C’è fermento nella città dei Sassi per il grande evento “Basilicata Metal Fest”, giunto alla terza edizione in programma dal pomeriggio di sabato 29 luglio nella Cava del Sole di Matera. L’evento promosso dall’associazione Astarte, partirà alle ore 18 con le esibizioni live di tre band pugliesi, Implodead (death metal), Cancrena (southern thrash), Tales of Deliria (melodic death), della band potentina Ecnephias (gothic metal mediterraneo) e della torinese Cadaveria (horror metal) e si concluder con gli healiner, i Goblin di Claudio Simonetti e Uli Jon Roth. L’ex chitarrista Scorpions e la cantautrice torinese Raffaella Rivarolo hanno incontrato i fans nella serata di venerdì 28 luglio presso un’attività commerciale in via dei Peucezi a Matera, grazie all’iniziativa promossa da Daniel Canonico, presidente di Astarte, Andrea Iacovone, responsabile Pubbliche Relazioni e Nunzio Martino, segretario.
Sabato 29 luglio 2017 nella Cava del Sole, apertura cancelli ore 17, è in programma il Basilicata Metal Fest, evento giunto alla terza edizione e promosso dall’associazione Astarte.
Cadaveria: “La mia esperienza musicale nasce nel 1991 per caso e prosegue da circa 25 anni con grande passione, anche se con più maturità e più esperienza sulle spalle.Ho fatto parte nei primi dieci anni di una band “da cantina”, che si chiamava Marciume. Cantavamo in italiano ed eravamo in tre. Non abbiamo inciso nulla comunque. Sono stata per dieci anni la cantante di una band che si chiamava Opera Nove e già lì ho acquisito il mio attuale nome d’arte, Cadaveria, che ho portato nel mio progetto attuale, che è partito nel 2001. Il genere è simile, siamo sempre nell’ambito del metal. Io non definisco mai il mio genere musicale. Le mie canzoni nascono in maniera spontanea. Stando alle sonorità che si percepiscono con la nostra musica i fan e la critica hanno definito il genere di Cadaveria “horror metal”, non tanto per l’aspetto ma perchè le nostre canzoni potrebbero fare da colonna sonora in un film orror”.
Prossimi impegni e progetti? “Intanto ci aspetta un altro festival metal a Padova, poi qualche concerto in locali e quindi mi metterò al lavoro per il nuovo album”.
Uli Jon Roth, il noto ex chitarrista degli Scorpions dei primi anni settanta, suonerà dal vivo tutti i brani del live album “Tokyo Tapes”.
Ha visto già la città dei Sassi? “Non l’ho ancora vista ma ma tutti mi hanno detto che è bellissima”.
Cosa ha rappresentato per Uli Jon Roth la band Scorpions? “E’ stata una band molto importante per me, ero molto giovane e ha cambiato la mia vita perchè avevo 25 anni”.
Prossimi impegni: “Sto lavorando per registrare il nuovo album e un nuovo tour nel mondo. Non ho ancora deciso il titolo perchè lo farò quando sarà terminato”.
Daniel Canonico: “Sono orgoglioso di presentare la terza edizione di questo evento sul quale abbiamo scommesso tre anni fa, quando è nata l’idea di promuovere un festival dedicato alla parte più dura del rock. I primi due anni abbiamo organizzato l’evento presso il centro sportivo Gaetano Scirea mentre quest’anno l’Amministrazione Comunale ci ha concesso la Cava del Sole. Arriveranno bus anche da Lecce e Taranto e un evento di questo genere rappresenta anche una forma di promozione turistica della città di Matera. Per quanto riguarda gli artisti avremo il piacre di ospitare per la prima volta a Matera i Goblin di Claudio Simonetti che hanno rappresentato una formazione impegnata in particolare nelle colonne sonore cinematografiche, come quelle dei film di Dario Argento ma oggi sono ancora un gruppo di grande vivavcità. La loro esibizione a Matera, infatti, rientra nel tour mondiale che toccherà anche il Giappone. Poi avremo Uli John Roth, ex chitarrista degli Scorpions che suonerà dal vivo tutti i brani del live album “Tokyo Tapes”, che contiene i greatest hits di 5 album di questo storico gruppo metal rock, rivisitato nel 2015.
