Giovedì 3 agosto 2017 alle ore 21,30 presso la Cava del Sole di Matera sarà Carmen Consoli la protagonista assoluta del terzo concerto-evento di Festival Duni 2017.
Con tredici tra concerti e spettacoli, nonché tre grandi eventi, la diciottesima edizione di Festival Duni sta “animando” artisticamente e culturalmente l’estate materana fino al 12 agosto.
Carmen Consoli non smette mai di cercare, sempre elegante eppure energica, disegna infaticabile nuovi abiti per le sue canzoni. Per lei il palco è un banco di prova costante, il tavolo su cui sperimentare nuovi suoni, la passerella per cui cucire un nuovo abito da far indossare ad suo pezzo già classico.
Così, dopo aver messo in standby per qualche mese il tour “Eco di sirene”, che l’ha vista sul palco sirena ammaliatrice insieme ad altre due donne (Emilia Belfiore al violino e Claudia della Gatta al violoncello), Carmen sta realizzando un suo meraviglioso tour estivo.
Alla Cava del Sole di Matera Carmen Consoli suonerà con una band di ben sette elementi, sette straordinari musicisti che l’hanno già accompagnata – ognuno in momenti diversi – nei progetti affrontati negli ultimi anni: oltre lei stessa, alle chitarre ci sarà Massimo Roccaforte, al suo fianco come chitarrista e mandolinista sin dagli esordi nei piccoli locali catanesi nel lontano 1993.
Sul palco ci saranno due violinisti: Emilia Belfiore (già in “Eco di sirene”) e Adriano Murania (primo violino del Teatro Bellini di Catania, con la Consoli in vari tour teatrali ed esteri); quest’ultimo suonerà anche la viola. Al violoncello ci sarà nuovamente Claudia della Gatta, mentre saranno ai fiati Concetta Sapienza e alle percussioni Alessandro Monteduro, incontrato per la Notte della Taranta 2016, di cui è stata Maestro Concertatore; al pianoforte Elena Guerriero, da anni assistente personale dell’artista e sua tastierista.
Carmen e i suoi musicisti formeranno così una tavolozza di colori che saprà dare infinite, nuove sfumature allo straordinario repertorio musicale della Consoli.
Nel concerto di Carmen Consoli, nella Cava del Sole a Matera giovedì 3 agosto, sono previsti solo posti a sedere: poltronissima nelle prime venti file 27 € al botteghino più 3 € di prevendita, platea nelle file seguenti 23 € al botteghino più 2 € di prevendita.
I biglietti possono essere acquistati online su www.ticketone.it/ o a Matera direttamente presso Orchestra della Magna Grecia, in via De Viti De Marco n. 13 (tel. 0835.1973420 materainmusica@gmail.com – info.ensemblegabrieli@gmail.com), Cartolibreria Montemurro, in via delle Beccherie n.69 (0835.333411) o Tabaccheria Effepi dei F.lli Lisurici in via Dante 101 (tel 0835 261271). Info www.festivalduni.it o www.orchestramagnagrecia.it). A Taranto, inoltre, presso Orchestra Magna Grecia, via Tirrenia n.4 (099.7304422).
L’organizzazione della diciottesima edizione di Festival Duni rinnova la collaborazione sinergica tra Festival Duni e l’Istituzione Concertistica Orchestrale “Magna Grecia” nella città Capitale Europea della Cultura.
Quest’anno Festival Duni si realizza grazie ai patrocini istituzionali del MIBACT, Comune di Matera, Regione Basilicata, Camera di Commercio di Matera, Centro di Musica Antica e Contemporanea, Fondazione “Le Monacelle” e “Matera2019 Capitale europea della Cultura”.
Contribuiscono a Festival Duni 2017 i main sponsor UBI Banca, Grieco abbigliamento, Bawer, Italcementi Group, Qui Discount, Ingest Ingegneria e Consulenza Industriale, Ristorazioni S&P Catering & Banqueting, Coserplast, De Salvo srl e Fratelli Lisurici Ristorante del Sasso Baresano. Collaborano alla manifestazione la Fondazione Francesca Divella e l’Hotel “Cave del Sole”.
