Il consigliere comunale del M5s Antonio Materdomini annuncia che il Movimento 5 stelle di Matera organizza un’agorà pubblica per discutere del carico di 53mila tonnellate di pet-coke destinato allo stabilimento Italcementi di Matera e delle iniziative da intraprendere. L’appuntamento è per sabato 2 settembre alle ore 10 nel piazzale antistante il palazzo del Comune di Matera. Il Movimento materano facendo proprie le preoccupazioni di molti cittadini che in questi giorni si sono dimostrati sensibili alla tematica, invita tutti i cittadini, associazioni e rappresentanti istituzionali a partecipare all’agorà.
Il pet coke, il prodotto di scarto della filiera petrolifera ritenuto da molti esperti altamente inquinante, tossico e cancerogeno (che richiede estreme precauzioni persino nello stoccaggio e movimentazione) è sbarcato nel Porto di Taranto,come ammesso dalla stessa Italcementi e sarà bruciato nello stabilimento di Matera impianto a ridosso del Parco della Murgia materana e della città dei Sassi.
Quasi immediata è stata la comunicazione da parte della stessa Italcementi, che ha tentato di rassicurare la cittadinanza circa la presunta pericolosità di questo combustibile: di fatto, ma non avevamo dubbi, è tutto a posto (come si usa dire, oramai troppo spesso, nel gergo comune!).
Per Italcementi, il pet coke sta bene dove sta e, soprattutto, il suo utilizzo non produce alcun tipo di problemi.
Il movimento 5 stelle dopo aver già presentato negli scorsi giorni altre due interrogazioni, una in Comune e una in Regione ora invita i cittadini ad incontrarsi e discutere delle iniziative da intraprendere.
All’incontro pubblico invitiamo i cittadini, le associazioni ed i rappresentanti istituzionali che hanno a cuore la salute pubblica ed il nostro futuro per discutere come comportarsi e quali azioni intraprendere al fine di allontanare quello che riteniamo un gravissimo pericolo ambientale per la città e l’area del Parco.
I temi sui quali intendiamo focalizzare l’attenzione e discutere pubblicamente con tutti riguardano la enorme quantità di pet coke da bruciare, la filiera e la necessità di controlli sulle emissioni, l’opportunità che la Cementeria utilizzi combustibili meno impattanti e dannosi per l’ambiente (ad esempio il gas metano, come raccomandato dalla Comunità Europea).