Carlo Abbatino ha inviato alla nostra redazione una poesia scritta dopo aver ammirato l’eclissi di luna nella serata di lunedì 7 agosto 2017 nel cielo di Matera dal belvedere Guerricchio di piazza Vittorio Veneto.
Tu luna piena
che appari in questa sera del 7 agosto 2017
alla destra della Cattedrale di Matera
in tutto il tuo splendore
carica di un giallo serale
in cui uno spicchio
di te è ombrato dalla faccia della Terra:
è un momento di scatti con cellulari
pronti ad immortalare l’ombra
di noi comuni mortali
che riusciamo a trovare
nello spazio infinitesimale
della nostra esistenza il tempo
per dedicarti un’attenzione particolare.
Non è un’eclissi di sole
ma la tua apre sempre di più
quel senso romantico perché
il mio sentimento poetico mi fa dire
e richiamare alla memoria canzoni
che sono anche poesia come
“che m’ha saputo fa stu quarto e luna” di Roberto Murolo,
o “guarda che luna” di Fred Buscaglione
e tante altre che mi aprono il cuore
e mi fanno stare in perfetta armonia con me stesso.
Ti ho guardata, perché nel profondo
del mio cuore ti dico che ho trovato il mio amore
perché il tuo essere splendore della notte nel
cielo trapunto di stelle mi ha fatto ancora uno volta
innamorare e questo mio innato sentimento
lo regalo a quanti come me hanno guardato
la tua eclissi sopra il panorama d’incanto dei Sassi di Matera
prossima ad essere capitale europea della cultura 2019.
Carlo Abbatino