Recensioni e biografia di Carmen Consoli
“Magnifica combinazione tra una rocker e un’intellettuale…una voce piena di dolore, compassione e forza” (New York Times)
“Ha una voce bellissima e canzoni appassionate che non hanno bisogno di traduzioni” (New Yorker)
“I testi delle sue canzoni sono immaginifici e trascendono vari livelli di comunicazione. Sia che canti di storia, di mito o di vicende personali, la Consoli è sempre estremamente appassionata. La voce può essere fumosa e bassa, decisamente divertita o graffiante di rabbia” (New York Times)
E’ stata la prima artista italiana a calcare il palco dello Stadio Olimpico di Roma, l’unica italiana a partecipare in Etiopia alle celebrazioni dell’anniversario della scomparsa di Bob Marley, si è esibita come headliner a Central Park, ha segnato 3 sold out di fila a New York, ha fondato una sua etichetta, si è ispirata a Verga e alla mitologia, ha portato nelle sue canzoni anche l’arabo e il francese, è stata la prima donna nella lunga storia del Club Tenco a vincere la Targa Tenco come Miglior Album dell’anno con “Elettra” e la prima donna investita del ruolo di Maestro Concertatore per il Concertone della Notte della Taranta, è stata nominata Goodwill Ambassador dell’Unicef e Ambasciatrice del Telefono Rosa, ha vinto il premio Amnesty Italia per “Mio zio”: la carriera di Carmen Consoli è costellata di primati.
Unicità canora, compositiva e interpretativa e un suono in continua evoluzione valorizzato dalla sua verve di performer grintosa e passionale, fanno di Carmen Consoli un’artista fuori da ogni etichetta.
Nata a Catania, Carmen si avvicina alla musica sin da bambina: ha appena 9 anni quando inizia a suonare la chitarra elettrica e a 14 anni è già sui palchi con una cover band di rock-blues, i Moon Dog’s Party. A Roma entra nel giro blues della capitale e, tornata a Catania, realizza il suo primo album, “Due parole”: un’affascinante raccolta di quadretti pop rock in chiave elettroacustica tra cui “Amore di plastica”, proposto al Festival di Sanremo del ‘96 e che impone Carmen all’attenzione di critica e pubblico. Seguono un lungo tour italiano e le prime partecipazioni a manifestazioni importanti (dal Concerto del 1° maggio di Roma a Sonoria, dal Premio Recanati al Premio Tenco).
Nel 1997 torna a Sanremo con “Confusa e felice”, brano che lancia l’album omonimo. Un disco più elettrico e ‘sporco’ del precedente, che contiene il brano “Per niente stanca”, e conferma il talento dell’artista: successo immediato con 120.000 copie vendute e tournèe di sold out.
L’anno successivo, il 1998, Carmen è già al terzo album, “Mediamente isterica”: un concentrato di energia con testi graffianti, un suono potente e melodie purissime che si snodano in ben due tour.
L’artista torna protagonista nel 2000 con “Stato di necessità”, album lanciato a Sanremo con «In bianco e nero»: in primavera il brano è il più programmato dalle radio, mentre l’estate viene dominata dalla bossanova “Parole di burro”. Dopo un fortunatissimo tour estivo, Carmen riparte in autunno in teatro con una nuova versione acustica dei suoi brani, mentre la toccante “L’ultimo bacio”, divenuta il tema portante dell’omonimo film di Gabriele Muccino (nel quale Carmen ha anche un piccolo cammeo), riporta l’album nei primi posti della classifica consentendole di superare le 200.000 copie vendute. A suggello di un periodo esaltante piovono i riconoscimenti, tra i quali due Italian Music Awards, due Premi Italiani della Musica e il Nastro d’argento del Film Fest di Taormina.
Nel 2001 “Stato di necessità” esce in Francia con la versione francese di due canzoni e una cover di Serge Gainsbourg prodotta artisticamente da Henri Salvador. In estate Carmen è protagonista al Teatro Greco di Taormina, accompagnata dall’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina diretta da Paolo Buonvino. Dall’evento viene tratto l’album “L’anfiteatro e la bambina impertinente”, e il live viene replicato in sole due sole situazioni tra loro antitetiche: al Centro Sociale Leoncavallo di Milano e all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, consacrazione definitiva di un talento privo di termini di paragone.
