Consiglieri regionali Gianni Perrino e Gianni Leggieri del M5s: “Le “Giornate del Cinema Lucano” e della mancata trasparenza di Lucana Film Commission”. Di seguito la nota integrale.
Si è conclusa qualche giorno fa la quarta edizione delle “Giornate del Cinema Lucano”, la kermesse dedicata alla settima arte prodotta dalla Lucana Film Commission, fondazione a partecipazione regionale diretta da Paride Leporace.
Proprio il Direttore non si è fatto mancare niente per la sei giorni marateota: il “parterre de Roi” ha visto la presenza di artisti del cinema nostrano come Ornella Muti, Leonardo Pieraccioni, Sergio Castellitto e Valeria Golino.
La Regione Basilicata ha fatto sì che la manifestazione riuscisse alla perfezione e, oltre al lauto contributo che concede annualmente alla fondazione (ammontano a 4 milioni i fondi stanziati dal 2012), con una determina dello scorso 5 luglio, ha deciso di elargire alla Fondazione Lucana Film Commission (LFC) anche un ulteriore contributo ‘straordinario’: circa € 150.000,00 rivenienti dalla riprogrammazione di € 389.500,00 erogati da ENI alla Regione Basilicata sulla base del Protocollo di Intenti sottoscritto il 18/11/1998.
Forse, data la straordinarietà del contributo e visto lo stanziamento ‘last minute’, qualcosa non ha funzionato per il verso giusto e come al solito a farne le spese sono state la trasparenza e, probabilmente, anche la corretta applicazione delle norme sugli appalti. Difatti, andando ad incrociare le informazioni con la documentazione a nostra disposizione, emergono chiarissime alcune gravi lacune relative alla gestione e all’affidamento dell’appalto relativo alle giornate marateote. Solo il 29 giugno 2017 Leporace decideva di avviare una procedura di manifestazione di interesse, con scadenza per la presentazione delle domande fissata alle ore 10 del 5 luglio 2017, con un avviso pubblicato solo ed esclusivamente sul portale di LFC.
La manifestazione di interesse risultava inoltre priva delle informazioni imposte dalla normativa e dalle linee guida ANAC come, ad esempio: il valore stimato dell’appalto; l’indicazione del possesso da parte di LFC dell’iscrizione all’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA); il preventivo e infruttuoso ricorso di LFC a strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza; le adeguate motivazioni del ricorso alla procedura negoziata senza preventiva pubblicazione di un bando di gara; la descrizione completa dei criteri e parametri di aggiudicazione conformemente al disposto dell’art. 95 del Codice dei contratti. Le stesse informazioni risultano assenti anche nella determina che Leporace dispone per l’aggiudicazione al costituendo raggruppamento di imprese (RTI) “Tyche Productions S.r.l. e HQ Event&Production S.r.l.”, che assegna il contributo di 94 mila euro più iva 22% (pari ad ulteriori 20.680 euro) per la realizzazione dell’evento.
Purtroppo ci rincresce sottolineare che non è la prima volta che ci troviamo davanti a tale opacità da parte della LFC. Nei mesi scorsi avevamo ricevuto risposte elusive e parziali ad una serie di quesiti posti sull’operato di Leporace e sulla LFC, quesiti che saremo costretti a riproporre nelle prossime settimane.
Se Paride Leporace ha definito le “Giornate” di Maratea “un punto di snodo per una crescita collettiva del settore e anche nostra”, noi, invece, temiamo che, senza trasparenza, a crescere saranno solo le passerelle estive, utili a riempire le pagine patinate di qualche rotocalco estivo. Ma nulla più.