioni affermate dal Tribunale amministrativo e dalla Regione Basilicata– è deciso ad intraprendere, sin da subito, tutte le iniziative necessarie – in piena onestà intellettuale – a tutelare e far valere le proprie ragioni per sgombrare il campo da qualsiasi equivoco interpretativo di natura tecnico-progettuale, allo scopo di recuperare la spinta propulsiva suscitata sui territori ed il tempo perso in questi mesi – non imputabile al partenariato ‘Lucania interiore – ad esclusivo nocumento dei territori interessati.