L’inserimento di Maratea nella lista del Patrimonio Unesco è una notevole opportunità per il territorio in termini di immagine e di visibilità positiva; una opportunità che per essere colta appieno richiede siano attuate le misure necessarie a mantenere le condizioni di eccellenza del “sito” e a migliorare nel tempo le condizioni per una loro adeguata fruibilità turistica. E’ quanto sostiene il Consorzio Turistico Maratea in una nota a firma del presidente Biagio Salerno in adesione all’iniziativa promossa dalla Città di Maratea per il 28 agosto prossimo per l’avvio della candidatura di Maratea, dopo la mozione approvata dal Consiglio regionale il 6 ottobre 2015 e quella successiva del Comune di Maratea . Ci piace ricordare tra le motivazioni del Comune: “quale sito di eccezionale bellezza naturale ed importanza estetica, considerando una peculiarità di Maratea il fatto che il “bello di natura” abbia ispirato e prodotto il “bello dell’arte” ed il “bello del sacro” e quindi una bellezza che si è espressa nella creatività e nella diffusa spiritualità”.
L’Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) – riferisce Salerno – ha cercato di verificare in concreto l’impatto sulla domanda turistica determinato dal fatto di essere un “sito Unesco”, anche con l’intento di capire come tale impatto potrebbe essere “rafforzato”. I dati confermano che nei siti Unesco le performance sono generalmente migliori: il tasso di occupazione delle camere è stato sempre nettamente maggiore, con poche eccezioni, in tutti i mesi; le differenze (nell’ordine del +15-20%) si manifestano nei mesi prima e dopo l’estate. La comparazione dell’andamento delle vendite delle camere nei “siti Unesco” e in quelle nelle altre destinazioni conferma che questi ultimi riescono a destagionalizzare in maniera rilevante la domanda, con presenze proporzionalmente numerose anche in autunno e primavera. Nei “siti Unesco”, inoltre, oltre il 71% delle strutture ricettive prevede il booking on-line, contro il 64% di quelle collocate nelle destinazioni “normali”. Si evidenzia, dunque, una maggiore diffusione delle tecnologie e migliori competenze di gestione avanzata delle relazioni con i clienti. Ma attenzione – mette in guardia il presidente del Consorzio Turistico Maratea – a fronte di questi dati positivi, non in tutti i casi sembra però corrispondere un vantaggio anche per quanto riguarda la spesa dei turisti. La differenza della spesa media sul territorio è di meno del 5% (pari ad appena 3 euro in valore assoluto); ancora minore, nel caso della spesa per alloggi. Più significativa è la maggior spesa per il viaggio, a testimonianza che il differenziale di attrattività dei “siti Unesco” risulta forte nel caso della domanda internazionale. Sembra, dunque, che il fatto di essere riconosciuto patrimonio dell’umanità rafforza la capacità del territorio di attrarre la domanda turistica, anche al di fuori dei tradizionali canoni della vacanza estiva; impatta però poco sulla capacità di stimolare la spesa del turista. Insomma – dice Salerno – bisogna fare di tutto perché il grande potenziale non resti in buona parte inespresso. Proprio come accade per la Bandiera Blu, nel senso che non basta una bandiera o un atto formale.
Ci vuole un lavoro che – continua – ci vedrà in prima fila impegnati a fianco delle istituzioni tutte con l’obiettivo primario di avviare un processo virtuoso. Occorre a monte aver sufficientemente delineato una strategia di marketing di ampio respiro in grado di delineare misure per sfruttare in maniera consistente le implicazioni del fatto di essere sito Unesco. E’ anche necessaria una forte coesione tra i vari attori pubblici e le imprese del settore affinché si abbia uno sviluppo organico nell’ area protetta dall’Unesco. Infine – conclude – è l’opportunità che, a partire dal Capodanno Rai (L’anno che verrà) 2017 a Maratea, si realizzi quella “rete” con Matera 2019, già patrimonio Unesco, che da tempo sollecitiamocreando una rete regionale di luoghi di valore e importanza universale di massima importanza in termini di tutela del territorio e di valorizzazione turistica.
Ago 23