“Maratea? Una location stupenda”. Ad affermarlo è Svetlana, regista e attrice russa che per la prima volta partecipa a CinemadaMare. Ha studiato regia televisiva e montaggio all’Università di San Pietroburgo, città dove ha ideato un programma educativo per bambini, ma il suo sogno è quello di fare cinema. Di Maratea ama “il mare, le spiagge e le belle chiese. Ci sono stradine molto belle in paese e la vista dall’alto è davvero spettacolare”. Parlando della sua esperienza al festival racconta che in questo raduno internazionale “è possibile connettersi alle esperienze di tante persone di ogni parte del mondo, ognuna con un background differente. Tutto ciò stimola la creatività”. “Sebbene non sia facile girare un cortometraggio in così poco tempo perché – spiega la regista russa – abbiamo a disposizione massimo una settimana, poi si cambia città e si ricomincia daccapo; lavorare però così velocemente è un’ottima palestra: ogni settimana ci sono nuove esperienze e nuove prove che ti arricchiscono”.
Anna Soares, italo-brasiliana, già alla quarta esperienza a CinemadaMare, si è appena unita al festival e di Maratea dice: “Ormai è la mia casa a CinemadaMare: questa è stata la prima tappa del mio primo CinemadaMare e qui in paese ormai mi conoscono tutti. Sono affezionata a questa località, d’altronde – aggiunge – qui c’è il Cristo Redentore come a Rio de Janeiro, la mia città. Mi emoziona sempre venirci. Ho girato qui tantissimi cortometraggi. Sono un’attrice, ma qui anni fa mi sono messa alla prova anche come sceneggiatrice. E’ una città che stimola molto la creatività”. Anna si è trasferita a Milano dal Brasile a 19 anni per studiare comunicazione d’impresa all’Università e ha seguito diversi corsi di Recitazione. “Ho iniziato col teatro – spiega -, poi su consiglio di diversi insegnanti mi sono dedicata al cinema”. Con CinemadaMare ha vinto una borsa di studio al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, con cui il Festival collabora, che gli ha permesso di seguire nei mesi scorsi il corso di Recitazione con Giancarlo Giannini. Il suo volto è sulla locandina 2017 di CinemadaMare.
Josif invece arriva dalla Croazia. E’ già stato a Maratea l’anno scorso col festival, e della località lucana dice: “Sono attratto da questa cittadina: è il posto ideale per perdersi”. E come non citare Peter, arriva da Budapest, ed è un veterano del festival: ha partecipato a tredici edizioni su quindici e conosce bene anche Maratea, che ospita CinemadaMare per il settimo anno. “Mi attrae la città vecchia – afferma il regista ungherese -, ha un’architettura unica. Qui negli anni ho girato diversi cortometraggi, tutti di sera: tra il mare, la montagna e la luna”. E poi c’è Miriam che studia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. E’ un’attrice e per la prima volta partecipa a CinemadaMare e di Maratea dice: “Finora in questa località ho visto posti stupendi: spiagge bellissime, ma anche caverne e spazi naturali spettacolari. Sono certa che questa location darà la giusta ispirazione a noi filmakers per realizzare ottimi cortometraggi”. Sono decine, intanto, le troupe al lavoro qui a Maratea. Sabato, in piazza Sisinni, a partire dalle 21.30, i corti realizzati in questa settimana dai giovani filmakers di CinemadaMare saranno proiettati e il pubblico deciderà quali premiare.