Una triste notizia scuote in serata la città di Matera e il mondo della medicina mondiale. Si è spento in serata all’eta di 64 anni nella sua casa a Trivigno, in provincia di Potenza, il professore materano Ignazio Olivieri, dopo aver combattuto a lungo contro un male incurabile. I funerali si terranno domenica 30 luglio 2017 alle ore 16,30 nella Cattedrale di Matera.
Direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia del San Carlo di Potenza e dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, Ignazio Olivieri è stato uno dei massimi esperti mondiali della sindrome di Behçet e ha partecipato ai lavori della Società Internazionale per la definizione delle linee guida per la diagnosi e la cura della malattia di Behçet.
Il 31 dicembre scorso il luminare della medicina Ignazio Olivieri, reumatologo materano di fama internazionale, era stato eletto personaggio lucano del 2016 dai lettori del Quotidiano del Sud.
Nel settembre scorso aveva scelto con orgoglio Matera, la sua città, per ospitare il prestigioso 17th International Conference on Behçet’s Disease, (la conferenza internaziozionale per la cura della malattia di Behçet) e nella giornata conclusiva dei lavori al luminare materano era stato assegnato il Premio Hulusi Behçet.
Il 1° dicembre 2014 il materano Ignazio Olivieri è stato nominato nuovo presidente Società italiana di reumatologia e ricopriva ora la carica di past president.
Ignazio Olivieri lascia la moglie, la dottoressa Angela Padula e la figlia Francesca.
Alla famiglia di Ignazio Olivieri le condoglianze della redazione di SassiLive.it e del direttore responsabile Michele Capolupo.
Ricordo del prof. Ignazio Olivieri dell’amico materano Mimmo Andrulli.
Una serata insieme.Aspettavo che il corteo partisse. Il carro trionfale era alle mie spalle, cittadini ed autorità in attesa, i cavalieri piroettavano con i cavalli. Il classico due luglio materano.
Ad un tratto scorsi tra la folla il prof. Olivieri, mi avvicinai a lui e la salutai chiamandolo professore.
E lui: chiamami Ignazio, noi siamo amici.
Sono qui, mi disse perché voglio rivedere la festa della Bruna. E’ da tanti anni che, per impegni professionali, non assisto a questo evento.
Era solo e lo invitai a stare con me. Trascorremmo tutta la serata insieme, molte volte per non perderci ci tenevano sottobraccio, arrivammo insieme al carro trionfale in piazza San Francesco.
Contenti di avercela fatta.
Volevamo ancora di più, volevamo vivere quella magica serata fino in fondo e quando il carro ripartì tentammo di seguirlo per lo strazzo finale, ma fummo sopraffatti dalla folla.
Alla fine ci abbracciammo e ci salutammo. Era il due luglio del 2011.
Ignazio era molto legato alla sua città.
Qualche giorno dopo andai a trovarlo al suo reparto all’ospedale San Carlo e gli portai il DVD della festa della Bruna, in qualche fotogramma c’eravamo anche noi.
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio di Roberto Speranza, coordinatore nazionale di Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista
“La scomparsa di Ignazio Olivieri priva la comunità lucana di uno scienziato visceralmente legato alla sua terra, a cui ha dato lustro e prestigio con un servizio professionale d’ eccellenza che ha ottenuto riconoscimenti e successi a livello mondiale.
Con semplicità e grande umanità, il prof. Olivieri ha saputo realizzare un rapporto empatico con i suoi pazienti ed ha fornito un encomiabile dimostrazione di come anche in Basilicata e nel Mezzogiorno possano essere implementati servizi sanitari ed azioni di ricerca scientifica di elevata qualità.”
