Secondo tour di concerti del Basilicata Circuito Musicale nei luoghi storici della nostra regione. La Brass dell’Ensemble Gabrieli diretta da Saverio Vizziello eseguirà musica rinascimentale nei luoghi più suggestivi della Basilicata. Mercoledì 23 agosto primo appuntamento nel Palazzo Marchesale di Pomarico, giovedì 24 agosto nel Castello di Monteserico a Genzano di Lucania e venerdì 25 agosto nel Chiostro di san Domenico a Ferrandina e sabato 26 agosto nel Castello di Melfi. Saranno eseguite musiche di Giovanni Gabrieli, Tylman Susato, Claude Gervaise, William Byrd e Pasquale Vittorio eseguiti con tutta la gamma degli strumenti di ottoni (trombe, trombini, flicorni, corni, tromboni, eufonio, tuba e percussioni rinascimentali). Illustrerà in ogni concerto i luoghi con le sue notizie storiche Pietro Bitonti dell’Associazione Dimore Storiche Italiane e del “Museo in viaggio in Basilicata” di San Mauro Forte (previsti 15 concerti in tutta la Basilicata compresi i primi 4 già realizzati a giugno a Miglionico – Castello del Malconsiglio, Montescaglioso – Abbazia San Michele, Valsinni – Castello di Isabella Morra e Matera – Palazzo Venusio/Viceconte. I concerti sono realizzati grazie ai contributi del Ministero dei Beni e le Attività Culturali (fondi Fus), La Regione Basilicata (Legge regionale dello spettacolo dal vivo) e i comuni che ospitano i concerti. I quattro concerti saranno tutti ad ingresso gratuito
Gli esecutori della Brass dell’Ensemble Gabrieli
trombe; Nicola Ferri, Giulio Amico Padula, Salvatore Picchierri, Felice Tamborrino e Pino Di marzio
Corni Tiziana Malagnini, Pasquale Picchierri e paolo Reda
Tromboni Gianni Costa, Rocco Angelillo, Domenico Lauria, Donato Grillo
Tuba Giuseppe Scarati
Percussioni Pasquale Tamborrino
I Luoghi storici
Il Palazzo Marchesale Donnaperna si erge maestoso vicino alla Chiesa di Sant’Antonio, proprio nel cuore del paese di Pomarico. Fu costruito per volere del Marchese Filippo Maria Donnaperna tra il 1773 e il 1778. Costruito intorno ad un cortile, sulla cui pavimentazione è presente uno stemma marchesale, il palazzo conta numerosissimi saloni, alcuni recentemente restaurati e al servizio della Pro Loco e della Casa della Cultura, tra cui il Salone Rosa e la Sala degli Specchi.
Il Castello di Monteserico, il cui severo profilo si staglia solitario alla sommità di un imponente rilievo roccioso a circa 15 Km ad est di Genzano di Lucania, rappresenta, per le fasi costruttive che lo caratterizzano, un interessante esempio di architettura medievale in Basilicata.
Edificato nel XI secolo, il castello domina un vasto territorio collinare, originariamente coperto di ampie zone boschive, in posizione strategica lungo importanti direttrici viarie e al confine tra i territori bizantini della media e bassa valle del Bradano e quelli, prima longobardi e poi normanni, del nord-est della Regione.
Chiostro di San Domenico. Nelle immediate vicinanze della “Cittadella”, dove dominavano i palazzi delle famiglie più distinte di Ferrandina, nei primi decenni del ‘700 s’innalza l’imponente mole del complesso conventuale di San Domenico, dove si trasferiscono i padri domenicani dalla dimora primitiva vicino alla chiesa della Madonna de Loreto.
Il progetto dell’opera è stato affidato all’ingegnere D’Andrea Moltò di Roma, e per la costruzione giungono maestranze specializzate dalla Puglia e dalla Campania. E su tutti mastro Di Mauro e mastro Nicola. Carleo di Cava dei Tirreni.
Oggi, il complesso monumentale accoglie la biblioteca comunale, l’archivio storico comunale, il liceo scientifico, e il chiostro viene adibito per attività culturali e rimane contenitore naturale ideale per ospitare mostre di alto livello.
Il Castello di Melfi è un monumento della Basilicata di proprietà dello Stato italiano, tra i più importanti castelli medievali d’Italia. La sua fondazione, almeno dagli elementi ancora visibili, risale al periodo normanno e ha subito alcune modifiche nel corso del tempo, soprattutto in epoca angioina e aragonese. L’origine del castello di Melfi risale alla fine XI secolo ad opera dei normanni, sorto in posizione strategica che funge da punto di passaggio tra Campania e Puglia. Il suo collocamento era indispensabile per difendersi dagli attacchi esterni e come rifugio per gli alleati. La struttura fu luogo di avvenimenti “storici” durante l’era normanna.