I tempi sono maturi e la Giunti pubblica la prima biografia ufficiale dell’artista, Quello che sento – Il mondo, i pensieri, la musica di Carmen Consoli.
Il 2002 è l’anno del policromo e raffinato “L’eccezione”, distribuito anche all’estero in una versione speciale con adattamenti in inglese di alcuni brani e altri episodi inediti. All’album segue un tour che si prolunga anche in Europa.
Il 2003 è l’anno del primato sul grande palco dello Stadio Olimpico di Roma e Carmen riceve anche i premi “Civitanova Poesia” e “Grinzane Cavour”, mentre arriva nei negozi “Un sorso in più – Live a MTV Supersonic”, registrato nell’ambito dell’“MTV Day”. Ma il 2003 segna anche un altro importante passo per l’artista che diventa anche produttrice ed esordisce con l’etichetta “Due Parole” da lei gestita, il cui primo album è “La Camera Migliore”.
Nel Marzo 2004 è la prima artista italiana a partecipare all’importante “South By South West Festival” ad Austin, Texas; qualche mese dopo, nel Maggio 2004, è fra i protagonisti di “We Are The Future”, l’evento umanitario prodotto da Quincy Jones, tenutosi a Roma e trasmesso in tutto il mondo, e – alla fine del 2004 – è impegnata nei club con un repertorio di cover blues/rock-blues allestito sotto la sigla Moon Dog’s Party.
Il 6 febbraio 2005 è l’unica artista italiana a partecipare in Etiopia alle celebrazioni dell’anniversario della scomparsa di Bob Marley organizzate dalla moglie Rita. In quell’occasione Carmen duetta con Angelique Kidjo, mentre ad aprile torna in America per una serie di date (Miami, Chicago, New York) dove si conferma l’apprezzamento del pubblico d’oltreoceano.
Il 2005 porta la collaborazione con Goran Bregovic nella canzone guida della colonna sonora del film “I giorni dell’abbandono” di Roberto Faenza.
Il 12 maggio 2006 esce “Eva Contro Eva”, pubblicato contemporaneamente in Italia, Spagna, Germania, Francia, Olanda e Svizzera. Nell’album Carmen accosta testi impregnati di tradizione con immagini di donne in bilico fra antiche usanze e modernità. Ogni canzone è una piccola novella che riporta a Verga e al neorealismo di una provincia del Sud. Nell’album, ci sono le collaborazioni con Angelique Kidjo in “Madre Terra” e Goran Bregovic in “Il Pendio Dell’Abbandono”. All’album segue una tournée in Italia ed Europa e a fine settembre torna nell’America Settentrionale: Chicago, Toronto, Philadelphia, Northampton, Madison e ben tre concerti, tutti sold out, a New york.
Nell’inverno 2006-2007 porta in scena uno spettacolo di grande impatto emotivo, che approda anche a Parigi: “In teatro” con la collaborazione di Emma Dante. La musica e i personaggi di una Sicilia immobile nel tempo vengono riletti dall’autrice teatrale e regista siciliana che scrive per questo lavoro tre testi recitati da Simona Malato. Gli strumenti musicali utilizzati attingono soprattutto alla tradizione siciliana, con incursioni in diverse culture mediterranee.
Sempre nel 2007 torna a New York come head-liner a Central Park per “Joe’s Pub in the Park”, la più prestigiosa rassegna dell’estate newyorkese, si esibisce a Toronto e, per la prima volta, a Montreal, dove è applauditissima. Già nel marzo 2008 torna oltreoceano, per esibirsi in teatri e auditori di grande fama quali il Grosvenor Auditorium di Washington, il Remis Auditorium del Museum of Fine Arts di Boston e il Mainstage Theatre di New York, dove ottiene una recensione fitta di plausi e complimenti di Jon Pareles, critico del “New York Times”.
