Lo storico materano Giovanni Caserta in una nota contesta la scelta dell’Amministrazione Comunale di finanziare con 30 mila euro la notte bianca in programma sabato 26 agosto dalle ore 23,0 con partenza da via Ridola con l’evento “Dreamland, sogno di una notte nei Sassi di Matera”. Di seguito la nota integrale inviata al sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri e all’assessore all’innovazione Enzo Acito.
Giovanni Caserta: “Caro Assessore Acito, caro Raffaello, la cultura non è gratuita invenzione”
Inorridisco a leggere che, per tre ore, e per un vantato girotondo felliniano, il Comune spenderà 30.000 euro. Il girotondo felliniano, nell’originale, aveva un suo significato profondo,perché era una critica al vacuo spirituale e culturale dei nuovi tempi. Ma da noi? Proprio nei Sassi? Quanto poi alle giustificazioni dell’assessore Acito, circa la spesa e l’attribuzione della stessa, piuttosto contorte, non convincono nessuno, tranne coloro che ne fruiranno.Fate invecela prova a rivolgervi al Comune per l’acquisto di 10 copie di unlibro appena pubblicato, costato qualche sacrificio all’autore e alla casa editrice locale: un libro che, nel bene enel male, rimane a casa nostra e qualche pensiero o sentimento finisce sempre col suscitare. La risposta puntuale, secca e supponente, è: “Noncisono soldi”. 30.000 euro possono servire adacquistare 3.000 copie di 300 volumi (10 per ogni volume), da distribuire a scuole, associazioni, ospiti…). Sarebbero interessati 300 scrittori, ricercatori, giovani disoccupati e frustrati – anche questo – che trovano nella poesia una forma di autogratificazione. Che male c’è? Sicuramente e sempre, la città si arricchirebbe di contributi validi alla conoscenza della propria storia e della propria identità. Non c’è bisogno che dica che nessun libro è inutile e meno che mai dannoso.
Mi domando e vi domando che cosa di bello e di utile, invece, potrà lasciare una kermesse che presume di portare un incongruo Fellini nei nostri Sassi, dei quali non sembra che programmatori e artisti abbiano mai avuto conoscenza vera. Dei Sassi– pensate un po’–essi vogliono “omaggiare” gli abitanti diavant’ieri e di ieri,“quelli che sono stati strappati via e nonci sono più potuti ritornare”. Veramente sonostati strappati via? Everamente volevano tornare? E chi glielo ha impedito? Inun linguaggio scapigliato si parla di maschere, simboli, metafore, farfalle che si suicidano, giocolieri….Insomma, “quant’è bella giovinezza, / che si fugge tuttavia!/Chi vuol esser lieto sia: / di doman non c’è certezza”..
Voglio invece farvi notare, caro Assessore Acito e caro Raffaello:
• che è veramente sconfortante e triste farsi belli perché, in una spesa di 30.000 euro dati ad artisti eorganizzatori, per lo più esterni, la pulizia della sporcizia che quelli procurano è affidataa 5 residenti volontari, paria– si direbbe – della situazione;
• che esisteil problema, serio, della libreria Mondadori, di cui il Comune si carica, richiamandosi alla legge del libero mercato (bella trovata!);
• che esiste la biblioteca Sacco in attesa di sistemazione;
• che il dott. Antonio Giampietro, da me accompagnato, offriva gratuitamente al Comune, senza avere risposta, un museo demoetnoantropologico, da lui accumulato, a sue spese, durante una vita;
• che martedì si riunisce il Comitato “amici della biblioteca” con lo scopo di salvare la Biblioteca Provinciale da un sicuro svuotamento;
• che esiste la secolare biblioteca del Liceo Classico, vecchia di 150 anni, abbandonata in un umido e polveroso lamione terremotato, in fase di lenta e inesauribile macerazione;
Insomma, vedete quante cose utili cisono dafare, invece che una kermesse, che violenta la verità dei Sassi?E sono “cose” che, una volta realizzate, vivono nel presente, del passato, per il futuro, anzi per sempre. Vi domandate che cosal’exibition in programma lascerà alle 3 di domenica mattina? Tutto sarà evaporato, compresi i 30.000 euro, che saranno finiti lontano da noi. Sarà stato un fuoco fatuo, tranne la sporcizia che i 5 volontari raccoglieranno.
Caro Assessore Acito, caro Raffaello, nemici degli eventifici, c’è proprio bisogno di dire che la cultura è una cosa seria? Che non è chiasso, non è improvvisazione estemporanea, ma meditazione, pensiero, storia e verità? Vi meravigliate che Matera si avvia a diventare o sta diventando la capitale europea delle pizzerie. Siete in contraddizione. Movida e pizzerie, da sempre, vanno sempre insieme. Sono sorelle siamesi.