Sotto il profilo logistico, i cancelli alla Casa Cava apriranno alle ore 17, costo del biglietto 20 euro senza costi di prevendita e area parcheggio in convenzione con l’Autoparco di contrada Pantano e bus navetta per il luogo del concerto.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa con Uli Jon Roth e Cadaveria (foto www.SassiLive.it)
Biografia di Uli Jon Roth
Ulrich Roth, conosciuto anche come Uli Jon Roth è nato a Düsseldorf il 18 dicembre 1954. E’ un chitarrista tedesco, noto in particolare per la sua militanza negli Scorpions nei primi anni settanta.
È uno dei primi e principali contributori del metal neoclassico e può senza dubbio essere ritenuto uno dei primi shredder, cioè chitarristi dotati di notevole tecnica e velocità. Con il suo stile ha influenzato largamente diversi chitarristi moderni, tra i quali vanno ricordati Steve Vai, Eddie Van Halen, Axel Rudi Pell, Kirk Hammett, Dave Mustaine, Marty Friedman, Chris Impellitteri, Randy Rhoads, Michael Romeo, Michael Angel Batio e Yngwie Malmsteen.
Nei primi anni settanta, Roth entrò a far parte di un gruppo chiamato Dawn Road. Nel 1973 questa band sostanzialmente confluì nella band degli Scorpions, e più in particolare con i due membri rimasti, Rudolf Schenker e Klaus Meine, a seguito della crisi dovuta all’abbandono del chitarrista Michael Schenker, che aveva lasciato il gruppo per unirsi agli UFO. Ulrich era riconosciuto come un musicista dotato di grande tecnica e fu inserito nella band proprio per le sue incredibili abilità. Con gli Scorpions ha pubblicato cinque album, incluso il live Tokyo Tapes che vendette circa un milione di copie.
Roth compose per gli Scorpions brani altamente influenzati dallo stile di Jimi Hendrix e di Ritchie Blackmore[senza fonte] ma, insoddisfatto del suo ruolo nel gruppo, lasciò la band nel 1978 per fondarne una sua, gli Electric Sun, che pubblicarono un totale di tre album.
Il primo, intitolato Earthquake (1979), fu dedicato allo spirito di Jimi Hendrix, suo vero e proprio faro guida culturale, di stile ed estetica musicale (e non), e presentò una copertina di Monika Danneman, che era stata proprio la fidanzata di Hendrix, e che era diventata la sua compagna. Il secondo album, Fire Wind (1981), fu invece dedicato a Anwar el-Sadat, il leader egiziano assassinato perché aveva tentato di riappacificare il Medio Oriente, e presentò canzoni come Enola Gay che affrontarono il tema della bomba atomica giapponese.
L’ultimo album, intitolato Beyond the Astral Skies, fu dedicato a Martin Luther King e ai fan.
Dopo gli Electric Sun, Roth entrò in una nuova fase creativa e compose quattro sinfonie e due concerti, esibendosi con delle orchestre sinfoniche in giro per l’Europa.
Il 5 aprile 1996 morì suicida la fidanzata di Roth, Monika Dannemann, come detto, precedentemente compagna di Jimi Hendrix e che ispirò Roth in molti dei suoi lavori (la canzone We’ll Burn the Sky viene scritta dalla stessa Dannemann assieme a Rudolf Schenker). La donna era rimasta traumatizzata dalla sconfitta legale con la fidanzata di Hendrix, che l’aveva accusata di aver messo in cattiva luce il marito negli ultimi capitoli di un suo libro. Roth dedicò alla ragazza tutti i suoi successivi lavori.
Il tour europeo del G3 del 1998 lo vide protagonista assieme a Michael Schenker e Joe Satriani. Lo show all’arena Wembley a Londra vide un duetto tra lo stesso Roth e Brian May.
Roth suonò al festival rock a Castle Donington nel 2001, al quale partecipò anche il primo chitarrista degli Scorpions Michael Schenker. Lo spettacolo venne filmato e successivamente distribuito in DVD.