Nel 2008 Carmen compone la sua prima colonna sonora originale, quella del film “L’uomo che ama”, di Maria Sole Tognazzi con Monica Bellucci e Pier Francesco Favino. Tra partiture per orchestra e brani interamente strumentali, l’artista sceglie la viola quale strumento guida a cui affidare il tema di tutta la colonna sonora: uno strumento contralto come la sua stessa voce.
Nello stesso anno, a dieci anni esatti dalla sua prima uscita, viene ripubblicato in una nuova versione “Mediamente Isterica”, l’album più rock di Carmen, quello che lei definisce il suo “album della vita”.
Nel 2009 esce “Elettra”, dove Carmen, ispirandosi alle gesta del personaggio mitologico, declina il femminile in una moltitudine di sfaccettature, fondendo il rock con suoni elettrici, ritmiche sudamericane, balcaniche e nord europee. Nell’album si trovano testi in italiano, siciliano e una canzone scritta e interpretata insieme a Franco Battiato, “Marie ti amiamo”, con versi in arabo e francese. La canzone “Mio zio”, che narra di un abuso domestico, vince il premio Amnesty Italia 2010 e Carmen viene insignita anche del titolo di Ambasciatrice del Telefono Rosa. L’album vince la Targa Tenco come Miglior Album dell’anno (prima donna a ricevere il riconoscimento).
Ad inizio 2010 Carmen parte per una nuova tournée sold out in Usa e Canada in cui si esibisce sola con la sua chitarra e che le vale nuovi elogi da parte della stampa americana, mentre in Italia la impegnano due tour distinti e contemporanei “Ventunodiecimilatrenta”, il tour rock che la vede per la prima volta al basso ed “Elettra”, il tour acustico.
Il 16 novembre 2010 esce il primo best, “Per niente stanca”, contenente i due inediti “Guarda l’alba” (musica Tiziano Ferro, testo: Carmen Consoli) e “AAA cercasi” (musica: Mauro Lusini, testo: Carmen Consoli).
Negli anni successivi Carmen si è dedicata a sviluppare e produrre nuovi progetti per la sua rinnovata etichetta, la Narciso. Tra questi le Malmaritate – un lavoro discografico e uno spettacolo con cui riflettere sulla violenza contro le donne e su ogni tipo di sopruso – e Luca Madonia – di cui la Narciso ha pubblicato il nuovo album di inediti: un ritratto dei nostri tempi a volte poetico e sognante, altre crudo e riflessivo.
Il 20 gennaio 2015 è uscito “L’abitudine di tornare”. A distanza di 5 anni dal successo di “Elettra”, Carmen torna con un album molto atteso in cui veste i panni di ‘cronista’: 10 tracce che raccontano l’Italia di oggi e di ieri, in un mondo diviso tra vincitori e vinti. Dopo la title track, il singolo estratto è “La signora del quindo piano #1522”, un progetto nato con l’Associazione Nazionale Telefono Rosa, di cui Carmen è Ambasciatrice, nel quale Gianna Nannini, Elisa, Irene Grandi, Emma e Nada ricantano con lei il brano-denuncia sul femminicidio presente nell’album per schierarsi contro ogni forma di violenza di genere.
Nell’estate 2015 è stata l’unica italiana ad esser stata scelta da David Byrne per il suo Meltdown Festival, festival londinese aperto alle più diverse forme artistiche.
Nello stesso anno la Siae registra i concerti della Consoli dell’ultimo trimestre come quelli con più pubblico, superando quelli di Madonna e Tiziano Ferro.
Tra 2015 e 2016 “L’abitudine di tornare – Live” ha vestito tre diversi abiti: quelli rock, più adatti ai palazzetti e alle grandi arene estive, e quelli eleganti, che meglio si confanno ai teatri.
Il 27 agosto 2016, a Melpignano (LE), ha diretto l’orchestra popolare della Notte della Taranta: è stata la prima donna Maestro Concertatore nella storia quasi ventennale di uno dei più grandi festival di world music europei.
I primi mesi del 2017 l’hanno vista impegnata in un tour in trio, Eco di sirene, per chitarra acustica, violino e violoncello: 32 concerti andati tutti sold out. Anche per questo raffinatissimo.