“Con il supporto della Consigliera Nazionale di parità, dott.ssa Francesca Bagni Cipriani, si sta predisponendo un Emendamento da presentare nella prossima Legge di Stabilità che obblighi l’INPS a corrispondere direttamente alla lavoratrice dipendente l’indennità di maternità – come già previsto per altre categorie di lavoratrici”.
Di tanto ne da informazione la Consigliera Regionale di Parità, avv. Ivana Enrica Pipponzi, che sottolinea la necessità di tale intervento per evitare il rischio della madre lavoratrice di non ricevere quanto dovuto (o riceverlo soltanto in parte), perché il datore di lavoro, incapiente (ovvero che non vanta crediti nei confronti dell’INPS) potrebbe non pagare.
Attualmente, infatti, è operante un meccanismo che prevede che sia il datore di lavoro ad anticipare l’indennità, provvedendo, poi, a denunciare all’INPS l’importo corrisposto per ottenerne il rimborso.
La Legge (Decreto legislativo 151/2001, Legge n. 92/2012, Decreto legislativo n. 80/2015 ) pone a carico dell’INPS (seppur nei limiti dell’80% della retribuzione, calcolata sull’ultimo mese di lavoro) l’onere di erogare l’indennità alla lavoratrice dipendente che usufruisce del congedo di maternità.
A tal fine, conclude la Consigliera Pipponzi, “rivolgo un appello affinché vengano riferiti eventuali casi, di cui si ha conoscenza diretta, di imprese che non abbiano adempiuto all’obbligo di anticipare quanto dovuto alle lavoratrici in maternità, al fine di favorire l’istruttoria prodromica all’Emendamento in parola”.