“Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo’ (Gen. 28, 16). Viaggiatori sulla terra di Dio”. Questo è il tema della 12ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che, partendo dall’esclamazione dello stupore di Giacobbe, quando scopre la terra di Canaan come luogo della presenza del Signore, viene celebrata il primo di settembre. Quest’anno si parla di turismo sostenibile e del viaggio per contribuire alla cura della casa comune e alla sua bellezza. Gli uomini devono amare e custodire la Terra, in quanto viaggiatori su un dono che è dato in prestito. L’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità e la sua responsabilità ricade su tutti.
L’Ordine degli Agronomi e Forestali della Provincia di Matera, afferma Rosaria Russo Consigliere dell’Ordine, ribadendo e credendo fermamente nell’importanza del rispetto della Natura e dell’Ambiente, continua il suo impegno affinchè venga salvaguardata la vita e la salute delle persone e dell’ambiente circostante con il rispetto delle risorse naturali. Un’emergenza, che deve essere affrontata attraverso un cambiamento mirato a gestire in maniera efficiente il consumo e l’utilizzo del suolo. Ogni giorno si perdono, secondo i dati dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale), circa 35 ettari di aree naturali e agricole e a tutto questo si aggiungono calamità devastanti quali gli incendi boschivi. Tale contingenza, continua la Consigliera Russo, non solo distrugge il paesaggio ma incide negativamente con la produzione di cibo, con la biodiversità, con la qualità dell’aria e dell’acqua oltre a dispendere una risorsa ambientale non rinnovabile che richiede una gestione sostenibile e responsabile.
E’ importante, afferma il Presidente dell’Ordine Carmine Cocca, acquisire maggiore consapevolezza del valore e dell’importanza di questo bene comune naturale perché è un bene che appartiene a tutti e oggi richiede una gestione ben definita per contrastare i diffusi fenomeni degenerativi che attaccano in maniera frontale un lavoro silenzioso e costante operato nella quotidianità dai Dottori Agronomi e Forestali. Una professione, continua Cocca, a tutela della collettività che deve sempre più interfacciarsi con un impatto antropico ormai costante e contenerlo per rendere disponibile il bene ambiente e far comprendere l’intera potenzialità che viene espressa sul nostro Pianeta. La Basilicata è ricca di aree di pregio che esistono grazie ad interventi tecnici di rilevanza operati dalla nostra categoria. Abbiamo oggi, conclude Cocca, il dovere di gestire e valorizzare l’ambiente in maniera ecosostenibile e senza interferenze derivanti da opinioni prive di valenza tecnico scientifica o con solide basi culturali. Solo in tal modo potremo continuare ad apprezzare il grande Dono che abbiamo ricevuto.