Con questa terza fase sarà possibile, entro la fine del 2018, portare la banda ultra larga nei restanti 65 comuni della Basilicata, nelle restanti tre aree industriali, in 17 aree produttive in modo da garantire alle imprese, ai cittadini ed alla pubblica amministrazione servizi veloci.
Ultimo step per il superamento del digital divide e il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche. Con l’aggiudicazione della gara riguardante la terza fase per la infrastrutturazione con banda ultra larga di tutto il territorio regionale ci sono tutti i presupposti per iniziare da settembre ad interloquire con i comuni per il rilascio delle autorizzazioni e subito dopo avviare i lavori. Aggiudicataria della gara per la costruzione e gestione dell’infrastruttura passiva abilitante l’offerta di servizi a banda ultra larga su velocità di connessione almeno di 30Mbps è la società Open Fiber. La notizia è stata resa nota dal Ministero dello sviluppo economico ed è anche pubblicata sul sito di Infratel, società in house del Mise. L’aggiudicazione fa seguito all’Accordo sottoscritto a luglio 2016 tra il presidente della Regione Pittella ed il sottosegretario al Mise Giacomelli con il quale si mettevano a disposizione le risorse regionali e quelle nazionali, nel complesso 28,6 milioni di euro: 12,6 meuro del Por Fesr Basilicata 2014-2020, 11 meuro del Pon Fesr Imprese e Competitività 2014-2020, 2 meuro di fondi Fsc del Patto per la Basilicata e circa 3 meuro del Psr Basilicata 2014-2020 (Feasr).
Con questa terza fase sarà possibile, entro la fine del 2018, portare la banda ultra larga nei restanti 65 comuni della Basilicata, nelle restanti tre aree industriali, in 17 aree produttive in modo da garantire alle imprese, ai cittadini ed alla pubblica amministrazione servizi veloci. Per dotare il territorio dell’infrastruttura di telecomunicazione, si ricorda, che a dicembre 2015 si sono conclusi i lavori del primo lotto (beneficiari 25 comuni e 3 aree industriali/produttive)realizzati da Tim (già Telecom Italia Spa), mentre all’inizio dello scorso giugno si sono conclusi quelli del secondo lotto che hanno interessato 39 Comuni e l’area produttiva di Viggiano. Per i lavori del I Lotto sono stati utilizzati 13,5 milioni di euro di risorse del Po Fesr 2007-2013 e 5,6 milioni di euro di fondi Tim, mentre al II lotto sono stati destinati 9,2 milioni di euro rinvenienti da fondi del Po Fesr 2014-2020 a cui si sono sommati i 3,8 milioni di euro di risorse Telecom.
Senza le risorse dei programmi cofinanziati dai fondi comunitari non si sarebbe attuato il progetto strategico per la banda ultralarga in quanto la Basilicata, come buona parte del territorio del Mezzogiorno, risulta essere “area a fallimento di mercato”, dove l’operatore privato non avrebbe avuto interesse ad investire autonomamente senza l’incentivazione pubblica autorizzata dai servizi della Commissione europea.
E’ prevista per settembre prossimo a Roma la prima riunione del Comitato di monitoraggio dell’Accordo di Programma nel corso della quale i rappresentanti della Regione Basilicata concorderanno con Mise ed Infratel le azioni di impulso per assicurare la scadenza dei lavori entro dicembre 2018, a partire dalla promozione da parte della Regione di un Accordo di Programma ai sensi dell’articolo 34 del Testo Unico Enti Locali tra la Regione, le Province ed i 64 Comuni per accelerare l’iter di rilascio delle autorizzazione all’operatore economico aggiudicatario Open Fiber.