Nicola Pavese, Presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, in una nota illustra lo stato dell’arte circa il completamento della Ferrandina-Matera e, nel contempo, comunica le prossime iniziative autunnali. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La pausa ferragostana per l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” è l’occasione per fare il punto su quanto realizzato sin dalla sua costituzione (ottobre 2016), illustrando lo stato dell’arte circa il completamento della Ferrandina-Matera e, nel contempo, comunicandole prossime iniziative autunnali. L’intento è di soddisfare la curiosità, crescente, di coloro che desiderano essere aggiornati su quanto si sta facendo per collegare la Capitale europea della cultura per il 2019 alla rete delle Ferrovie dello Stato Italiane.
In meno di un anno l’attività della nostra Associazione si è rivelata particolarmente importante ed incisiva per uscire definitivamente da quel torpore, da quell’immobilismo e da quella diffusa rassegnazione in cui erano scivolate, in quest’ultimo ventennio, Matera e le vicende della tratta ferroviaria in questione. Nonostante l’incalzante appuntamento del 2019 e i flussi turistici internazionali sempre più rilevanti dovessero suggerire un atteggiamento diverso da parte di chi è preposto a pianificare investimenti e sviluppo per la Città dei Sassi e per la Basilicata.
In tale clima, però, è doveroso ricordare che alcuni parlamentari lucani particolarmente sensibili al tema (Antezza, Vico, Latronico e Liuzzi) si distinguevano per le loro iniziative politiche tese ad assicurare i finanziamenti utili per il completamento della Ferrandina-Matera. Parlamentari che in breve tempo (poiché in perfetta sintonia con noi) sono diventati i nostri preziosi interlocutori. Proprio grazie agli on.li Maria Antezza e Ludovico Vico, infatti, una delegazione dell’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” fu ricevuta il 19 novembre 2016 dal premier Renzi, ottenendo la promessa (in pochi giorni mantenuta) di un finanziamento che stabiliva 210 milioni di euro nella Legge di Bilancio (più 45 milioni stanziati in passato) per far arrivare le rotaie della rete statale nella nostra città.
Altro momento importante, anche al fine di sollecitare l’iter burocratico e tecnico, è stato l’incontro tenuto il 5 aprile scorso allo scalo di Ferrandina con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nicola Benedetto, e i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia per avere notizie sulla ripresa dei lavori e sulla ormai indispensabile riqualificazione della stazione basentana. In quell’occasione da parte della Regione Basilicata, tramite l’assessore al ramo, fu preso l’impegno per l’apertura dei cantieri che dovrebbero dare dignità, efficienza e decoro alla stazione di “Ferrandina-scalo Matera” (è questa la nuova denominazione) per assicurare adeguata accoglienza, assistenza e sicurezza ai viaggiatori e svolgere un ruolo nevralgico per la mobilità provinciale e l’interscambio treno-gomma. Quel giorno i tecnici del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ci informarono su quanto si stava predisponendo a Bari e a Potenza per rivedere la progettazione dell’opera, per una verifica lungo il tracciato già realizzato da Ferrandina a Matera La Martella e per soddisfare le esigenze dell’utenza locale e dei turisti da/per Matera e località limitrofe.
Ma un’altra data da ricordare è certamente quella dell’11 luglio: nel gremitissimo auditorium del Conservatorio di Matera il ministro per le Infrastrutture, Delrio, il direttore generale di RFI, Gentile, gli on.li Antezza e Vico, I sindaci De Ruggieri e Martoccia il presidente della Provincia De Giacomo, alcuni esponenti del mondo imprenditoriale e sindacale(Lorusso, Laguardia e Coppola) e chi scrive evidenziarono l’importanza della Ferrandina-Matera e del suo necessario e naturale proseguimento verso la Bari-Taranto, tratta già attrezzata per l’Alta Capacità. E in quell’occasione il ministro annunciò anche la ripresa dei lavori a partire dalla galleria di Miglionico, sulla quale si era tanto farneticato creando volutamente disinformazione, perplessità e ritardi.
Il nostro sodalizio, inoltre, dopo aver visitato l’incantevole e istruttivo Museo Ferroviario Nazionale di Napoli, il 27 luglio a Roma ha incontrato l’ing. Luigi Cantamessa, direttore della Fondazione FSI, presente anche l’assessore Benedetto. A Roma è nata una promettente collaborazione che nei giorni 13-14-15 ottobre proietterà Matera all’attenzione nazionale per diverse manifestazioni culturali e promozionali volte e diffondere la “cultura del treno” e a celebrare in grande stile il 178° anniversario della ferrovia Napoli-Portici. In programma la presentazione del nuovo Piano regionale dei trasporti e del progetto di riqualificazione della stazione di “Ferrandina-scalo Matera”, una mostra documentaria sulla Taranto-Salerno, la proiezione di filmati sulla storia delle ferrovie statali e sul Museo di Pietrarsa (Napoli), l’avvio del concorso “Sognando con il treno…” riservato alle scuole di Matera, e “ciliegina sulla torta” sarà la realizzazione (per la prima volta) di un Treno storico da Napoli Centrale a Ferrandina con proseguimento per la Città dei Sassi in bus Trenitalia. Proposta, quest’ultima, che FSI intende ripetere ogni mese, estendendola, con itinerario inverso, al turismo scolastico e comprendendo il ritorno a Matera (da Napoli a Ferrandina) la sera con il modernissimo supertreno Frecciarossa1000.
Nei primi giorni di agosto, poi, la stampa ha parlato del contratto di programma stipulato tra il Cipee Rete Ferroviaria Italiana per il completamento della Ferrandina-Matera, altra buona notizia che conferma che ormai ci si è instradati sul…binario giusto.
Va segnalato, infine,che l’8 agosto in Comune a Matera una nutrita delegazione dell’ Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” è stata ricevuta dal sindaco De Ruggieri, dal suo vice Trombetta e dall’assessore Bocchetta. Si è parlato di “accellerare” i tempi di realizzazione del collegamento ferroviario in argomento e di migliorare le relazioni su gomma e su rotaia in funzione delle diverse coincidenze a Ferrandina e a Bari alla luce di una interessante ricerca effettuata dall’arch. Rota, componente del nostro Consiglio Direttivo.
Da quanto appena illustrato, crediamo di poter rassicurare la nostra città e le comunità provinciali e regionali su quanto si sta facendo per quest’opera ferroviaria che, superando le attuali difficoltà, segnerà finalmente una svolta verso la modernità e lo sviluppo. Traguardo fortemente voluto dalla società civile, dalla stampa regionale e nazionale (che ringraziamo) e anche dalla politica. Che quando scendono in campo unite ottengono risultati spesso insperati. Soprattutto dalle nostre parti.
Nicola Pavese, Presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”