Roth partecipò nel 2006 al Wacken Open Air, durante la serata organizzata in onore degli Scorpions. Assieme al suo ex gruppo Roth suonò quattro canzoni del periodo in cui militava negli Scorpions, canzoni che non venivano eseguite live con lo stesso chitarrista dal suo addio alla band, datato 1978. Dopo questo concerto, dal quale scaturì un DVD, Uli e gli Scorpions si ritrovarono diverse volte assieme a ripetere l’esperienza.
Nel 2007 si unì per un concerto agli Smashing Pumpkins prendendo parte alla loro canzone Gossamer. Si esibì nuovamente con loro nel 2008.
Sempre nel 2007, Roth iniziò a lavorare ad un nuovo album in studio, che venne realizzato l’anno successivo. Il titolo scelto è stato Under a Dark Sky, dovrebbe trattarsi del primo di una serie di album di materiale scritto per il suo progetto Sky of Avalon.
Under a Dark Sky venne pubblicato in Giappone il 20 agosto 2008. Le versioni europee ed americane uscirono circa un mese dopo.
Nel 2009 tiene a Roma una nuova edizione del Legends of Rock per raccogliere fondi da destinare alle vittime del terremoto in Abruzzo. Tra gli ospiti vanno ricordati Tobias Sammet, Kai Hansen, Richie Kotzen, Carl Palmer e Kee Marcello.
Nel 2010 partecipa al G-Taranki a fianco di artisti famosi quali Slash, Vinnie Moore e Jennifer Batten.
Nel 2011 ha partecipato al 70000 Tons of Metal, crociera con alcuni tra i più importanti gruppi della scena metal mondiale che si è tenuta a partire dal 24 al 29 gennaio 2011, partendo da Miami, Florida, e terminando a Cozumel in Messico.
Nel 2012 ha partecipato al prestigioso Sunflower Jam, a fianco di artisti quali Brian May, John Paul Jones, Alice Cooper e Bruce Dickinson.
Le Sky Guitar
Nei primi anni ottanta, Roth commissionò la costruzione di alcune chitarre personalizzate con tasti aggiuntivi ad un mastro liutaio, Andreas Demetriou.
Egli aggiunse diverse specifiche alla chitarra, creando più modelli della stessa. Uli ha (o ha avuto) dunque più modelli con varie differenze tra loro. Le prime tre Sky Guitar erano così configurate: la prima aveva 36 tasti, la seconda 42 e la terza fretless (quest’ultima venne utilizzata nel suo album Beyond the Astral Skies).
In un’intervista a Guitar Player Magazine, Roth spiega come i modelli con i tasti hanno i tasti stessi scavati, la cosiddetta scalloped fingerboard introdotta nel rock da Ritchie Blackmore ed utilizzata anche da Malmsteen (che è stato influenzato in modo importante tanto da Blackmore quanto dallo stesso Roth) e di altri chitarristi di metal neoclassico.
Nel 2009 la Dean ottiene i diritti per la realizzazione in numero limitato della Sky Guitar, che così vede per la prima volta una commercializzazione al pubblico.
Stile
Grande estimatore di Hendrix, nel suo primo periodo con gli Scorpions aveva uno stile vicino al blues ma utilizzava già diverse note da altre scale.
Dalla registrazione di Virgin Killer, iniziò a fare un uso sempre maggiore di elementi risalenti alla musica classica europea, utilizzando particolari Riff e Licks, così come lo sweep-picking, portando a maturazione un percorso stilistico molto simile a quello intrapreso da Ritchie Blackmore nei Deep Purple e con i Rainbow.
Dopo il suo abbandono degli Scorpions e la creazione degli Electric Sun, i suoi assoli diverranno sempre più tecnici e influenzati dalla musica classica, come è possibile notare in brani quali Cast Away Your Chains e Still So Many Lives Away.
In generale, il suo stile vede una combinazione di elementi blues con quelli classici. Usa molto le scale pentatoniche maggiori e minori, la scala blues, frigia, armonica minore, diminuita e la scala esatonale, come è possibile sentire nella sua The Sails of Charon, contenuta nell’album Taken by Force degli Scorpions.