L’industria dell’alimentare e delle bevande è il settore che più di altri punterà sulle donne per coprire i posti di lavoro pianificati tra agosto e ottobre di quest’anno. Nei programmi occupazionali delle imprese sono in tutto 135mila le posizioni lavorative per le quali gli imprenditori ritengono più adatta una figura femminile. Si rivolgerà di preferenza alle donne il 15,4% delle 875mila ricerche di personale pianificate, agli uomini il 28,8% e ad entrambi i generi indifferentemente il 55,8%. E’ quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior,realizzata da Unioncamere in accordo con l’ANPAL, sulle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi tra agosto e ottobre 2017. In Basilicata complessivamente le entrate nel mondo del lavoro previste entro la fine dell’anno sono 6.700 di cui il 60,6% nei servizi e il 39,4% nell’industria.
Ma da noi – avverte Rosa Gentile, Confartigianato – almeno il 20% delle figure professionali richieste è di difficile reperimento. Tra agosto e ottobre la difficoltà media italiana di reperimento è salita al 24,2% delle entrate programmate contro il 20,6% rilevato per il periodo luglio-settembre. A livello settoriale sono soprattutto le industrie metalmeccaniche ed elettroniche a prevedere maggiori complessità per la ricerca del candidato giusto (44% la difficoltà di reperimento). Seguite dalle imprese di servizi informatici e delle telecomunicazioni (41%) e, a ruota, dall’industrie metallurgiche (40%). In particolare tra agosto e ottobre le imprese saranno in cerca soprattutto di professionisti qualificati da inserire nelle attività commerciali e nei servizi (27,6%), seguiti dai conduttori di impianti e operai di macchinari (14,8%) e dagli artigiani e operai specializzati (12%). Delle 875mila posizioni aperte nel periodo considerato, agosto pesa per un quarto. Ai giovani sarà destinato il 34,2% dei posti di lavoro. Sono soprattutto le aziende di piccole dimensioni a programmare nuove posizioni di lavoro. Nei tre mesi esaminati, 2 entrate su 3 sono pianificate dalle imprese con meno di 50 dipendenti. Mentre il 22% delle ricerche di personale sarà avviata dalle aziende che hanno dai 50 ai 249 dipendenti. Il restante 13% degli ingressi è alimentato dalle imprese con classe dimensionale più elevata (oltre 250). Particolarmente positive – aggiunge Gentile – sono le indicazioni sulle opportunità di lavoro al femminile. Le aziende preferiscono le donne per il 15,4% delle entrate programmate tra agosto e ottobre ma ritengono indifferente il genere per il 55,8% dei posti previsti. Tuttavia per alcune tipologie lavorative la preferenza dell’universo femminile registra tassi decisamente più elevati. Il colore “rosa” è più marcato per ricoprire posizioni specialistiche come quelle di operai nel sistema moda (56% il tasso di preferenza delle donne) e nella filiera del food (39,8%), seguiti dagli operatori dell’assistenza sociale (31,2%). Ma la ricerca di personale femminile si rivolge anche a posizioni high skill. Stando alle previsioni delle aziende 1 dirigente su 4 sarà donna.A livello settoriale a preferire le donne sono soprattutto le industrie alimentari e delle bevande, il 35% delle entrate programmate sarà “rosa” mentre per il 48% degli ingressi previsti il genere viene giudicato indifferente. Seguono i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone -tra cui attività immobiliari, di noleggio e attività per edifici e paesaggio- (25% le entrate femminili, 64% la quota di indifferenza tra generi), e dai servizi alle persone – tra cui istruzione, assistenza sociale e servizi culturali- (19% donne, 74% la quota di indifferenza). Sono però – conclude Gentile – solo primi segnali di ripresa su cui lavorare sinergicamente imprese ed istituzioni.
Ago 17