“Dobbiamo essere tutti consapevoli del lavoro che si sta mettendo in campo su temi del mini eolico rispetto ai quali la maggior parte delle Regioni italiane non ha legiferato. La delicatezza degli argomenti trattati deve vederci tutti attori protagonisti, evitando facili ed inconcludenti strumentalizzazioni. La modifica della legge regionale numero 1 del 2010 è un provvedimento che per la sua natura richiede apporti e contributi nel merito e non sterili polemiche sulle procedure che, invece, sono state eseguite proprio per favorire l’eventuale miglioramento del testo e giungere in tempi brevissimi all’approvazione in Consiglio Regionale”. E’ quanto dichiara l’assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Francesco Pietrantuono. “Con la legge regionale numero 1 del 2010- spiega Pietrantuono – è stato approvato il Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (PIEAR), unico strumento di programmazione teso alla individuazione delle aree idonee e non idonee all’inserimento nel paesaggio delle pale eoliche. Questo, seppure redatto prima dell’emanazione delle linee guida nazionali anticipava le previsioni ivi indicate, integrato con le successive leggi regionali. L’ultima di queste numero 54 del 2015, che è stato il primo provvedimento a disciplinare il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti superiori ad 1Mw. La stessa legge demandava a linee guida per la disciplina del cosiddetto minieolico. A seguito della sentenza del Tar e recependo le utili indicazioni dei comitati- continua l’assessore – la Regione ha ritenuto di poter perseguire la disciplina del corretto inserimento nel paesaggio attraverso modifiche di leggi, in particolare del PIEAR. Il Disegno di Legge n.9 approvato in Giunta all’inizio di Agosto 2017 era finalizzato ad avviare l’iter legislativo, ricercando come sempre è avvenuto nell’ambito della commissione la più robusta soluzione anche con l’indispensabile partecipazione e il contributo di tutti i Consiglieri regionali. In un contesto nazionale che vede l’intervento di poche altre Regioni in tale materia – sottolinea PIetrantuono – il Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata ha continuato a lavorare sulle modifiche più robuste finalizzate alla salvaguardia del paesaggio, offrendo piena e massima collaborazione al Presidente della terza Commissione consiliare, Vincenzo Robortella. Per tale ragione, pur avendo il Dipartimento contribuito fattivamente all’elaborazione degli emendamenti da proporre in Commissione, gli stessi saranno formalmente presentati – anticipa l’assessore – dal Consigliere Vincenzo Robortella in qualità di Presidente della terza Commissione Consiliare, per i quali auspichiamo, diversamente dal passato, un contributo propositivo anche da parte delle opposizioni. Nel merito – spiega l’assessore – gli emendamenti coordinano e integrano il contenuto di diverse delibere di Giunta regionale già in essere con il PIEAR, individuando aree idonee e non idonee, buffer, distanze e lotto minimo. In particolare si procederà modificando la legge regionale n. 8 del 2012, restringendo l’estensione dell’utilizzo della Procedura Abilitativa Semplificata (P.A.S.) agli impianti alimentati da fonti rinnovabili fino a 200kW e dettando ulteriori prescrizioni che si sostanziano nell’individuazione della possibile ubicazione degli impianti. Nell’ipotesi di mancato rispetto delle condizioni stabilite per l’utilizzo della PAS, troverebbe applicazione la procedura di Autorizzazione Unica (AU) sancita dall’art. 6 comma 9 del decreto legislativo n. 28 del 2011. Attraverso la modifica della legge regionale n. 8 del 2012 – aggiunge Pietrantuono – si vuole disciplinare anche il corretto inserimento nel territorio regionale degli impianti con potenza nominale inferiore ai limiti stabiliti dalla tabella A) dell’articolo 12 comma 5 del decreto legislativo numero 387 del 2003, per i quali vige la sola procedura abilitativa semplificata prevista dall’articolo 6 del decreto legislativo n. 28 del 2011. Per le stesse finalità – conclude l’assessore – si procederà a modificare la legge regionale n. 1 del 2010, in particolare l’appendice A) e la legge regionale n. 54 del 2015 sottolineando che gli allegati della legge regionale n. 54 del 2015 relativi alle aree e siti non idonei costituiscono parte integrante e sostanziale del PIAER”.
Ago 23