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio del vice Ministro Filippo Bubbico: “Un grande scienziato e un grande medico”
“Una persona mite ma estremamente determinata, un grande scienziato e un grande medico, che ha dedicato la sua ricca esperienza professionale alla cura dei pazienti ed alla ricerca scientifica, due attività che non ha mai separato alimentando continuamente l’una attraverso l’altra”. Così il viceministro agli Interni Filippo Bubbico ricorda Ignazio Olivieri, presidente della società italiana di Reumatologia e direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia del San Carlo di Potenza, scomparso ieri a Trivigno.
Nell’esprimere “un pensiero commosso alla famiglia, alla moglie Angela e alla figlia Francesca”, Bubbico sottolinea “la grande umanità del professor Olivieri, rispettato e stimato da pazienti e colleghi, che molti anni fa ha voluto accettare la sfida di tornare nella sua regione per dare vita ad una eccellenza assoluta in campo sanitario. A lui si deve la prospettiva, che spero possa essere portata a compimento, del riconoscimento in Basilicata di un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico nel campo della reumatologia. Il suo esempio resterà nella memoria di tanti giovani che si affacciano alla professione medica e alla ricerca e che amano il Mezzogiorno e la Basilicata”.
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio del presidente Angelo Tortorelli e dl Consiglio della Camera di commercio di Matera
Il presidente Angelo Tortorelli e il Consiglio della Camera di commercio di Matera esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del dottor Ignazio Olivieri.
“Riconosciuto a livello internazionale fra i maggiori esperti della Malattia di Behçet – afferma il presidente della Camera di commercio, Tortorelli – il reumatologo Ignazio Olivieri univa l’alta professionalità a doti di grande umanità”.
Già presidente della Società Italiana di reumatologia, nel settembre 2016 Olivieri organizzò nella sua città natale, Matera, la XVII Conferenza internazionale sulla malattia di Behçet. Scienziati provenienti da tutto il mondo raggiunsero Matera e con loro le tante persone in cura dal dottor Olivieri e dal suo gruppo di lavoro. La Camera di Commercio volle segnare quel momento con un piccolo gesto simbolico, consegnando una targa al professor Olivieri.
“La cerimonia pubblica – ricorda il presidente Tortorelli – è stata la sincera espressione di apprezzamento per l’uomo e per il professionista. Olivieri stava lavorando per trasformare l’Istituto Reumatologico Lucano, con sedi a Potenza e Matera, in Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, ci auguriamo che questo suo progetto possa trasformarsi presto in realtà”.
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio del senatore Cosimo Latronico (Direzione Italia)
“La vita del prof. Ignazio Olivieri è stata una testimonianza limpida di amore sconfinato per le persone e per la sua professione di medico. Ho raccolto in questi anni numerose testimonianze della cura e della virtù con cui svolgeva la sua professione medica raggiungendo peraltro livelli di reputazione e di eccellenza che gli sono stati riconosciuti in campo internazionale. La gratitudine dei lucani a lui, alla sua famiglia ed ai suoi collaboratori non va dispersa”. Così l’on. Cosimo Latronico (Direzione Italia) ha commentato scomparsa del reumatologo di fama mondiale, il prof. Ignazio Olivieri.
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri: “Perdita assoluta di una personalità di spicco”
“La scomparsa di Ignazio Olivieri rappresenta un vuoto incolmabile per Matera, la Basilicata, l’Italia e il mondo. Il prof. Olivieri è stato una delle personalità di spicco della medicina, in campo internazionale.
La sua ricerca e la sua competenza nel settore della reumatologia gli hanno fatto raggiungere i vertici internazionali, tanto da divenire un esponente di straordinario valore in questo settore.
In tale processo di avanguardia scientifica, in particolare nella malattia di Behçet, l’ospedale San Carlo di Potenza è divenuto punto di riferimento di tale eccellenza medica.
E’ una perdita assoluta per la nostra comunità e per quanti lo hanno conosciuto e apprezzato. Questi momenti di tristezza devono, però, divenire impegno di testimonianza e di continuità della sua opera. La scuola di eccellenza degli operatori sanitari creata del prof. Olivieri, deve continuare nella sua opera di cura, di ricerca e di aggiornamento, affinchè la sua presenza rimanga attuale e perenne”.
