Ha debuttato a Matera, nei giardini di Sant’Agostino, lo spettacolo “Domani a memoria” con Michele Mirabella, Gioia Salvatori ed Eleonora Puglia e l’evento ha concluso la prima rassegna “Le Città di Pietra – Matera Estate 2017” promossa dalla cooperativa sociale Easy Work in collaborazione con Ergo Sum Produzioni e con il supporto della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio della Basilicata.
Con il suo ben noto garbo, vestendo i panni del maestro-professore-poeta, Michele Mirabella è salito sul palco per presentare con la consueta simpatia e ironia questo nuovo spettacolo “Domani a memoria!”, squadernando le grandi poesie della Letteratura Italiana studiate a scuola: “Il sabato del villaggio” o “La cavalla storna”, “San Martino” o ”Sant’Ambrogio”, “Il cinque maggio o “La notte santa”, grazie anche alle “incursioni” comiche e surreali dell’attrice e blogger Gioia Salvatori ed alle letture e passi di danza dell’attrice ballerina Eleonora Puglia.
Perchè lo spettcolo si chiama Domani a memoria. Mirabella spiega: “Domani, a memoria” era la prescrizione da scrivere sul diario che gli insegnanti di un tempo raccomandavano agli alunni e, il più delle volte i maestri pretendevano dagli studenti che mandassero a mente le poesie declamate in classe. “Mandare a mente”: imparare a memoria.
Memoria, un patrimonio collettivo, la memoria è storica, è iconica, la memoria è anche quella privata, quella di ognuno di noi, quella che lega un avvenimento ad un immagine, ad un istante, a persone o parole e a quelle poesie e a quei testi imparati appunto a memoria.
I maestri e i professori si ostinavano a ritenere che “mandare a memoria” fosse, a volte, indispensabile, piacevole, necessario, utile sempre. E non solo per stipare la memoria di nozioni, grammatica, narrazioni e regole, indispensabili alla vita a venire, ma, anche perché faceva bene.
Il maestro ammoniva che domani gli studenti avrebbero dovuto ricordare quanto studiato nell’oggi che riguardava gli innumerevoli ieri della storia, della scienza, della cultura e dell’arte. E così che si organizza la cultura di un popolo.
Questo spettacolo teatrale narra le voci, le passioni, le vicende, le vite, le ispirazioni di alcuni poeti italiani.
Ritroviamo in un’antologia dei programmi scolastici, quelle pagine, note a tutti, che al primo timido esordio della loro lettura invitano al balbettio corale dell’uditorio formato da spettatori che in qualche lontano o vicino ieri si sono sentiti ammonire “Domani a memoria”.
La “recita” riprende, sì, i modi e le vaghezze della lezione scolastica, ma in una narrazione che lascia ampio spazio all’aneddotica, alla citazione storica e all’umorismo.
La fotogallery dello spettacolo Domani a memoria