Dopo l’acquisizione delle banche veneto-pugliesi da parte di Banca Intesa per gli azionisti la situazione è ancora molto difficile. Di seguito la nota integrale.
Gli azionisti Venetobanca/BancApulia e Banca Popolare di Vicenza che hanno seguito il consiglio delle associazioni dei consumatori inviando lettere di reclamo agli istituti di credito contestando l’azzeramento del valore delle quote azionarie acquistate il passo successivo, dopo l’acquisizione da parte di Banca Intesa, può essere quello di rivolgersi all’ABF – Arbitro Bancario Finanziario- che è l’arbitro per le controversie finanziarie.
Ora che le due banche sono ufficialmente in liquidazione, qualsiasi azione sarebbe da considerarsi priva di effetti, ma l’A.B.F. stesso ha dichiarato che comunque procedere attivando la procedura conciliativa presso i loro uffici avrebbe risvolti apprezzabili.
Difatti la pronuncia dell’arbitro vale come prova del proprio credito.
Resterebbe, purtroppo, il problema più grosso: ora che le due banche, di fatto, non ci sono più, chi paga? Forte del giudizio dell’arbitro, o in attesa di ottenerlo, noi suggeriamo agli ex correntisti delle banche venete/pugliesi di presentare, entro il 24 agosto 2017, l’ “istanza di insinuazione al passivo” inviando una raccomandata, allegando tutti i documenti, ai commissari liquidatori della banca.
Ma non è bene non farsi illusioni: nel caso di banche fallite gli azionisti vengono per ultimi tra la schiera dei creditori.
La vera speranza è che lo Stato, “proprietario” della “parte marcia” delle due banche, si attivi anche per loro.
Per ora tutto è fermo, anche per via delle discussioni sulla conversione del decreto legge che ha portato Intesa ad acquisire la “parte buona” delle due banche venete. Ma una volta che il decreto sarà definitivamente convertito in legge, non è escluso che possa aprirsi qualche spiraglio e per gli azionisti riuscire a rientrare in possesso di parte delle somme investite.
Ad ogni modo l’Adoc è disponibile a fornire assistenza e supporto a tutti i consumatori/clienti travolti dal fallimento.
Si può contattare la sede Adoc Basilicata più vicina: Potenza in via Via R. Stigliani 2
(097146393 – 330798081) che sono a disposizione di quanti volessero approfondire la questione.