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio di Piero Quinto, direttore ASM: “Profondamente addolorato. Con lui una collaborazione pionieristica”.
“Un professionista di fama mondiale e di doti umane straordinarie. Con la scomparsa di Ignazio Olivieri, la sanità perde una delle personalità più influenti degli ultimi decenni, scienziato di prim’ordine divenuto simbolo dell’eccellenza lucana nel mondo”. Queste le addolorate parole deI Direttore Generale della ASM Pietro Quinto alla notizia della scomparsa di Olivieri. “E’ vivido il ricordo della proficua ed intensa collaborazione che avviai con lui quando ero Direttore Generale della ASL 5 di Montalbano Jonico”, afferma. “Con Ignazio, valutammo fosse giunto il momento di istituire ambulatori di reumatologia, partendo dall’ospedale di Stigliano per allargare poi l’offerta a tutto il Metapontino, allo scopo di portare quella specialità a standard di eccellenza. L’obiettivo prioritario era fidelizzare i pazienti nei trattamenti base, facendo leva poi sul San Carlo quale hub dell’alta specialità. L’altro fine, incrementare l’immigrazione sanitaria dalla Calabria. Fu la scelta giusta -ricorda il manager- poiché in breve tempo Olivieri impresse una svolta permettendo alla reumatologia della Asl 5 di Montalbano di divenire un gettonato centro di riferimento per una vasta area geografica”. Legame, quello con lo scienziato lucano , che non si è mai interrotto. Al professor Olivieri, nominato direttore del Dipartimento interaziendale di reumatologia tra San Carlo e Asm, negli ultimi anni è stato affidato il compito di coordinare e far lavorare sinergicamente i reparti di reumatologia dei maggiori ospedali lucani. “Con Olivieri -aggiunge Quinto- abbiamo proseguito un lavoro meticoloso di crescita della reumatologia in Basilicata, tanto che nelle ultime settimane stavamo lavorando all’attivazione di una borsa di studio per una ricerca da realizzare nell’ospedale di Matera. Sono profondamente addolorato -conclude-. Di lui mi mancherà, come mancherà all’intera regione, il suo rigore professionale , l’inesauribile volontà di migliorare e di far crescere la qualità della sanità lucana, ed il grande senso di umanità . Virtù che solo i grandi hanno. Ed Ignazio è stato un grande lucano dei nostri tempi”.
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio di Giuseppe Nicoletti, Società Lucana di Medicina e Chirurgia
Una perdita incolmabile per la collettività lucana. La scomparsa di Ignazio Olivieri ha colpito e addolorato l’intera classe medica lucana alla quale Egli aveva dato grande prestigio con la sua personalità e la professionalità di altissimo valore. Lo piangono le tante persone che ha amorevolmente curato e tutta la classe medica che da lui ha ricevuto insegnamento e sprone. L’associazione che oggi presiedo si associa al dolore che avvolge l’intera Basilicata e assicura l’impegno a conservarne l’insegnamento e la memoria.
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio di Carlo Chiurazzi
Un medico e scienziato che lascerà un segno profondo nella comunità di Basilicata e nella sanità lucana. Per gli incarichi istituzionali ricoperti, in modo particolare da Assessore regionale alla Sanità, ho avuto la fortuna e l’onore di collaborare con il professor Ignazio Olivieri, potendone apprezzare da subito le qualità di professionista rigoroso e infaticabile, oltre che di persona dotata di non comuni doti di umanità e affabilità. Olivieri ha dato lustro alla nostra regione, portando la Basilicata, con le sue ricerche in campo reumatologico, sul proscenio sanitario mondiale. Al tempo stesso non ha mai reciso i legami con la sua amata Regione, conseguendo -infaticabile- risultati che gli sono valsi premi e riconoscimenti dalla comunità scientifica internazionale.
