“Piccoli paesi grande vita”: questo il motto che racchiude la filosofia della Strategia dell’area interna Montagna Materana definita nel documento strategico per lo sviluppo locale dell’area per il rilancio della crescita economica e sostenibile, oltre al miglioramento della qualità della vita dei cittadini di una delle aree lucane più marginalizzate e con un tasso di spopolamento tra i più elevati della regione. La Giunta regionale ha approvato la Strategia dell’area interna Montagna Materana, concludendo il lungo e complesso iter di costruzione di questo strumento per salvaguardare e rilanciare l’area che comprende i comuni di Accettura, Aliano, Cirigliano, Craco, Gorgoglione, Stigliano, San Mauro Forte e Oliveto Lucano.
A disposizione circa 31 Meuro derivanti da risorse statali e da quelle messe a disposizione dalla Regione Basilicata nell’ambito dei Programmi Operativi. In particolare, i finanziamenti per le azioni di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza provengono per 3,74 Meuro dalla legge di stabilità; mentre quelli per le azioni di sviluppo locale, trasporti e per il sociale sono sostenuti per circa 21 Meuro dal Po Fesr 2014-2020; le azioni per la formazione e l’istruzione saranno finanziate per 0,8 Meuro dal Po Fse 2014-2020 e quelle per il comparto agricolo per circa 5,5 Meuro dal Psr 2014-2020.
L’area è stata individuata come area “pilota” ed è la prima delle quattro aree lucane ad aver concluso il percorso di costruzione della Strategia d’area che è il frutto di un lungo e articolato processo di partecipazione e di co-progettazione tra i diversi soggetti interessati, in primis i comuni, ma anche le popolazioni dell’area, la Regione e il Comitato tecnico aree interne. Il documento definisce le condizioni iniziali e le tendenze evolutive senza l’intervento della strategia, lo scenario desiderato ed i risultati attesi, la strategia d’area e gli attori coinvolti, l’organizzazione programmatica e finanziaria, il processo di costruzione della strategia d’area e le modalità di partecipative per la sua attuazione. Il percorso di costruzione della Strategia d’area si concluderà con la sottoscrizione di un atto negoziale per regolare i rapporti tra Regione e Comune capofila dell’area progetto per l’attuazione della Strategia e, a seguire, con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro da parte della Regione, dei Ministeri competenti, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e del soggetto Capofila dell’area interna. L’altra area candidata a partecipare alla Strategia aree interne è quella del Mercure Alto Sinni Val Sarmento che ha già avviato il percorso e ha elaborato il documento “Bozza di Strategia”.
Assessore regionale Luca Braia: “Agricoltura centrale nella Strategia Montagna Materana”
“Azioni di sviluppo locale e collegamento con la programmazione Leader, filiere produttive, risorsa idrica, patrimonio naturale, ospitalità, allevamento. E’ di 5,5 Meuro di contributo da parte del Psr 2014-2020 destinato a sostenere la parte agricola e rurale dei comuni di Accettura, Aliano, Cirigliano, Craco, Gorgoglione, Stigliano, San Mauro Forte e Oliveto Lucano, ricadenti nella Strategia dell’area interna Montagna Materana.” Lo comunica l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.
“La strategia ha il suo fuoco centrale nell’agricoltura che produce e fa paesaggio – prosegue l’Assessore al ramo Braia – che riscopre vecchie pratiche e si apre alle ricerche più innovative. Il FEASR – prosegue l’Assessore Braia – contribuisce allo sviluppo delle “Aree Interne” attraverso un doppio binario, sia in modalità ordinaria, attraverso i bandi ordinari o anche pubblicati ad hoc ed attraverso i GAL che ricomprendono nel proprio territorio le aree interne, quindi con la strategia Leader. Una scelta fortemente voluta per connettere le progettualità e per farle diventare sinergiche e sistemiche.
L’area interna della montagna materana deve potersi integrarsi stabilmente nella primaria rete dell’accoglienza turistica rurale strettamente correlata a Matera Capitale Europea della Cultura 2019. I comuni dovranno saper raccontare e rappresentare i luoghi della nostra storia e della nostra tradizione ma dovranno soprattutto essere pronti ad accogliere, ospitare ed emozionare attraverso una narrazione che accompagni i visitatori alla scoperta dei tesori storici, architettonici, religiosi ed enogastronomici.
Con 5,5 milioni di euro complessivi, il Psr giocherà un ruolo importante, innanzitutto a supporto delle imprese agricole e delle filiere produttive degli 8 comuni dell’area, mettendo a disposizione sulle relative schede e misure, oltre 1.3 milioni di euro. Ad una gestione efficiente dell’irrigazione in campo agricolo contribuiremo attraverso 2.2 milioni di euro destinati agli investimenti per il mantenimento e miglioramento delle infrastrutture rurali a supporto delle filiere nell’area.
Oltre 1,6 milioni di euro verranno destinati alle misure volte a migliorare la fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale. Ulteriori 150mila euro di fondi FEASR contribuiranno al riposizionamento delle destinazioni turistiche con l’incremento dei servizi connessi all’ospitalità diffusa ed infine, una attenzione all’allevamento ed agli allevatori, in considerazione del grande patrimonio di ovini e caprini tutt’ora presente nell’area, attraverso 200mila euro per attività di pastorizia che possano diventare sostenibili grazie al miglioramento della qualità delle produzioni, al mantenimento dell’attività di pastorizia sul territorio ed alla definizione di un modello di informazione/formazione/trasferimento di innovazioni che possa poi essere esportato anche in altre realtà territoriali.
Lo sviluppo locale dell’area interna della Montagna materana – conclude Luca Braia – anche grazie alle integrazioni possibili con le azioni di cui alla Strategia di Sviluppo Locale Leader (Misura 19) non può prescindere dallo sviluppo dall’agricoltura, comparto in cui è necessario sostenere una crescita economica e sostenibile adeguata, che migliori la vita della popolazione prevalentemente rurale, per evitare ulteriore spopolamento e marginalizzazione, ora anche attraverso la nuova connessione possibile con i servizi sociali legati al welfare state. Crediamo fortemente che nei nostri piccoli paesi ci possa essere, e tornare ad essere, grande vita, come la filosofia che sottende l’intera strategia che, sinergicamente, la Regione Basilicata ha voluto mettere in campo, rendendo disponibili 31 milioni di euro tra risorse statali e derivanti dai fondi comunitari.”