A lui, alle sue conquiste scientifiche e alla caparbia volontà di lavorare nella sua regione, dobbiamo tutti essere grati.
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio di Vincenzo Folino: “Ha messo il suo talento a disposizione del Sud e della Basilicata”
“Ignazio Olivieri non era solo un grande scienziato conosciuto in tutto il mondo per i successi ottenuti in campo medico e scientifico, era anche e soprattutto un uomo del Sud, che ha dimostrato di amare la sua terra tornando qui e mettendo a disposizione il suo talento per una sfida importante: dimostrare che anche in Basilicata è possibile realizzare servizi sanitari di eccellenza, in stretto raccordo con l’attivazione di un percorso di ricerca scientifica di alto livello. Una sfida vinta, che i giovani medici dell’Istituto Reumatologico Lucano potranno continuare nella prospettiva del riconoscimento dell’Irccs in Basilicata. A tutti resterà il suo esempio e il ricordo di un uomo speciale, che ha saputo mettere le sue capacità professionali al servizio della Basilicata e del Sud. Non lo dimenticheremo”. E’ quanto ha dichiarato Vincenzo Folino, deputato di Art. 1 – Mdp, in ricordo del professor Ignazio Olivieri.
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio Ugl
“Oggi è un brutto giorno per la sanità in Basilicata. Con la scomparsa di Ignazio Olivieri, la sanità oltre a perdere una delle personalità più influenti degli ultimi decenni, perde uno di quegli uomini il cui genio scientifico partendo da Matera travalicava i confini e si proiettava in Europa e nel mondo”. Con queste parole il segretario generale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano esprimono il cordoglio dell’intero sistema sanitario lucano per la scomparsa del famoso, stimato e illustre reumatologo materano. “A tutti i suoi famigliari – aggiungono Giordano e Tancredi – desideriamo a nome di tutta l’Ugl Basilicata che rappresentiamo far giungere le nostre più sincere condoglianze. Il professore Ignazio Olivieri non è stato solo un bravo medico, ma anche un uomo capace di costruire, nella sua specialità, qualcosa di unico, che non è solo patrimonio del passato, ma anche del presente e, sicuramente, del futuro”.
Un ricordo di Ignazio alunno di Giovanni Caserta
Ignazio non era un ragazzo che voleva farsi notare. Con una ariosa corona di capelli rossi, studiava in silenzio e con costanza, da “bos lassus qui firmius figit pedem”. Sapeva che, se voleva riscattarsi, doveva farlo con le sue forze e la sua volontà. Perciò nonricordavo di lui se non lacapigliatura rossa, un po’ arruffata. Si era negli anni Settanta del secolo scorso.
Me ne ero colpevolmente dimenticato, quando, una quindicina di anni fa, ad Aliano, mentre si svolgeva un convegno su Levi, mi sentii chiamare: “Professore”. Mi voltai e intravidi un uomo magro, con moglie. Non l’avevo riconosciuto. Si presentò. Mi disse che si era laureato in medicina, che si erastabilito a Trivigno (interessante scelta) e che lavorava presso l’ospedale “San Carlo” di Potenza. Rievocando gli anni della scuola, mi ricordò che gli era rimasto fermo il giorno in cui, facendomi forte del mio ruolo, avevo dato alla classe le bozze diun mio saggio su Cesare Pavese, da correggere.Forse gli piacque Pavese. Ed è cosa facile. Forse lo colpì il fatto che un professore “si faceva correggere” dagli alunni. Da allora ricevevo da lui frequenti saluti, attraverso quanti, anche miei parenti di Potenza, si affidavano alle sue cure, sempreattente, prestate quasi sottovoce.
Un giorno seppi che era seriamente malato. Perciò, quando, nel settembre scorso, appresi che, presso l’istituto Sant’Anna di Matera,aveva organizzato e presiedeva un grande convegno internazionale di reumatologia, pensai di andare a salutarlo. Avevo con me l’ultima copia di un volume di gran pregio, cheavevo fattivamente compilato insieme ad altri. Era intitolato “Il telero di Carlo Levi – da Torino un viaggio nella Questione Meridionale”.
A un convegno affollatissimo, mi sedetti in una del ultime file, aspettando di andare da lui. Invece, aggirandosi fra i convegnisti, mi vide emi venne incontro. “Che felice giornata” – mi disse, abbracciandomi. Gli consegnai il volume, riccamente illustrato, che, dedicato a Carlo Levi, a lui – che, a differenza di altri, non era fuggito e non si era dimenticato della sua regione -, doveva fareimmenso piacere. Sul volto portava i segni inequivocabili della malattia. A noi professori capita di rivedere, anche distanza di decenni, sempre e solo il ragazzo. Gli feci delle carezze in volto, dicendomi felice della sua brillante carriera e dei grandi successi che aveva conseguito nello studio della sua disciplina, a vantaggio dell’umanità tutta. Mi sorrise. Rividimeglio il ragazzo. In quell’incontro, magia della scuola e della professione di insegnante, ero riuscito a farlo diventare, per qualche munito, il diciassettenne del Liceo Duni. La cosa, oggi, mi consola.
Scomparsa del professore Ignazio Olivieri, cordoglio del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella
Con la scomparsa del dott. Ignazio Olivieri la Basilicata perde non solo un eccellente professionista, ma anche un uomo di grande sensibilità e umanità. Lo afferma il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, particolarmente colpito da una notizia che, per quanto non inattesa, a causa delle gravi condizioni di salute del professionista lucano, lascia un vuoto incolmabile.
Presidente della Società italiana reumatologia e direttore dell’unità operativa complessa di reumatologia dell’azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, il prof. Olivieri si è laureato all’Università degli Studi di Pisa, dove si è anche specializzato in reumatologia. Ha diretto anche il dipartimento di reumatologia della Regione Basilicata.
“Ho avuto la fortuna di conoscere da vicino sia come collega che come persona le sue straordinarie qualità umane che resteranno per sempre nella mia memoria e, sono certo, in quella di tantissimi lucani. Da Ignazio Olivieri – conclude Pittella – tutti dovremmo prendere esempio. Alla moglie Angela Padula e alla famiglia vadano le mie più sentite condoglianze e quelle che sono certo, mio tramite, esprime in questo momento l’intera comunità lucana”.
Scomparsa Olivieri, Mollica: “Se ne va un grande lucano”
Per il presidente del Consiglio regionale “sarebbe giusto e opportuno intitolare a lui l’Istituto Reumatologico Lucano, che speriamo possa ottenere presto il riconoscimento di Istituto di ricovero a cura a carattere scientifico, l’obiettivo a cui aveva tanto lavorato”.
“Con la scomparsa di Ignazio Olivieri se ne va un grande lucano, un luminare della medicina che ha dedicato tutta la sua vita alla cura dei pazienti ed alla ricerca scientifica. Conosciuto in tutto il mondo come uno dei massimi esperti mondiali della sindrome di Behçet, lo ricorderemo per la disponibilità e la grande umanità che sono sempre state la cifra del suo agire quotidiano. Sarebbe giusto e opportuno intitolare a lui l’Istituto Reumatologico Lucano, che speriamo possa ottenere presto il riconoscimento di Istituto di ricovero a cura a carattere scientifico, l’obiettivo a cui aveva tanto lavorato. Alla moglie e alla figlia giungano i sentimenti di vicinanza e di profondo cordoglio che esprimo a nome del Consiglio regionale della Basilicata”. È il messaggio di cordoglio del presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica per la scomparsa di Ignazio Olivieri, direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia del San Carlo di Potenza e dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera.
Nella foto Ignazio Olivieri